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29 ottobre 2008 ore 9.00. Mi recavo in ufficio.....


PaSqualo
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Ieri mattina, abbastanza in ritardo, ore 8.30 ero ancora a casa, stavo per partire in direzione Bari, dove lavoro, 56 Km da casa mia. Di solito in 3/4 d'ora sono in ufficio, ma non c'era problema, anche se ritardavo, capita qualche volta.

 

Mio padre impegnato al telefono, con la mano, mi chiede di trattenermi perchè doveva comunicarmi delle cose.

 

Mi chiede di andar piano e gli rispondo, non preoccuparti, chiamo il direttore e mi invento che ho trovato un incidente sulla SP 85 e sono bloccato.

 

Ore 8.55 mi metto su strada, imbocco la SP 85, strada di cavolo perchè dritta, lunga e stretta, la perorro tutti i giorni perchè poi, giunto a Bisceglie, imbocco la SS 16 Bis in direzione Bari.

 

Mi fermo a far gasolio e nel momento in cui sto uscendo dal distributore mi passano davanti una ragazza con una Tata Indica (che mi guarda" ho poi scoperto che mi conosceva, ma io no) ed un ragazzo con un'altra auto. Non viene nessuno da destra e sinistra, mi accodo a loro in direzione Bisceglie.

 

Il tempo di accellerare, li raggiungo e rimango in coda, non sorpasso perchè arrivavano altre auto di fronte.

 

Fatti scarsi 800/1000 m, un nuvolone di fumo, polvere, vapori, detriti. La macchina del ragazzo che mi è davanti passa in mezzo ai detriti, a rischio, ma non poteva fare diversamente, viaggiavamo comunque intorno ai 90 Km/h circa, penso ad una parziale uscita di strada con innalzamento di polvere, ma non era solo polvere e comunque era "troppa". Penso al peggio, intanto freno, mi fermo in una stradina ed intanto la polvere si dissolve.

 

Signori, da film.

 

La Tata ha sbandato ed è uscita fuori strada, io non l'ho vista uscire perchè un auto mi precedeva non consentendomi di rendermi conto della sbandata.

 

Sradica un "GROSSO" albero d'ulivo e si ferma, adagiata sul fianco sinistro, con la cappotte (non so se ho scritto bene) contro un altro albero di ulivo.

 

Salto dall'auto lasciandola in moto con radio accesa e portiera aperta (qualcuno poi me l'ha spenta e chiusa) e tento di capire come poter guardare all'interno dell'abitacolo.

 

Era tutta accartocciata.

 

L'unico modo per vedere l'interno era il lunotto posteriore, rotto naturalmente.

Prima di affacciarmi sento una ragazza che chiedeva aiuto.

 

Mi affaccio e vedo sta povera ragazza, due occhi SPLENDIDI azzurri, letteralmente RICOPERTA di sangue sul viso, sulle mani, sulle braccia, ovunque.

 

Il tempo di assicurarmi che fosse vigile e capire se poteva muoversi, il tutto in pochi secondi, prendo il cellulare chiamo il 113 e balbettando chiedo immediato intervento di una pattuglia e dei vigili del fuoco. Intanto un ragazzo, che ho poi scoperto era lo stesso che percorreva la strada tra me e la ragazza, si avvicinava e gli chiesi di chiamare subito il 118.

 

Nel frattempo, inginocchiato fuori dall'auto, parlavo con la ragazza, tentando di tenerla vigile, sveglia, facendole una serie di domande.

Era bloccata alle gambe, voleva che l'aiutassi, in quesi momenti ti accorgi di non poter far nulla, perchè nulla si deve fare in quei momenti, dato che una frattura alle costole, potrebbe procurare danni, spesso irreversibili, andando a forare organi vitali.

 

Mi chiede la mano, perplesso per un questione di malattie, gliela tendo fregandomene di possibile conseguenze, era spaventata, mi chiedeva di tirarla fuori e le spiegavo di stare calma e che stavano arrivando i soccorsi.

 

Le passo dei fazzoletti che continuava a chiedermi invitandola a non strofinare ma semplicemente tamponare, per evitare ulteriori tagli da vetro, le passo un po d'acqua (cosa da non fare mai perchè a rischio soffocamento) giusto per sciacquarsi la bocca ma nulla, la sputa via.

