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Passaggio propietà Vespa VNB1T del 1960


kingpicus
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ATTENZIONE!!! La scrittura privata di vendita o di compravendita NON la fa il notaio! Il notaio autentica solo la/le firme! La scrittura va presentata già compilata ed in triplice copia da parte dell'acquirente.

 

Ciao, Gino.

 

Qui dalle mie parti purtroppo non e' cosi'.... se ti presenti dal notaio con la scrittura di compravendita (io ne ho provati gia' 3 diversi) si rifiutano di autenticare le firme sul foglio che presenti tu e ti fanno loro l'atto chiaramente facendoti spendere almeno 50 euro. :(

Se poi sia malafede o "ignoranza" (nel senso che ignorano la normativa) non saprei dirlo, di fatto ci si trova di fronte aun muro! :boh:

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perdonatemi,

ma allora devo obbligatoriamente andare dal notaio?

non basta l'ufficiale comunale che autentica le firme?

 

L'ufficiale comunale a quanto so io NON PUO' autenticare le firme di una atto tra le parti.

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L'ufficiale comunale a quanto so io NON PUO' autenticare le firme di una atto tra le parti.

 

Da quello che ho capito lo potrebbe anche fare (lui autentica solo la firma, non registra l'atto) ma non avrebbe comunque valore per ACI, PRA e motorizzazione quando si tratta di veicoli non iscritti al PRA (per radiazione o demolizione). C'è una circolare apposita del ministero in merito.

 

Ciao, Gino

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Se avete voglia di leggere ho trovato uno stralcio della legge Bassanini e sua interpretazione a questo proposito:

 

<omissis>

 

b) Competenza del segretario comunale ad autenticare scritture private.

 

Per la prima volta si dice chiaramente che il segretario comunale è competente anche a procedere alle autentiche di scritture private a contenuto negoziale. Va in proposito ricordato che la precedente disciplina non prevedeva che il segretario potesse autenticare scritture private contenenti negozi giuridici. Infatti la c.d. forma pubblica amministrativa veniva indissolubilmente correlata all’atto pubblico e non alla scrittura privata autenticata.

 

 

 

Va pure sottolineato che anche per la scrittura privata autenticata, come per l’atto pubblico, il codice stabilisce che competente ad effettuare l’autentica in via istituzionale è il notaio, mentre un pubblico ufficiale diverso dal notaio non ha una competenza generica di autenticazione, ma soltanto la competenza di volta in volta prevista dal legislatore, il quale, come accade per l’atto pubblico, ad un tempo stabilisce quali pubblici ufficiali hanno potere certificativo e per quali atti. Sulla base di questo criterio, pur in presenza dell’art. 20 della legge n. 15 del 1968, si affermava a chiare note che detta legge non riguardasse sotto alcun profilo attività negoziale dei privati (cfr. Presidenza del Consiglio dei Ministri, Circolare 21 ottobre 1968, n. 778/8/1; Ministero dell’interno, Circolare 28 marzo 1980, n. 1068.15900; Ministero dell’interno, Circolare 23 ottobre 1971, n. 21).

 

 

 

Orbene, pur sottolineando il diverso valore probatorio che va riconosciuto all’atto pubblico e alla scrittura privata autenticata, è innegabile affermare, sul piano concreto, un certo parallelismo tra i due istituti, nel senso che entrambi sono soggetti a pubblicità immobiliare, ove necessario, attribuendo così il massimo di valenza effettuale agli assetti negoziali posti in essere dalle parti.

 

 

 

Pertanto appare plausibile affermare che la norma della legge Bassanini, nel prevedere il potere di autentica di scrittura privata da parte del segretario comunale, debba simmetricamente essere interpretata nel senso che il Comune debba essere parte dell’atto.

 

 

 

Non potrebbe affermarsi, infatti, che il segretario comunale sia competente ad autenticare scritture private di contenuto negoziale, ove tutte le parti siano estranee all’amministrazione comunale, perché se il Comune non è parte dell’atto appare difficile giustificare una competenza del segretario comunale, che è tutta fondata sul fatto che il segretario comunale riceve atti che coinvolgano l’ente locale cui egli appartiene.

