Vesponauta Inviato 10 gennaio 2009 - 15:32 MODERATOR Share Inviato 10 gennaio 2009 - 15:32 A presto la pubblicazione dell'omelia della Messa! 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
salvba Inviato 10 gennaio 2009 - 16:28 Share Inviato 10 gennaio 2009 - 16:28 Buon viaggio Francesco....ironia della sorte la Vespa ti ha portato in sella fino alla fine.. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
antovnb4 Inviato 10 gennaio 2009 - 22:10 Share Inviato 10 gennaio 2009 - 22:10 . 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Vesponauta Inviato 11 gennaio 2009 - 19:31 MODERATOR Share Inviato 11 gennaio 2009 - 19:31 A presto la pubblicazione dell'omelia della Messa! Eccola, in due parti: "Quando ad un vespista -come me- viene chiesto come funziona un certo componente, spesso ci prende la passione di voler condividere fino in fondo la nostra esperienza, di non tenercela per noi, e a volte ci dilunghiamo nella spiegazione dei dettagli, perché siamo contenti quando la persona che ci ascolta capisce quello che le raccontiamo. Perché quello che per me, meccanico e vespista appare chiaro, logico, evidente, scontato, vorrei che lo fosse altrettanto per chi mi ascolta! La domanda che a me può essere ora posta, in questo momento, potrebbe essere: “Qual è il senso di tutto questo che è successo? Perché siamo in qualche modo costretti ad essere qui oggi, con tutta questa marea di emozioni che in noi si sono formate in questi giorni?”. Allora, ecco che vorrei suggerire una qualche risposta usando lo stesso modo di Francesco, che è quello che ho indicato nella premessa. Voglio partire da quello che si vede, da quello che è ragionevole e chiaro per tutti, per addentrarmi a descrivere i “meccanismi” più nascosti. Partiamo, allora, dall’essenziale, da quello che “forma” il tutto di questa celebrazione: le letture che abbiamo appena ascoltato, e che costruiscono il patrimonio della fede della Chiesa: “Carissimi, noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida possiede in se stesso la vita eterna. Da questo abbiamo conosciuto l’amore: Egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli.” (1Gv 3, 14-16). Non commento tutto questo brano, a faccio subito notare che “omicida” è anche chi non si apre a sincere relazioni con gli altri, “odiare” è anche non voler avere buone relazioni, mentre “vita eterna” è una realtà che non riguarda solo il futuro, visto che esprime un modo, una “qualità”, uno stile già nel presente. “Dare la vita” è anche spendere le proprie capacità per gli altri! “In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra. Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.»”. Non posso dilungarmi troppo a commentare anche questo brano, che va a braccetto col precedente, anche perché lo farò pure più avanti tra le righe. Possiamo comunque notare che ai tempi di Gesù non esistevano auto e Vespe, quindi non c’erano meccanici e carrozzieri… comunque non mi sembra forzato dedurre che magari inconsciamente Francesco ha applicato come sapeva fare questi brani, mettendo amore nel fare le cose con rispetto e competenza, rendendosi aperto e disponibile a qualsiasi richiesta, non sapendo dire di no a nessuno. Magari ci può essere qualcuno che non ha apprezzato il valore della sua generosità come tale, ma il problema sicuramente non riguarda Francesco, ma chi non ha colto il suo valore! La Chiesa (cfr. Gaudium et spes [un documento del Concilio Vaticano II di 40 anni fa]) sa benissimo che il suo Signore conserva con sé ogni attività umana fatta per costruire e migliorare la creazione in cui siamo immersi, e che ci è stata affidata. Potremmo dire che in qualche modo tutte le azioni buone che facciamo sono i mattoni che costruiscono il Paradiso, dove speriamo di andare ad abitare! Ma attenzione: questo non è un discorso puramente “religioso”! Domandiamoci infatti che senso altrimenti avrebbe nascere, crescere, ridere, piangere, lavorare, amare… tutto quello che viviamo… se poi tutto dovesse marcire dentro una cassa di legno, come sembra che debba adesso accadere a Francesco!!! Istintivamente, sotto sotto, rigettiamo questa idea, non la possiamo accettare, perché siamo “impastati di terra e di cielo”! È proprio vero che siamo ad immagine e