 

Arriva il 118 in scarsi 10 minuti, tentiamo di aprire il cofano posteriore, niente, è bloccato, riuscirò poi ad aprirlo dopo diversi colpi con il piede di porco. Tiriamo via lo schienale ed a quel punto lascio tutto ai soccorritori che la immobilizzeranno, le attaccheranno una flebo e la terranno buona sino all'arrivo dei vigili del fuoco.

Arriva la Stradale ed i vigili del fuoco, intanto arrivano i genitori della ragazza, avrei preferito che non venissero dato che al loro arrivo la ragazza era ancora bloccata in auto.

 

Tagliano gli alberi e li aiuto a spostarli, tranquillizzo intento la mamma e la zia che disperatamente tentano di affacciarsi all'auto.

Dico loro che sta bene, è vigile e non ha perso memoria, spiego che lei ci ha dato i loro riferimenti e tutta una serie di informazioni.

La stradale mi chiede di verbalizzare quanto visto e volentieri lo faccio, poi la tirano via e la portano in ospedale ad Andria.

 

Finito il "calvario" chiamo la mia ragazza, avendo il presentimento che fosse una sua cliente e stranamente.......così è.

 

Si informa, mi chiama e mi dice che la ragazza ha riportato solo ematomi alle gambe, nessuna rottura, tagli su fronte, labbra e ginocchio e niente più.

 

Sono felice e più sereno.

 

Rientro a casa intorno alle 12.30, mi sento più "completo" e felice per la buona fine.

 

Alessandra sta bene.

 

Mi son dilungato ma è giusto che si leggano queste cose.

Fortunatamente sono un tipo abbastanza forte da questo punto di vista, ho frequentato (dato che li organizzo io) diversi corsi di primo soccorso.

 

Chiamare sempre, prima di tutto i soccorsi, tentar di parlare ai coinvolti, non dare loro acqua e non tentar di rimuoverli, salvo in casi di emergenza.

 

Una informazione giuntaci da non ricordo chi ci dice di registrare in rubria dei numeri telefonici con nominativo

 

ICE 1

ICE 2

 

e così via

 

Forse sbaglio sulla sigla (ma vi posso far sapere con certezza) o forse dico bene.

 

Dovrebbe significare In Caso d'Emergenza. i vari 118 sanno che serva a questo perchè deriva proprio da loro.

 

Aggiungo inoltre..........ANDATE PIANO.

 

Ieri non andavamo forte e successe il macello....e buona come è andata.

 

Oggi, ripercorrendo quella strada, non avevo assolutamente la forza di premere sull'acceleratore, cosa che abitualmente faccio (ahimè).

 

Ste cose servono da lezione e per lezione ho deciso di raccontare la mia "avventura" di ieri.

 

Ciao ragazzi.

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:applauso:

Tutto è bene quel che finisce bene. Troppe volte rischiamo la vita per accellerare di più....

Questo mi ha fermato dal prendere una moto e mi ha riorientato verso una più pacifica Vespa. E' vero che credo che il destino di ognuno di noi potrebbe essere scritto, ma è inutile aumentare il rischio.

 

NB: ICE = In Case of Emergency. Comunque per i contatti con i parenti meglio lasciar fare alla Polizia.

 

:ciao:

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Non è la prima volta che mi capitano cose analoghe.

 

Spesso mi trovo di fronte a situazioni simili. Malori, anziani in difficoltà. Credo di essere portato per l'aiuto al prossimo e ne sono davvero orgoglioso, non rimango insensibile soprattutto.

Capisco chi non è capace e non lo giudico assolutamente negativamente.

 

Questo mi porta a pensare che farei bene ad iscrivermi in una di quelle associazioni di volontariato, solo che per la distanza da casa e gli impegni lavorativi, non saprei quando poter essere d'aiuto.

 

Aggiungo inoltre che l'aver raccontato la vicenda non è per elogiarmi, ma solo per dire, in breve, ATTENZIONE, IL PERICOLO E' SEMPRE IN AGGUATO.

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Preciso di essere un mezzo medico (odontoiatra), mi sono capitate alcune emergenze in studio e le ho affrontate al meglio, ma ammetto che in un caso come al tuo non avrei saputo affrontarlo.