 

 

 

In definitiva la norma qui esaminata andrebbe logicamente interpretata nel modo seguente:

 

a) se il segretario comunale roga un atto pubblico, il Comune deve essere parte dell’atto;

 

b) altrettanto dicasi se il segretario comunale autentica un negozio bilaterale redatto per scrittura privata;

 

c) soltanto se la scrittura privata contenga un negozio unilaterale proveniente da terzi il segretario comunale può autenticarne la sottoscrizione, ma in tal caso la sua competenza a procedere all’autentica resta correlata all’esistenza di un interesse del Comune.

 

 

 

E qui va cercato di chiarire il significato dell’espressione “nell’interesse dell’ente”. Poiché si tratta di competenza certificativa attribuita al segretario comunale esclusivamente allorquando venga ad essere impegnato il Comune, occorre concludere che l’interesse dell’ente locale preso in considerazione sia esclusivamente quello negoziale. Non può trattarsi di un interesse prettamente generale (ad esempio interesse urbanistico o tributario o d’igiene pubblica) perché in tal caso l’amministrazione comunale ha strumenti pubblicistici per realizzare le proprie finalità. Deve trattarsi, comunque, di attività negoziale di carattere privatistico, ancorché proiettata ad assecondare compiti pubblicistici.

 

 

 

Il Comune, infatti, come qualunque ente pubblico, può porre in essere negozi giuridici disciplinati dal diritto privato, sia per perseguire interessi patrimoniali, sia per realizzare interessi pubblicistici. In entrambi i casi il negozio di diritto privato è strumento per raggiungere un fine. Nel nostro caso lo strumento è sempre privatistico.

 

 

 

Ciò chiarito, il segretario comunale è competente ad autenticare scritture private unilaterali, provenienti da terzi, soltanto se la scrittura costituisca un meccanismo d’impegno negoziale nei confronti del Comune.

 

 

 

In conclusione, le situazioni che si possono verificare sono le seguenti:

 

a) se il Comune è parte dell’atto, il segretario comunale può ricevere l’atto sia in forma pubblica amministrativa che per scrittura privata autenticata;

 

b) se il Comune non è parte dell’atto, il segretario comunale deve limitarsi ad autenticare la scrittura privata, che peraltro non potrebbe essere bilaterale, perché ciò significherebbe interferenza del segretario comunale in competenza certificativa che non gli appartiene.

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Tutte queste parole per dire che la scrittura privata di compravendita (firma del venditore e dell'acquirente) non la si può autenticare in comune, mentre la scrittura privata di vendita (firma del solo venditore, come nei normali atti di vendita) sì (anche se non è ben chiaro perché, ma tanto c'è una legge che lo dice: la Bassanini).

 

Ciao, Gino

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Che fortuna! Mi ricorda un amico di Piacenza che trova i motori farobasso in discarica! :mrgreen:

 

Complimenti!

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Allora, datiamo un pochino meglio questo motore. Stando alla leva della messa in moto, al tipo di collettore di scarico, può essere solo un 125 del 1956 o 1957.

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Allora, datiamo un pochino meglio questo motore. Stando alla leva della messa in moto, al tipo di collettore di scarico, può essere solo un 125 del 1956 o 1957.

 

Che, però, sono i pezzi più facilmente sostituibili, vero? Forse l'apparenza inganna. Sarebbe meglio leggere la sigla del carter, senza nulla togliere alla sapienza di Ranieri.

 

Ciao, Gino

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Allora, datiamo un pochino meglio questo motore. Stando alla leva della messa in moto, al tipo di collettore di scarico, può essere solo un 125 del 1956 o 1957.

 

Che, però, sono i pezzi più facilmente sostituibili, vero? Forse l'apparenza inganna. Sarebbe meglio leggere la sigla del carter, senza nulla togliere alla sapienza di Ranieri.

 

Ciao, Gino

Per questo motivo, ho scritto "stando alla leva della messa in moto, ecc.".

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Nella foto 1.JPG, si vede il motore da sotto. Accanto al collettore della marmitta, si vede una barretta di ferro nella quale passavano i fili del cambio per essere tenuti in quella posizione e questa barretta è tenuta ferma da un dadino. La sigla è stampigliata nella parte superiore. In pratica, immdiatamente sopra a quella barretta, molto vicino al cilindro, potrai trovare la sigla.

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Salve a tutti,

via aggiorno sulla mia situazione.

