tartino Inviato 18 ottobre 2009 - 20:54 Share Inviato 18 ottobre 2009 - 20:54 :mrgreen: Tra le cose consigliate c'è anche: Forbici da elettricista....tu se non erro ce le dovresti già avere!!!! :mrgreen: :risata: :risata: :risata: nooooo non farmi ricordare...... il nostro primo e ultimo giorno da meccanici.. (http://www.vesparesources.com/officina-largeframe/20398-ho-bisogno-del-vostro-aiuto.html ahah) 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luca82 Inviato 9 dicembre 2009 - 13:36 Share Inviato 9 dicembre 2009 - 13:36 faccio un piccolo, ma sostanziale update: dopo aver girato in lungo e inlargo alla ricerca di soluzioni più economiche per il mio caso non ho trovato quello che faceva per me.....fino a quando da Pratiko (negozio che non conoscevo) ho visto e comprato una valigetta della Stanley in offerta super completa cioè con: 2 cricchetti (1/4 e 1/2) bussole dalla 4 mm alla 34 mm(!!! non le userò mai ma vabbè) 2 snodi (1/4 e 1/2)) 2 bussole per candela da 16 mm e 21 mm chiavi esagonali (dalla 1,5 mm alla 6mm) 2 prolunghe da 125 e 75mm 2 braccetti con attacco bussola (non so come si chiamano) da 250 e 125 mm manico con attacco per punte cacciavite (10 punte in tutto, croce piatte, esagono, ecc) e 10 chiavi inglesi poligonali (8-9-10-11-12-13-14-17-19-21mm) secondo voi quanto ho speso? (Quiz...) beh alla fine il prezzo? 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
candido Inviato 9 dicembre 2009 - 13:39 Autore Share Inviato 9 dicembre 2009 - 13:39 55 euro 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luca82 Inviato 9 dicembre 2009 - 13:46 Share Inviato 9 dicembre 2009 - 13:46 beh mica male.. stanley è una dignitosissima marca 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
candido Inviato 9 dicembre 2009 - 14:25 Autore Share Inviato 9 dicembre 2009 - 14:25 ho cominciato a usarli un po' e devo dire che mi trovo bene...la cassettina è completa e poi veramente se penso che con 55 euro avrei comprato solo la serie di 9 chiavi combinate usag.....sono soddisfatto...tra l'altro....e poi vi girerò qualcosa al riguardo...questa cassetta rispetta gli standard Iso in materia di utensili meccanici, quindi gli attrezzi rispettano i criteri di robustezza, durata nel tempo, precisione, qualità della lega impiegata...concordati dai grandi produttori come Usag, Beta, Facom e via dicendo..... 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
DeXoLo Inviato 9 dicembre 2009 - 14:35 Share Inviato 9 dicembre 2009 - 14:35 Dicci che iso, e noi ti diciamo subito se sono buoni o no, male che vada facciamo la prova assaggio e vengo a morderteli personalmente 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
candido Inviato 14 dicembre 2009 - 11:48 Autore Share Inviato 14 dicembre 2009 - 11:48 Almeno una volta nella vita li abbiamo avuti nelle mani, consapevoli che senza di essi non avremmo potuto smontare una libreria, serrare il tubo del lavandino di casa, montare una mensola o aggiustare l’anta dell’armadio. Parliamo di giraviti e chiavi inglesi, cioè gli utensili comuni che permettono di svolgere operazioni di montaggio, smontaggio e riparazione e che non possono mancare nella dotazione degli strumenti per il fai da te. In commercio ne esistono diversi tipi, in vendita in ipermercati, negozi e catene specializzate nel bricolage come Leroy Merlin, Bricofer, Pratiko, Castorama, Bricocenter e altri. L’importanza dello standard Allo scopo di uniformare la produzione degli utensili, l’Iso, l’Organizzazione internazionale per la normazione ha sviluppato degli standard specifici che garantiscono parametri omogenei per tutti. In genere comprendono le dimensioni (lunghezza massima e minima e lo spessore), il collaudo (cioè la resistenza, nel tempo, a un certo utilizzo e testata in laboratorio) e la marcatura (indicazione della misura e del nome del