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Contro gli assurdi e discriminanti blocchi del traffico


Marben
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Propongo un'unica discussione nella quale far sentire la nostra voce di cittadini danneggiati dagli ormai noti provvedimenti che si stanno diffondendo nel nostro paese.

 

 

 

Discussioni interessanti su VR:

- Petizione di "Viagginvespa"

- La sentenza del TAR della Toscana: no ai blocchi nella regione

 

 

Petizioni:

- La petizione di "Viagginvespa"

- La petizione su Petiotionline

 

 

Links utili:

- Coordinamento motociclisti

- Associazione motocivismo

- Coordinamento dei cittadini "Euro 0", Firenze - Toscana

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8) Scusate se vado un pò O.T. ma l'indignazione è grande e comunque queste faccende coinvolgono pesantemente noi vespisti finiti immeritatamente nella lista degli untori. Ieri a Roma il Comune aveva imposto la cosidetta "Domenica ecologica" con blocco totale della circolazione nella cosidetta "Fascia verde". Non è la prima volta ed il provvedimento era stato ampiamente annunciato. Avevo però letto, non ricordo dove, che quest'anno non vi sarebbe stata l'esenzione per i veicoli EURO 4. Così ieri mattina consulto il Televideo che alla pagina 617 recita testualmente: "Blocco totale della circolazione Domenica 28 Gennaio dalle ore 10.00 alle ore 18,00 all'interno della fascia verde per tutti i veicoli a motore (auto e moto)"

 

Va bene che l'italiano è un opinione :twisted: ma se si usano aggettivi come "totale", "tutti" e si specifica in parentesi (auto e moto) il lettore si fà una idea precisa. Così, essendo una bella giornata, piuttosto contento della circostanza, decido di uscire con la bicicletta da passeggio per fare tranquillamente un giro in centro. Dopo qualche centinaio di metri mi

rendo subito conto che di auto in giro se ne vedono parecchie per esserci un "blocco totale". Ingenuamente penso che forse non hanno messo abbastanza "Pizzardoni" a controllare e molti non sanno o pensano di essere esentati conme lo scorso anno. Man mano che mi avvicino al centro però inizio a convincermi di essere io a non aver capito qualcosa. Così mentre in salita vengo sorpassato da una specie di fuoristrada grosso come un carro armato che mi irrora di PM10, vedo sull'altra corsia una pattuglia di "Pizzardoni" fermare un paio di auto di qualche anno fa. Decido di vederci chiaro. Torno indietro, mi avvicino alla pattuglia formata da due anziani, un ufficiale ed un sottufficiale (non so se sono i termini

giusti ma io ho fatto il soldato perciò chi ha due stelle sulla giubba è tenente e chi ha due binari maresciallo capo) poichè il primo era impegnato con il conducente di un veicolo mi rivolgo al secondo chiedendo lumi su chi potesse circolare e chi no e facendo presente

quanto letto sul televideo. La risposta del maresciallo è saggia, laconica, sintetica e fulminante, d'altra parte i marescialli sono la spina dorsale di qualunque corpo: "Non può circolare chi non si può permettere un auto nuova." Ovviamente con me sfonda una porta aperta, condivido in pieno la sua sintesi: le auto EURO 4 possono circolare. Lo saluto e proseguo per la mia strada, però questa faccenda di essere il fesso che va in bicicletta mentre auto, moto, e fuoristrada dei più fortunati sfrecciano più del solito visto il basso traffico, non mi diverte per nulla anzi, dopo aver rischiato di essere arrotato ad un incrocio, inizio ad avere una certa rotazione di gonadi. Intendiamoci: andare in bici a me piace molto però vorrei poterlo fare senza dovermi guardare dai veicoli a motore. Peraltro, nel corso della passeggiata il sampietrino romano mi ha fatto pentire di aver scelto la classica "28" da passeggio da me rimodernata in luogo della MTB con sospensione anteriore con gomme ciccione ed artigliate più leggera ed adatta a questo particolare fondo stradale urbano. Sulla via del ritorno, ormai nei pressi di casa vedo un altra pattuglia formata da un anziano ufficiale ed una giovane agente molto carina così decido di interpellare anche loro riguardo le modalità del blocco. Mi fermo, saluto, spiego le mie perplessità riguardo quanto letto sul televideo, l'ufficiale gentilissimo e paziente mi mostra un fascicolo di fogli e mi spiega che quello è il testo completo dell'ordinanza del sindaco: sul primo foglio c'è quanto riportato dal Televideo, i successivi sette fogli contengono le esenzioni ed ovviamente tra queste vi sono le auto EURO 4. Anche lui, come ormai tutti, è convinto che queste cose abbiano il solo scopo di far vendere auto e moto e nulla a che vedere con l'inquinamento. Naturalmente sono tornato a casa molto scontento, con lo stato d'animo chi ha subito l'ennesima ingiustizia condita dall'ennesima presa per i fondelli. Tra i recenti veicoli EURO 4 la percentuale dei diesel è salita molto rispetto al passato, probabilmente a causa dei costi del carburante, è noto che un diesel EURO 4 emette comunque più polveri sottili (PM10) di qualunque veicolo a benzina, il che è constatabile visivamente, quindi: poichè lo scopo dichiarato dal Comune di Roma nel predisporre il blocco è il contenimento delle polveri nell'aria qualcosa non quadra. Sono certo di aver letto, nei giorni scorsi, che, quest'anno, le domeniche ecologiche non avrebbero esentato gli EURO 4. Evidentemente c'è stata una marcia indietro ed è facile immaginare quali interessi si siano voluti tutelare. :twisted:

 

Resto dell'antiquata opinione che la legge debba essere eguale per tutti. Quindi se per una Domenica dobbiamo rinunziare ai mezzi a motore facciamolo pure con gioia PURCHE' SIA PER TUTTI!!

 

Così almeno si può andare in bici tranquillamente. :P

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Quoto Fabrizio.

Purtroppo c'è poca informazione anche tra gli organi che dovrebbero vigilare e far rispettare ordinanze e quant'altro.

Che ce possiamo fà.

Siamo un povero gregge che fa ciò che il pastore vuole.

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Da ----> http://www.corriere.it/vivimilano/speciali/2007/02_Febbraio/01/divieti.shtml

 

Moratti: tutelare la salute. Commercianti: a piedi 30 mila lavoratori

Scattano i divieti antismog. Scontro sulle deroghe

Stop alle Euro 0, Euro 1 diesel e moto a miscela pre Euro 1. Unione: avremmo preferito le targhe alterne, ma ora bisogna tenere duro

Inflessibile. «Siamo consapevoli delle criticità e dei disagi che saranno provocati da questo provvedimento. Ma la salute dei cittadini è un bene e questo interesse collettivo deve essere tutelato». Il sindaco Letizia Moratti insiste sulla necessità del provvedimento di blocco delle auto inquinanti, in vigore dal 1° febbraio, che estende la norma regionale già vigente a tutto l'arco della giornata. E dunque: dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20, non entrano a Milano le auto pre-Euro 1 e i diesel euro 1, motoveicoli e ciclomotori pre-Euro 1 a due tempi. L'Atm ha rafforzato le linee e ha messo a disposizione un numero verde con le informazioni del caso (800.80.81.81). I controlli saranno affidati ai vigili e la Moratti ne ha promessi 50 in più in strada (anche se Roberto Miglio, della Rsu, fa notare che «non ci sono ordini di servizio e, comunque, spalmati su due turni e su 10 comandi, significa 2,5 operativi in più....»). Il provvedimento resterà in vigore «a titolo sperimentale» per 15 giorni, ma ancora ieri il sindaco ha ribadito che «la nostra ferma intenzione è di prorogarlo fino al 15 aprile, quando si spengono i riscaldamenti». Fioccano le proteste.

L'ordinanza dovrebbe bloccare il 15 per cento dei mezzi in circolazione: in particolare, restano a piedi circa 30 mila tra commercianti, ambulanti e artigiani. Proprio dall'Unione Artigiani è giunta una richiesta di deroghe: «I nostri operatori — spiega il segretario Matteo Accornero a nome dell'organizzazione — non possono usare i mezzi pubblici per motivi legati alla loro attività. E prestano servizi spesso di carattere di urgenza». Ma la Moratti è, appunto, inflessibile: «Non ci saranno deroghe, a parte quelle previste dall'ordinanza della Regione». L'assessore al Commercio, Tiziana Maiolo chiede però «qualora si decidesse la proroga, di concordarla bene con i commercianti, valutando anche il fatto che questa categoria è già tartassata da Prodi. Bisogna decidere incentivi per chi mette i filtri, ragionare sugli orari e così via». A fare pressione è giunta anche la lettera del capogruppo leghista, Matteo Salvini: «Vengano concesse almeno due ore di deroga a chi può autocertificare di avere problemi di lavoro».

La Cdl, insomma, frena. «Certo, non ci spelliamo le mani per questa iniziativa — ammette il capogruppo di An, Carlo Fidanza — che non è nata in sede politica e su cui non siamo stati coinvolti». Più severo Giovanni Bozzetti (An), che ha firmato l'ordine del giorno sul quale la maggioranza ha fatto cadere il numero legale in consiglio (il testo contesta l'introduzione del ticket antismog ed è stato firmato da una quindicina di consiglieri): «Il ticket deve essere applicato in un contesto di altri provvedimenti, altrimenti passa solo come provvedimento demagogico». Incita la Moratti l'azzurro Milko Pennisi: «Spero che il sindaco tenga duro». È la capogruppo dell'Ulivo Marilena Adamo a tirare le conclusioni politiche: «La CdL abbandona la Moratti. Dopo la clamorosa marcia indietro sul ticket, la maggioranza aveva faticosamente trovato questo punto di equilibrio, che ha retto solo 15 giorni». Quanto al provvedimento, l'Ulivo sostiene che «avremmo preferito le targhe alterne», ma «adesso bisogna tenere duro».