somiglianza di Dio, perché aspiriamo sempre al meglio, non ci accontentiamo del presente, i limiti fisici ci stanno stretti, giustamente rigettiamo la sofferenza, perché non siamo stati fatti per questa! Tra l’altro, però, dobbiamo sottolineare che nella nostra cultura stiamo tendendo a dimenticare che la morte è parte normale della vita terrena, passaggio necessario ineliminabile, che proprio perché esiste dovrebbe insegnarci l’equilibrio nel presente (senza farci paralizzare da questo pensiero, ma anche riconoscendo la nostra limitatezza). Dove stava andando Francesco, domenica mattina? A vivere un’esperienza di amicizia! (A messa non ci andava perché era una cosa noiosa? Vuol dire che desiderava che fosse una festa!) Andava a ricercare una giornata in amicizia perché cercava continuamente la felicità e sapeva di trovarla in qualche modo anche in occasioni come questa! La cerchiamo tutti questa felicità! Le amicizie vere, semplici, sincere, aiutano a realizzarla! Lunedì mattina, in ospedale, ho assistito ad un incontro intenso che mi ha molto colpito, e che credo sia bello condividere. Era l’abbraccio tra Iacopo [il fratello di Francesco] e Federico [uno degli amici più cari di Francesco]: Iacopo abbracciava Federico per ritrovare il fratello nell’amico, e Federico abbracciava Iacopo per ritrovare l’amico nel fratello! Simbolo di un legame che supera i confini del corpo! Noi esseri umani abbiamo bisogno di vedere, di esperienze sensibili (non per niente la Chiesa vive di sacramenti, che sono segni visibili, efficaci e “privilegiati” per entrare in contatto con Chi altrimenti rimarrebbe invisibile…), eppure in occasioni forti come queste bisogna avere l’umiltà e l’onestà di non voler pretendere di giudicare tutto attraverso gli occhi che abbiamo sulla faccia! Non è -infatti- affatto corretto anche solo intellettualmente pensare che ciò che non si vede (quindi ora anche Francesco) automaticamente smette di esistere! Bisogna allora onestamente affermare che Francesco ha come scavalcato un muro: noi siamo ancora al di qua di questo! Ma non abbiamo prove certe che al di là c’è il nulla assoluto, visto che non possiamo “vedere” cosa il muro nasconda! Noi crediamo che Francesco, dall’altro lato del muro, ha trovato Dio che, accogliendolo, lo ha “agguantato” perché non finisse nel nulla! Francesco -per la fede- non è morto: ha cambiato vita! Questo è quello che la Chiesa crede, nei suoi quasi 2000 anni di storia, che con tutti i suoi alti e bassi tutto sommato è ancora presente (se fosse un’istituzione solamente “terrena” sarebbe fallita da chissà quanti secoli!). E in maniera inconsapevole, Francesco si è preparato a questa nuova vita, dando valore al presente, senza sciuparlo. Se ci pensiamo bene, infatti, il tempo è l’unica risorsa che di fatto non si compra, e che una volta perduta non si può recuperare! Per questo la Chiesa insiste continuamente su questo, dicendo di prendere sul serio la propria vita, dare valore a ciò che si vive, non sprecare energie in ciò che non fa crescere…" [fine prima parte] 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Vesponauta Inviato 11 gennaio 2009 - 19:33 MODERATOR Share Inviato 11 gennaio 2009 - 19:33 Seconda parte: "Mi piace citare, tra gli altri, due elementi della “filosofia vespistica”, che caratterizzano me e Francesco: ottime lavorazioni, fatte per durare nel tempo, e semplicità meccanica. Tradotto per noi significa: valori chiari e libertà interiore. Alzi la mano chi non si è accorto di questo nello stile di Francesco! Anche perché in casa sua lui ha respirato questi valori, se è vero che “il pesce nuota nell’acqua in cui si trova”, ed ha avuto un ottimo esempio dall’educazione che ha ricevuto dalla sua famiglia. Un passo del vangelo ci parla del chicco di grano, che deve morire nella terra perché possa portare frutto… Sono convinto che il suo esempio di vita generosa e disponibile darà da pensare a molte persone… C’è anche un altro aspetto, che in questi giorni mi torna in mente con insistenza, e che non posso non menzionare. Guardo e penso al Crocifisso e spontaneamente penso a Francesco… non perché anche lui sia senza peccato (tutt’altro: siamo uomini!), ma perché tutti e due, di fatto, hanno pagato con la propria vita, di