produttore). Gli attrezzi che riportano indicati questi standard sono quindi affidabili perché adottano leghe d’acciaio ad alta resistenza, hanno le stesse dimensioni e vengono costruiti con procedimenti professionali. Gli standard in questione però non sono obbligatori per legge, in quanto l’Iso è un organizzazione non-governativa cui aderiscono gli enti nazionali di 162 Paesi. Come ci spiega Giuseppe Farina, responsabile della Gestione sistema qualità e certificazione di Beta “sono gli stessi produttori che decidono di aderire alle norme Iso, impegnandosi a realizzare prodotti di qualità per gli utenti finali che, nel nostro caso ad esempio, sono per lo più aziende e liberi professionisti”. Le norme Iso quindi vengono recepite dall’Ente dedicato di ciascun Paese: Din in Germania, Afnor in Francia, Bsi in Gran Bretagna e via dicendo. In Italia c’è l’Uni (Ente nazionale italiano di unificazione) che con oltre 7mila soci fra imprese, professionisti e associazioni svolge attività normativa in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario. Uso sporadico o intenso? Come orientarsi per comprare il prodotto giusto? Dipende ovviamente dall’uso che intendiamo farne e da quanto possiamo o vogliamo spendere, in quanto i prezzi possono oscillare di molti euro. Se il nostro obiettivo è spendere il meno possibile perché sicuri che useremo questi strumenti pochissime volte, solo in casi di emergenza ad esempio, esistono i classici prodotti a basso costo di fabbricazione cinese (sul retro della confezione troverete l’indicazione Made in China o Made in P.R.C.). E’ bene precisare però che non si tratta di prodotti di qualità – non rispettano gli standard Iso – e quindi tendono a usurarsi velocemente. Spendendo qualche euro in più invece si possono portare a casa utensili di una certa qualità e adatti a un utilizzo medio (alcuni sono in linea con gli standard Uni-Iso). Si rivolgono a un ampio range di consumatori visto il buon rapporto qualità prezzo. Tra i marchi più diffusi ci sono Valex (che ha due linee di prodotto: una normale e una Arancio, di qualità migliore), Dexter (marchio della catena Leroy Merlin) Crescent, Abc e Stanley. Se siete invece dei veri e propri amanti del bricolage e non badate a spese, potete acquistare utensili professionali, di elevata qualità (rispettano tutti gli standard internazionali), adatti a un uso intenso e che garantiscono le stesse caratteristiche per diversi anni. A fronte però, logicamente, di un costo notevole. I brand più noti sono Usag, Beta, Facom, Pastorino e Hazet. Facciamo qualche esempio concreto. Un set completo di 9-10 cacciaviti (5 piatti e 4-5 a croce, a seconda delle confezioni) di fabbricazione cinese costa intorno ai 10 euro. Con una cifra compresa fra i 15 e i 20 euro si trovano set analoghi Valex e Stanley, in base a quale serie si sceglie (economica o normale). Leggermente più costosi i kit da 10 di Pastorino (25 euro) fino ad arrivare a quelli più cari di Beta (32 euro), Facom (33 euro) e Usag (35 euro). La musica non cambia per le chiavi inglesi (nel nostro caso combinate). Un set da 12 pezzi di importazione costa anch’esso intorno ai 10 euro. Cifra che comincia a crescere se si opta per un marchio più affidabile: dai 17 euro per il set da 9 Valex (Linea Arancio), passando per i 27 euro per quello da 8 della Stanley, fino ad arrivare ai 50 euro per il kit da 9 targato Facom. Per quanto riguarda infine i set di utensili (che comprendono di solito cricchetto, bussole di varie misure, punte da cacciaviti, prolunghe, snodi e talvolta anche chiavi inglesi o in alternativa le classiche pinze) si spendono all’incirca 20 euro per un prodotto di importazione. Il ventaglio dei prezzi è comunque molto ampio e varia in base alla qualità, al marchio e al numero di pezzi presenti nel kit, che può oscillare da un minimo di 22-28 