 

 

di Elisabetta Soglio

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  • 2 weeks later...

Dal sito del Coordinamento Motociclisti (http://www.cmfem.it) associazione benemerita quanto mai, con la quale noi vespisti ritengo dovremmo affratellarci, mi permetto di trascrivere in toto perchè sono convinto meriti la massima diffusione. 8)

 

Anche questo testo per quanto mi riguarda aggiunge il suo granello (bello grosso) di sabbia alla lotta contro le vessazioni pseudo ambientalite. Leggete! Leggete! :rabbia:

 

Scrivete poi se questa notizia non merita grande risalto. :rabbia:

 

Da qui inizia la trascrizione

 

Il PM10 si vince con l'asfalto!

di Gianni bbk

 

 

Nascono in Italia gli EcoRivestimenti: asfalti, vernici e altri prodotti per l'edilizia e l'urbanizzazione che combattono il PM10 e l'inquinamento. Nel mondo sono utilizzati e apprezzati, da noi invece...

 

"... a me le strade piacciono belle nere. Come l'asfalto: cosi' si vede che sono state rifatte". Ecco un esempio di motivazione per cui i nostri amministratori non passano agli ecorivestimenti: lo riferisce Terruzzi, l'industriale italiano produttore e inventore di questi prodotti che ormai da 4 anni fanno parte dei capitolati di mezzo mondo.

Peccato che l'asfalto inquini e che siano proprio queste belle strade nere quelle che periodicamente ci vengono precluse dai blocchi del traffico per "combattere" l'inquinamento di cui sono responsabili. Il CNR riferisce che a Milano basterebbero 20 Km quadrati per riportare l'aria entro gli standard dettati dalla comunita' europea. Eppure a Milano, citta' in cui l'emergenza PM10 e' continua e stressante, esiste un solo punto trattato con questi prodotti: il tunnel di Via Porpora in cui le polvere sottili sono state abbattute del 47% e addirittura del 67% il biossido d'azoto.

 

Il 5 ottobre 2006 a Beinasco (TO) e' stato inaugurato il PRIMO CASELLO ECOLOGICO che adotta gli ecorivestimenti... il PRIMO. Abbiamo una situazione di emergenza inquinamento, l'autostrada piu' antica d'europa e il PRIMO casello ecologico si innaugura il 5 ottobre 2006. Perché?

 

Terruzzi ci fuga anche il dubbio che sia per motivi economici perche' questo trattamento costa solo il 10% in piu' rispetto ad un materiale tradizionale inquinante. Per meglio chiarirci a quanto corrisponda questo 10% in piu' abbiamo chiesto ad un professionista dell'urbanizzazione del torinese qualche idea di costi. Ci riferisce che per stendere 1 metro quadro di asfalto di 8Cm di spessore ci vogliono 6 euro, di cui 4 sono di materiale e 2 di mano d'opera.

Quindi stendere un mq di ecoasfalto costerebbe 6,40 euro invece di 6 euro. Tenendo presente che 1 Kmq di ecoasfalto puo' abbattere le emissioni di 15 mila autoveicoli all'anno direi che qualcosa non torna. Vale forse la pena approfondire..

 

Per saperne di piu':

http://www.ecorivestimento.it/

http://www.panorama.it/scienze/ambiente/articolo/ix1-A020001039254

http://www.comune.milano.it/webcity/comunicati.nsf/weball/6D65A41D07340A9FC125719D004EFC92

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  • 3 weeks later...

Scusatemi, io continuo a chiedere perchè c'è un punto che continuo a non capire:

Per circolare a Milano sulla mia adorata Vespa del 1974, devo iscriverla per forza all'FMI o all'ASI o va bene così perchè ha già più di 30 anni?

Grazie mille!

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Scusatemi, io continuo a chiedere perchè c'è un punto che continuo a non capire:

Per circolare a Milano sulla mia adorata Vespa del 1974, devo iscriverla per forza all'FMI o all'ASI o va bene così perchè ha già più di 30 anni?

Grazie mille!

No, non basta che i mezzi abbiano più di 30 anni, devono anche essere iscritti nei registri storici FMI o ASI, quindi, devi farla omologare dal Registro Storico di una delle due associazioni. Di solito i mezzi a due ruote vengono fatti omolgare dalla FMI.

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