persona, per delle colpe non loro!!! Ma se Dio Padre ne ha tenuto conto per suo Figlio facendolo risorgere, perché non pensare che anche per Francesco non possa avere un occhio di riguardo particolare??? Con Lucia [sua mamma] ieri in ospedale parlavamo di santità. Ma, alla fine, siamo qui per chiedere perdono al Signore per quelle “scorie” che forse Francesco ha portato fino ad oggi con sé (questo è il senso della preghiera di suffragio), ma soprattutto per consegnarlo al Padre, dicendo al Signore: “Noi adesso finalmente te lo affidiamo. Adesso veditela tu, vedi in che posto metterlo nella tua casa. Così facendo, attraverso la nostra preghiera (che ci aiuta anche a cicatrizzare le nostre ferite), te lo consegniamo, perché desideriamo che Francesco sia santo!!!”. E abbiamo tutto il diritto e la possibilità di poter fare questa richiesta a Dio Padre! Non per niente, la Chiesa, parlando dei santi, dice “che in ogni tempo ti furono graditi” (quindi anche oggi sono graditi a Dio!), ed anche “il loro esempio e la loro fraterna intercessione”, per confermarci la loro presenza al nostro fianco. Tanto che i miracoli accadono ancora oggi, ma ci vogliono occhi allenati a saperli riconoscere! Dopo la Comunione svolgeremo i riti finali dell’aspersione con l’acqua benedetta e dell’incensazione. Il primo gesto richiama la dignità ricevuta col Battesimo. Da quel giorno siamo stati esplicitamente adottati da Dio, e questo regalo ci predispone a vivere una vita “alla grande”, perché in legame con lui; ma spetta alla nostra libertà e responsabilità scegliere o meno di coltivare questo dono. L’altro gesto, l’incensazione, mostra col fumo la preghiera che dalla terra sale verso il cielo; ma è anche un gesto di onore nei confronti di questo corpo che Dio ci ha donato (se se ne fosse pentito di crearci con un corpo, ce l’avrebbe levato, e saremmo rimasti come angeli! Per questo è importante rispettare la corporeità, perché anche questa è dono!), e che per ora seguirà le leggi naturali della decomposizione… Ma che alla fine del corso di questa storia di questo mondo ci verrà restituito, esattamente come è già avvenuto per Gesù risorto, che si è fatto riconoscere dai suoi amici proprio attraverso la sua corporeità! Mi piace sempre accompagnare questi due gesti con la recita della professione di fede (il “Credo”), perché noi siamo quello che crediamo: la nostra vita si imposta a partire dalla gerarchia di valori che ci diamo e che formano il nostro modo di intendere la vita stessa. Ebbene, il cristiano, ripetendo questa formula, si ricorda “di che pasta è fatto”, nella consapevolezza di essere immerso in questa grande storia cominciata con la creazione, e che continua anche col nostro contributo positivo. Porremo attenzione in particolare alla fine di questa professione di fede: dicendo “aspetto la resurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà” riconosciamo che cristianamente parlando non siamo passivi nei confronti di quello che accade, ma prepariamo il terreno al futuro che ci aspetta. Un po’ come il contadino che, a secco di scorte, aspetta la pioggia (dono dall’alto) uscendo di casa dissodando, concimando, seminando… perché quando arriverà la pioggia troverà il terreno pronto per accoglierla! E così ci riallacciamo al discorso già fatto sul lavoro dell’uomo, che il Signore non dimentica quando è fatto con amore! Credo che questa lunga spiegazione, secondo lo spirito mio e di France, abbia fatto intendere almeno in parte “come funziona il meccanismo” anche in alcuni dettagli. Vorrei concludere “dando gli ultimi giri di vite al carburatore che ora abbiamo assemblato”. Uscendo fuori di qui, accompagneremo la dimensione corporea di Francesco in “cimitero”. Questo termine, in greco, vuol dire “dormitorio”… quindi allora risulta evidente che se io vado lì per dormire, vuol dire che prima o poi mi dovrò svegliare!!! E non voglio aggiungere altro…!!!" ;-) 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Spaghetti Inviato 11 gennaio 2009 - 19:54 Share Inviato 11 gennaio 2009 - 19:54 Stupenda omelia, grazie per averla voluta condividere con noi. L'ho trovata estremamente toccante. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utenti Registrati Marben Inviato 11 gennaio 2009 - 20:02 STAFF Autore Utenti Registrati Share Inviato 11 gennaio 2009 - 20:02 Stupenda omelia, grazie per averla voluta condividere con noi.L'ho trovata estremamente toccante. Concordo! Fantastico e significativo il parallelismo con l'essere "vespista e meccanico" 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