a un massimo in media di 100-110. Un set da 60-70 utensili di discreta qualità costa intorno ai 50-60 euro mentre per i kit professionali si possono arrivare a spendere senza difficoltà anche 250 euro. Da ricordare infine che soprattutto sui set di utensili si possono spuntare spesso dei buoni prezzi finali in quanto sia le catene della grande distribuzione sia i produttori attuano offerte e promozioni. La lega Il nome del produttore, la presenza dello standard Iso e il prezzo finale sono certamente degli indicatori essenziali per poter comprare un prodotto di qualità. Tuttavia occorre fare attenzione anche ad altri aspetti altrettanto importanti. Uno su tutti quello del materiale. Buona parte degli utensili oggi in commercio è realizzata impiegando una lega speciale, l’acciaio cromo-vanadio che grazie alle sue proprietà garantisce un’elevata durezza e resistenza all’usura. “L’acciaio cromo-vanadio è una lega specifica per utensili – spiega Ivan Lorenzini, responsabile informazioni tecniche di Usag – Molti si fregiano di questa dicitura, ma di fatto solo alcuni produttori la impiegano in modo corretto. In certi strumenti di bassa qualità ad esempio può esserci cromo-vanadio, ma in percentuali talmente basse che non influiscono sulla qualità dell’utensile”. Per questa ragione potreste imbattervi in prodotti con impressa a fuoco la sigla Chrome-Vandium (o CR-V) pur non essendo degli strumenti di qualità. Un aspetto che può avere degli effetti collaterali sul vostro lavoro. “Usare un cacciavite scadente – continua Lorenzini – può danneggiare la testa della vite mentre una chiave inglese non di qualità può rovinare il dado, compromettendo l’attività che si sta svolgendo”. Un altro aspetto da non sottovalutare è l’uso dell’attrezzo corretto. In altre parole non tutti i giraviti o chiavi vanno bene per tutto. Utilizzando un cacciavite non idoneo (ad esempio a taglio per una vite a croce) o troppo piccolo si può rovinare sia la testa della vite, sia la punta dell’attrezzo. Allo stesso modo un giravite con punta Pozidriv (vedi articolo) non si accoppia correttamente con una vite Phillips, mentre un giravite a croce avvita una testa Pozidriv, ma con un grip ridotto che costringerà a fare più forza, rischiando di rovinare il metallo. La regola prevede che la misura corretta giravite-vite è in genere la più grande che si adatta. Se si dispone di una gamma completa, è consigliato cominciare con la dimensione maggiore e provare fino a che la punta dell’attrezzo entri nella testa. Ricordate infine che i giraviti di buona qualità hanno punte rinforzate, finiture in nichel-cromo, steli in lega d’acciaio, e impugnature in gomma bimateriale porosa per una presa sicura (al contrario i prodotti scadenti hanno manici in normale plastica). Per quanto riguarda i cricchetti controllate che il meccanismo interno di rotazione scorra in modo regolare, senza intoppi, che abbiano un’impugnatura ergonomica, ma soprattutto che siano dotati di un pulsante apposito (posto sulla testa dell’attrezzo e da azionare manualmente) che evita l’uscita accidentale della bussola dalla sua sede. Verificate inoltre (se avete la possibilità) che la bussola una volta innestata nella sede non abbia un “gioco” eccessivo. Sappiate infine che i prodotti di fabbricazione tedesca sono considerati un punto di riferimento nel settore degli utensili meccanici. Per non farsi cogliere impreparati ricordiamo quindi le certificazioni GS, che sta per Geprüfte Sicherheit (sicurezza certificata) e TÜV, acronimo di Technischer Überwachungs-Verein (Associazione di Controllo Tecnico). Panoramica degli utensili Punta piatta o a croce? A forchetta o combinata? La varietà di giraviti e chiavi inglesi oggi in commercio è ampissima. Per orientarsi e comprare l’utensile che fa al caso nostro quindi occorre prima conoscerli da