COMPLIMENTI per il sangue freddo e per le poche ma ottime nozioni che hai applicato. Troppo spesso colti dal voler fare si sbaglia.

P.S. Pensando a quello che scrive Totonnino (moto/vespa), sono sempre più convinto che il massimo che posso permettermi è 125 cc... Et3 possibilmente!!

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noto che ti sei soffermato sugli occhi azzurri splendidi..

 

Eran l'unica cosa ancora visibile dell'intero volto. :-(

 

Fortunatamente, notizie di oggi a mezzogiorno, sta bene ma è piena zeppa di dolori tant'è che le stan somministrando diversi antidolorifici.

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Bravissimo..... sia per l' intervento che per il post....

 

Fà bene ricordarsi quanto sia importante la vita, a volte per guadagnare 2 minuti si eccede con la velocità (a me purtroppo capita spessissimo) ed ovviamente il rischio aumenta più che proporzionalmente all' aumentare della velocità.....

 

 

Sò cosa si può provare, mi è capitato di dover intervenire anche a me.....

 

Non sono nè un eroe nè uno non emotivo ma certe cose ti vengono spontanee.... credo sia l' istinto umano....

 

 

In palestra, a scuola, un mio compagno cadde svenuto.... il prof non c' era ed eravamo tutti i compagni increduli ed immobili.....

 

Io con le mani nei capelli aspettando che qualcuno intervenisse.... chi correndo andava a chiamare il prof al bar ( :rabbia: )....

A un certo punto il compagno ha teso la gamba di brutto.... un movimento assolutamente innaturale che mi ha fatto raggelare il sangue e temere il peggio.... Ad un certo punto ha alzato la testa all' indietro in pratica si stava ingoiando la lingua.... mi sono istintivamente buttato addosso è gli ho mollato uno schiaffone per svegliarlo..... e senza pensare gli ho letteralmente preso la lingua con le mani.....

Appena tirata fuori gli ho girato la testa su un fianco per non fargliela ingoiare di nuovo (così mi avevano insegnato a calcio)....

 

Arriva il prof... gli fà annusare l' ammoniaca pura e arriva l' ambulanza dopo qualche minuto e si risolve tutto con lui che se ne và in barella con ancora il coraggio di scherzare "Meglio di Dio, morto e resuscitato in 3 minuti mica 3 giorni"... me lo ricorderò sempre... tutti pallidi ed impauriti e lui faceva il pirla...

 

 

 

Mai e poi mai pensando arriverei ad una cosa simile, ma penso che in casi di estrema emergenza nel cervello parta un' applicazione automatica che ci teleguida verso la soluzione giusta, offuscando completamente la parte razionale del cervello..... vedi tenere la mano insanguinata di una sconosciuta....

 

Infatti subito dopo che l' ambulanza se ne andò è stato come se il cervello avesse ripreso a funzionare.... le orecchie sentivano di nuovo e cominciavo a formulare pensieri che mi lasciarono perplesso.....

 

Chi l' ha provato sà a cosa mi riferisco... è una specie di apnea..... non sò come facciano i volontari o chi lo fà di lavoro a sopportare uno stress simile quotidianamente...

 

 

Un applauso và particolarmente a tutti loro :bravo::bravo::bravo::bravo::bravo:

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Grande PaSqualo, così si fa. Per diversi anni ho prestato servizio volontario nella croce bianca Genovese, e ti posso assicurare che quando ste cose le fai tutti i giorni non si ci può rendere conto di quanto sia importante rimanere lucidi e attenti, te lo insegnano e con la pratica che si fa per strada certe cose si imparano, volenti o nolenti, e tu hai fatto la cosa migliore. La maggior parte delle persone avrebbero cercato di tirar fuori dall'auto la malcapitata, ma sarebbe stato un grosso errore farlo. Bisogna sempre andare a modo, rallentare se è il caso, e lasciar andare chi vuol vare lo "sborrone", tanto anche quelli prima o poi mettono giudizio. Giusto ieri, avevo un pò di premura e ho rischiato ben due volte di finire prima sul cofano di un'auto che stava svoltando, e poi di mettere sotto un pedone sulle strisce...pioveva, e con la vespa hai sia la frenata che la visibilità molto diminuite...dopo questi due (ripeto ben due) episodi nel giro di pochi minuti, mi sono detto "ma sei scemo ad andare in quel modo?", ed ho subito rallentato...la vita non ha prezzo. Sembrerà banale, ma cinque minuti in più non cambiano, ma possono salvarti la vita. Ancora complimenti, PaSqualo, te li meriti. :bravo::bravo::bravo:

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Complimenti , il sangue freddo che hai dimostrato non e' comune .