GustaV Inviato 11 gennaio 2009 - 20:25 Share Inviato 11 gennaio 2009 - 20:25 Molto bella. Un'esposizione chiara e semplice di temi delicati e profondi. Bravo. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utenti Registrati senatore Inviato 11 gennaio 2009 - 21:03 STAFF Utenti Registrati Share Inviato 11 gennaio 2009 - 21:03 Seconda parte: E non voglio aggiungere altro…!!!" Nemmeno io e, credo, nessun altro. Riposa in pace Francesco, guidaci dall'alto ed illumina il nostro cammino! 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Vesponauta Inviato 11 gennaio 2009 - 23:15 MODERATOR Share Inviato 11 gennaio 2009 - 23:15 Molto bella. Un'esposizione chiara e semplice di temi delicati e profondi. Bravo. Ho fatto semplicemente il mio dovere, e so che questo contributo che potevo dare era il minimo possibile nei riguardi di un amico a cui voglio un mondo di bene e al quale continuo a tenere moltissimo! 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utenti Registrati Marben Inviato 11 gennaio 2009 - 23:25 STAFF Autore Utenti Registrati Share Inviato 11 gennaio 2009 - 23:25 E aggiungo che la cosa più bella sarebbe tenerlo vivo nei nostri ricordi, nel nostro viaggiare, nel nostro scrivere e nel nostro ritrovarci, come se anche lui venisse, con la sua Vespa. Che non svanisca il suo ricordo 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Calabrone Inviato 12 gennaio 2009 - 16:19 Share Inviato 12 gennaio 2009 - 16:19 E aggiungo che la cosa più bella sarebbe tenerlo vivo nei nostri ricordi, nel nostro viaggiare, nel nostro scrivere e nel nostro ritrovarci, come se anche lui venisse, con la sua Vespa. Che non svanisca il suo ricordo E' quello che penso anch'io e tu l'hai gia scritto:mavieni::mavieni::-) 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
uferrari Inviato 12 gennaio 2009 - 21:06 Share Inviato 12 gennaio 2009 - 21:06 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ken Inviato 14 gennaio 2009 - 08:46 Share Inviato 14 gennaio 2009 - 08:46 bellissima Omelia .... 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Vesponauta Inviato 17 gennaio 2009 - 15:14 MODERATOR Share Inviato 17 gennaio 2009 - 15:14 Per capire di che buon cuore è il mio amico: Nuova pagina 1 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lospecial Inviato 17 gennaio 2009 - 16:42 Share Inviato 17 gennaio 2009 - 16:42 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Vesponauta Inviato 30 gennaio 2009 - 14:34 MODERATOR Share Inviato 30 gennaio 2009 - 14:34 (modificato) http://www.vesparesources.com/in-piazzetta/13483-i-genitori-francesco-ringraziano.html Modificato 5 agosto 2013 - 19:12 da Vesponauta 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Vesponauta Inviato 2 febbraio 2009 - 09:09 MODERATOR Share Inviato 2 febbraio 2009 - 09:09 Questa è una parte di quello che hanno scritto e fatto i vespisti di VOL: Vespa on line :: Leggi la discussione - Video Francesco......un ultimo saluto dai vespisti di VOL 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
italopapi Inviato 5 febbraio 2009 - 19:30 Share Inviato 5 febbraio 2009 - 19:30 Partecipo ach'io al dispiacere per la scomparsa del giovane vespista Francesco, che Dio lo metta alla sua destra, e che riposi in pace..... 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Vesponauta Inviato 16 febbraio 2009 - 22:46 MODERATOR Share Inviato 16 febbraio 2009 - 22:46 Quando giorni fa ho detto che non voglio affatto che questa storia riguardi poche persone, è perchè resto sempre convinto che ha molte cose da dire a molti, soprattutto tra le righe... Credo che sia bello condividere con voi quello che mi è successo ieri, quando sono andato dai Profeti (la famiglia di Francesco) per una visita. Mamma Lucia mi ha raccontato che nella notte tra il 5 e il 6 scorso (dopo la risposta di italopapi qui sopra!) ha sognato Francesco su un'isola "paradisiaca", che usciva sorridente dal bosco. Lei e il marito erano