vicino. Partiamo dal cacciavite. Si compone di punta, stelo e manico e si divide in 3 dimensioni: piccolo, medio e grande. I più diffusi sono a taglio (con punta piatta, Iso 2380) e a croce (o Phillips, dal nome dell’inventore, Iso 8764). In commercio esistono anche cacciaviti con punta Pozidriv che rispetto alla tradizionale a croce cui assomiglia, garantisce maggiore grip fra testa e punta, e minore usura; a punta esagonale, quadrata (detta Robertson) e Torx, detta anche stella a 6 punte e dedicata a usi particolari. E ancora cacciaviti con punte intercambiabili che consentono di avere tutto in un solo strumento e quelli cercafase-isolanti, specifici per elettricisti. Passiamo alle chiavi. Dette anche di manovra o inglesi servono principalmente a serrare e allentare dadi e bulloni. Ne esistono di cinque tipi: a forchetta (le più comuni, trasmettono la forza ai due lati del dado, Iso 10102), poligonali (dove l’estremità chiusa blocca il dado completamente evitando che si rovini o si spani, Iso 10103), combinate (da un lato a forchetta, dall’altro poligonale con la stessa misura su entrambe le estremità, Iso 7738), regolabili (dette anche a rullino si adattano alle dimensioni del dado attraverso la rotazione di una rondella che allarga o stringe la forchetta, Iso 6787), a pipa (a forma di L hanno estremità con profilo esagonale o poligonale, Iso 6747) e a tubo (con estremità dal disegno esagonale su tutti e due i lati, Iso 6745). In commercio sono disponibili chiavi "a cricchetto" con profilo poligonale che ruotano in senso orario e antiorario facilitando così il serraggio dei bulloni. Completano il quadro i set di utensili con bussole e cricchetto. Quest’ultimo è lo strumento principale (Iso 3315): reversibile – ruota cioè in senso orario e antiorario – consente di avvitare dadi e bulloni con maggiore velocità rispetto a una chiave tradizionale. Ha tre dimensioni, in base all’attacco: 1/4 (piccolo), 3/8 (medio) e 1/2 (grande). Maggiore sarà la misura, maggiore sarà la forza che riusciremo a esercitare sul dado. Sul cricchetto infine vanno innestate le relative bussole (Iso 2725) di dimensioni variabili (solitamente da 4 mm a 32 mm) in base alla grandezza del bullone su cui si opera. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
pipo Inviato 15 dicembre 2009 - 06:07 Share Inviato 15 dicembre 2009 - 06:07 ovviamente la qualità degli attrezzi è importante, ma è anche importante come vengono usati, per lavoretti saltuari e piccole manutenzioni anche attrezzi di media qualità vanno + che bene ( esperienza personale). ciao 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Guest lesbia Inviato 31 marzo 2010 - 21:56 Share Inviato 31 marzo 2010 - 21:56 salve a tutti ho appena acquistato una CRESCENT da 110 pezzi ?? che ne dite è buona come marca o è da usa e getta??? 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
candido Inviato 1 aprile 2010 - 07:51 Autore Share Inviato 1 aprile 2010 - 07:51 è buona è buona.....leo e altri la usano con soddisfazione..... 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Guest lesbia Inviato 1 aprile 2010 - 18:36 Share Inviato 1 aprile 2010 - 18:36 ok.. lo chiedo perchè io ci capisco ben poco...è un regalo al mio ragazzo che fino a poco fa usava utensili usag che gli hanno rubato quindi era solo per sapere se almeno erano decenti per sopperire alla mancanza.... cmq grazie mille 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
candido Inviato 1 aprile 2010 - 20:00 Autore Share Inviato 1 aprile 2010 - 20:00 beh niente a che vedere con Usag ovviamente, ma questo lo puoi immaginare....(se leggi l'articolo che ho postato...)...cmq assolvono ai loro compiti..e poi la cassetta da 110 pz è completa quindi vai tranquilla.... 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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