 

A me e' successa una cosa simile anni fa , ma purtroppo con un' esito ben diverso .

 

Frontale tra una 127 e una R5 GT , per colpa di quest' ultima .

Io ero con il PK , poche decine di metri dietro la 127 . Dietro di me una Polo con due ragazzi a bordo .

Dopo lo schianto , visto in "primissima fila" , la R5 si schianto' contro un muro a lato strada , e la 127 resto' a centro strada girata a 180° rispetto al suo senso di marcia .

I due conducenti restarono nelle rispettive auto , io e un ragazzo della Polo andammo a vedere come stava il guidatore della 127 ( che a causa della velocita' di molto minore aveva assorbito la maggior parte dell' urto ) mentre l' altro ragazzo corse verso la R5 . Nel frattempo arrivarono altre macchine , e qualcuno chiamo' il 118 ( non c'erano i cellulari ) .

Non mi scordero' mai quel poveraccio alla guida , che non presentava ferite visibili ed era ancora cosciente quando ci affacciammo all' abitacolo , ma dopo pochi minuti ( o secondi , in quelle situazioni il tempo perde completamente senso ) perse conoscenza .

Non potemmo fare altro che aprire la portiera lato passeggero ( quella lato guida era completamente bloccata ) e l' altro ragazzo ebbe il coraggio ( cosa che io non ebbi , lo ammetto ) di tenergli la mano fino all' arrivo delle ambulanze ,inginocchiandosi sul sedile del passeggero pieno di vetri .

Arrivo' in ospedale gia' cadavere .

La ragazza della R5 si ruppe le due gambe .

 

Non dico altro , sono sempre stato prudente e da qual giorno lo sono anche di piu' , ma ero e sono fermamente convinto che quando e' la tua ora non c'e prudenza che tenga .

 

Ciao

Guabix

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MODERATOR

Ho frequentato un corso di primo livello con la Misericordia, sia come docente che come allievo, e sempre più mi convinco che TUTTI dovrebbero acquisire almeno il BLS (Basic Life Support), le nozioni di base per intervenire in imprevisti come questo, senza farsi prendere dal panico e soprattutto senza fare errori madornali e senza perdite di tempo: gli imprevisti non devono lasciarci impreparati!

Basta pensare che in SOLI 4 minuti da un'arresto cardiaco il cervello è clinicamente morto per intuire la necessità di un intervento tempestivo...

 

Ebbravo Pasqualantonio!!! :D:ciao:

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:bravo::bravo:
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Bravissimo, PaSqualo, sono sinceramente ammirato.

L'esperienze che ho avuto io non sono assolutamente paragonabili a questa.

E' vero comunque che in casi simili spesso il cervello ti "isola" da tutto, non senti quasi nulla, le orecchie ti ronzano e perfino la vista sembra diversa, il campo visivo si restringe.

Solo dopo, quado "riemergi", senti il peso dell'emozione, della fatica, della tensione.

Tutti i miei compiomenti per la lucidità che hai saputo conservare. Quoto in pieno GustaV!

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Quoto Vesponauta.

Da quando lavoro in un Ente di Formazione ed organizzo e.....partecipo a diversi percorsi formativi, tra cui il Primo Soccorso Aziendale (D.M. 388/03) ho sempre pensato che una formazione basilare a tutta la cittadinanza, incentrata soprattutto su quelle minime conoscenze utili in questi ed altri casi, sia di fondamentale importanza.

Vero che sono figlio di infermiera professionale e figlio di genitori, anche se figlio unico, che mi han sempre aperto gli occhi su tutto ed educato ad aiutare il prossimo, spesso (questo l'ho "imparato" da me) trascurando me stesso :azz:

 

Grazie a tutti comunque (anche se mi risulta difficile ringraziare se non altro perchè imbarazzato)

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