La VNB dopo una bella lavata e sgrassata con l'idropulitrice è in fase di smontaggio.

Ci sono due cose che non mi convincono:

(1) I numeri di telaio non sono molto chiari, si vedono poco, sto provando a pulirli con una pezza abbrasiva per piatti ma non ho ottenuto un gran che. Vedi foto...

(2) Il motore non ha nessuna punzonatura !!! :cry:

forse il vecchio propietario ha cambiato il carter e non ha fatto incidere il numero di serie e il tipo sul braccio motore. ... vedi foto

Questo potrebbe essere un problema quando andrò a fare il collaudo ? ...visto che la Vespa è radiata sono obbligato a farlo... :cry:

 

P.S.1

Ma il certificato d'origine dalla Piaggio mi serve ?

 

P.S.2

Il motore datomi in omaggio alla VNB1 è un VN2M ... :lol:

 

Grazie della vostra pazienza!!! :oops:

dscn8874_118.jpg

dscn8876_710.jpg

dscn8885_157.jpg

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Riguardo al notaio, se può servire la mia esperienza personale, io ci sono andato, 50 euro e passa la paura. Mi ha lasciato due copie con marca da bollo. Anche la mia Vespa è radiata d'ufficio (cmq prima di cominciare la pratica di immatricolazione fai una visura) e quel documento mi è servito parecchio. Ciao

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Cerca di far risaltare sigla e numero di telaio. Ti consiglio di usare uno sverniciatore e una spazzola di rame od ottone morbida.

 

Ciao, Gino

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MODERATOR
Che fortuna! Mi ricorda un amico di Piacenza che trova i motori farobasso in discarica! :mrgreen:

 

Complimenti!

 

davvero? ma quel tuo amico ha proprio un bel culo!!!!!!

assistente_ridimensionamento_6_600.jpg

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MODERATOR
Cerca di far risaltare sigla e numero di telaio. Ti consiglio di usare uno sverniciatore e una spazzola di rame od ottone morbida.

 

Ciao, Gino

 

o ci passi sopra con un gesso e poi soffi!!! :lol:

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ok per il numero di telaio farò come mi avete consigliato.

... ma per il numero sul motore ?

non c'è impresso nulla !!! nemmeno il tipo di motore !!

In fase di collaudo che dirà l'ispettore della motorizzazione ?

 

Grazie

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purtroppo il motore è un bel problema, così non dovrebbe passare la revisione!!! dovresti andare in motorizzazione a chiedere, magari trovi qualkuno che capisce che è impossibile mettere a posto quel dettaglio e te la fà passare tenendo conto del valore storico del mezzo.

 

per il numero di telaio prova anche così: passi un pò d'olio sui numeri e poi "gratti" con una spazzola molto morbida, tipo quelle suggerite da Gino, questo dovrebbe rammollire la ruggine dentro i numeri e con la spazzoletta riesci alevarne un bel pò, se invece sono pieni si soal vernice non ti rimane che usare lo sverniciatore

 

ciao Francesco

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se c'è ruggine difficilmente funziona lo sverniciatore.

 

Io rischierei e farei sabbiare con sabbia leggerissima e a bassa pressione la parte.

A parte sui numeri consumati e poco leggibili, la sabbia non danneggia i numeri e le filettature, nemmeno quella normale.

Testato sulla VBB2T.

Chiaro che non bisogna insistere sulla parte.

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Come posso fare per il motore senza nessuna punzonatura ?

non c'e' nessun precedente ?

Poi che documenti chiedere dalla Piagggo ?

 

Certificato d'origine € 25,00

Schede Tecniche omologative € 18,00

 

Servono questi due ? ...considerando anche il problema che ho con il motore ... :cry:

 

Ciao & Grazie

Enrico

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Prova a parlarne con il responsabile regionale del R.S. FMI, ma ho paura che se non risolvi il fatto del motore, magari trovandone uno punzonato, non potrai iscriverla al R.S. e quindi non potrai reiscriverla al PRA.

 

Se, come hai scritto, la vespa è radiata d'ufficio dal PRA, dalla Piaggio non ti serve nulla.

Leggiti attentamente questo post (che ti avevo già segnalato): http://www.vesparesources.com/MDForum-viewtopic-t-691.phtml e troverai tutte le risposte che ti servono.

 

Ciao, Gino

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