su una barca e, con le mani, a distanza, si salutavano col figlio, sorridendo reciprocamente, senza parlare. Nell'avvicinarsi a lui, tra di loro spunta una rete che li separa (il distacco fisico della morte?): Francesco cerca di scavalcarla, senza riuscirci. Il padre si avvicina per accarezzarlo attraverso la rete, la madre resta a distanza. Ma rimangono comunque tutti felici dell'incontro. Il sogno resterà nitido, al punto di potermelo raccontare, ed è la risposta che Lucia stava chiedendo da molti giorni a suo figlio, in preghiera. Questo è successo mentre io, contemporaneamente al suo sogno, in piena notte ero sveglio, a letto, e stavo ancora una volta pregando per chiedere un segno per loro... 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
PACIO62 Inviato 6 aprile 2009 - 10:52 Share Inviato 6 aprile 2009 - 10:52 questo articolo e pubblicato sulla rivista del vespa club d'italia..... 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utenti Registrati MrOizo Inviato 6 aprile 2009 - 11:48 STAFF Utenti Registrati Share Inviato 6 aprile 2009 - 11:48 .......... 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Vesponauta Inviato 22 aprile 2009 - 20:29 MODERATOR Share Inviato 22 aprile 2009 - 20:29 A poche ore dalla mia partenza per il VRaduno, ringrazio i due autori dell'articolo che avete linkato, e che conosco molto bene (uno è Scohottolino! ). In poche righe, hanno anche ben sintetizzato il profilo trasparente e solare di Checco, una delle sue eredità più belle ed evidenti che ci ha consegnato. Credo sia bello ringraziarli in questo momento, come segno di un'amicizia che va oltre i confini dello spazio e del tempo di questo mondo, se è vero -come lo è- che eventi come questo ci aiutano a riconoscere che la vita vale la pena di viverla solo quando mettiamo passione e amore nelle cose che facciamo. E questo comunque al di là dei "segni collaterali" che ho riportato più volte, accaduti dopo quel fatidico 4 gennaio scorso in cui Checco ha "cambiato vita". Il nostro tempo non è mai tempo perso -tanto o poco che sia, non ha importanza- se è dedicato solo per gli altri, perchè c'è più gioia nel dare che nel ricevere. Francesco (Checco per gli amici) è uno degli esempi che mostra la verità di quanto ho appena scritto: poche parole, molti fatti! Sono proprio orgoglioso di lui!!! 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
marcolino vespista Inviato 26 aprile 2009 - 05:11 Share Inviato 26 aprile 2009 - 05:11 Francesco come non quotarti.... 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Vesponauta Inviato 26 aprile 2009 - 21:34 MODERATOR Share Inviato 26 aprile 2009 - 21:34 (modificato) A VRaduno concluso, posso aggiungere qualcos'altro a quanto già detto. Ho già fatto una testa grossa a qualcuno al VRaduno stesso facendo notare come, nonostante le previsioni meteo avverse, la pioggia che personalmente ho preso è stata quasi insignificante (10 minuti circa insieme al gruppo laziale durante la sosta a San Vittore). Potrebbe dare da pensare che durante il mio viaggio in solitaria del primo tratto (Colignola-Zagarolo) ho avuto praticamente sempre sopra la mia testa il cielo quasi totalmente sgombro di nuvole, nonostante gli acquazzoni all'intorno... ...poi scopro che la stessa cosa è capitata a Calabrone sul Brennero al ritorno dall'Elefante, quando una voce interiore gli ha detto di tornare subito a casa -nonostante sarebbe dovuto rimanere ancora lì-, risparmiandosi così tre giorni di bufera di neve che lo ha inseguito alle spalle, e che hanno impedito a chi è rimasto di tornare in Italia... (Da notare che nell'articolo scritto per il Vespa Club Italia riportato qui sopra viene fatto notare che Checco non usciva di casa se pioveva...) Diventa allora necessario a questo punto ricollegarci all'altro post: http://www.vesparesources.com/in-piazzetta/13483-i-genitori-francesco-ringraziano-2.html (basta cliccare qui sopra) per scoprire un altro segno, accaduto il giorno dopo quello che ho scritto nell'intervento precedente, e delle relative considerazioni. Ognuno ci legga quello che vuole! Modificato 5 agosto 2013 - 19:08 da Vesponauta Aggiornamento link 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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