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ho abboccato!!!!!


MrOizo
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sperando che quei 120 euro gli possano servire per una pomata contro le emorroidi...inutilmente

 

:quote::quote::quote:

 

Queste sono mail truffaldine, il cosiddetto phishing, mai aprirne il contenuto,

nessun istituto ufficiale ti chiederebbe mai i dati via mail.

Strano che il tuo antivirus non abbia reagito, il mio scarsissimo avg gratuito me le segnala sempre non permettendomi di aprirle,

forse il tuo non era configurato per il phishing, purtroppo. :-(

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MODERATOR
Sergio . . . Sergio

:nono::nono::nono:

Sergio. . . Sergio

:nono::nono::nono::ciao:

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Dai, Sergio, non ci pensare!! Fai finta di avere grippato e di avere dovuto rettificare etc :mrgreen::mrgreen::mrgreen:

Per la serie, meglio il bicchiere mezzo pieno, ho letto, nei tuoi messaggi una notizia che mi rende felice. Hai ripreso gli studi :risata1::risata1:

Prova di grande coraggio e grandi... pelotas ( specie alla nostra età):Lol_5::applauso:

Spero di vederti mio collega al più presto ( se non ricordo male, erano questi gli studi che hai abbandonato, no?!). E pensa alla gioia di tuo padre, se ti vede da lassù :mavieni::mavieni:

Ho riletto il mio messaggio.... troppo buonista, non è il mio stile :Lol_5::Lol_5::Lol_5:

Per recuperare, meglio concludere ricordandoti che ti hanno fatto fesso alla grande:ciapet::ciapet::lol::lol::lol::ciao: Con affetto, Pierluigi

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Da due settimane mi arriva la stessa mail,dallo stesso mittente (''moneta online'') che però riporta come istituto di credito Intesa Sanpaolo....

 

Premessa: nessun istituto di credito manda mail con la richiesta di andare sul loro sito per controllare le password.

 

Punto primo: il mittente delle tue mail si spaccia per Monetaonline ma non è Monetaonline.

 

Punto secondo: Monetaonline è un marchio di Setefi, la società di Intesa Sanpaolo che gestisce le loro carte di credito.

 

Queste tre cose ve le dico a ragion veduta... :-)

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Mi spiace , ce se li godano in medicine o peggio ...

 

E quello che piu' mi preoccupa e che ultimamente ho saputo di parecchie persone che , senza mai aver risposto a mail di pishing ( o almeno senza essersi resi conto di averlo fatto ... ) , si sono comunque trovate prelievi , anche non a saldo , sulle Postepay .

Ad esempio l' altra mattina ero in posta , e davanti a me c'era una ragazza che si lamentava perche' aveva caricato allo sportello postale quella stessa mattina una cifra , dopo un paio di ore si era connessa per acquistare un volo aereo ed aveva visto che dalla cifra versata erano gia' state prelevati 50 Euro di cui lei non ne sapeva nulla .

Io tengo la Postepay come "contenitore" dove mi faccio pagare per gli oggetti che vendo online , e che uso man mano per pagare a mia volta altri oggetti acquistati online .

Cosi' ho sempre la certezza di non intaccare il mio ( ultimamente scarso ) stipendio per acquisti voluttuari .

Mi sa che devo cambiare metodo ...

 

Ciao

Guabix

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Premessa: nessun istituto di credito manda mail con la richiesta di andare sul loro sito per controllare le password.

 

Punto primo: il mittente delle tue mail si spaccia per Monetaonline ma non è Monetaonline.

 

Punto secondo: Monetaonline è un marchio di Setefi, la società di Intesa Sanpaolo che gestisce le loro carte di credito.

 

Queste tre cose ve le dico a ragion veduta... :-)

 

Non discuto,dico solo che tutte queste mail che mi arrivano,relative ad Intesa Sanpaolo o Posteitaliane che sia,riportano indistintamente come mittente Monetaonline,poi che siano in ogni caso truffe è inopinabile...

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Non discuto,dico solo che tutte queste mail che mi arrivano,relative ad Intesa Sanpaolo o Posteitaliane che sia,riportano indistintamente come mittente Monetaonline,poi che siano in ogni caso truffe è inopinabile...

 

Beh tommy...non è molto difficile mettere il mittente con un nome differente dall'indirizzo mail.

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Bisogna controllare sempre anche il dominio di primo livello del sito web linkato.

Comunque quoto Vader: ci vorrebbe il generatore di codici. Io ce l'ho con la mia banca. Vorrei fare il conto corrente arancio, ma non lo faccio proprio perchè non utilizzano questa tecnologia.

 

sergio, non te la prendere, capita, inutile incazzarsi, tanto quei 120 euro sono evaporati, non tornano più indietro, tanto vale guardare avanti ed imparata la lezione, non cascarci più.

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Comunque quoto Vader: ci vorrebbe il generatore di codici. Io ce l'ho con la mia banca. Vorrei fare il conto corrente arancio, ma non lo faccio proprio perchè non utilizzano questa tecnologia.

 

Io ho sia il conto che il contocorrente arancio. Non ho il generatore di codici digitale, ma quello su tessera che usano tutte le banche (3 lettere per ogni cifra) che è altrettanto sicuro.

 

:ciao:

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Io ho sia il conto che il contocorrente arancio. Non ho il generatore di codici digitale, ma quello su tessera che usano tutte le banche (3 lettere per ogni cifra) che è altrettanto sicuro.

 

:ciao:

 

Io ho solo Conto Arancio. Non mi preoccupano i codici perchè comunica solo con il mio conto corrente: se qualcuno ne entrasse in possesso, potrebbe solo consultare la mia situazione e muovere soldi tra conto arancio e conto predefinito (sempre mio).

 

Mi preoccupa però se con quetsi codici potesse fare anche bonifici.

 

Se qualcuno azzecca il codice, può entrare, non è richiesto un secondo codice di conferma generato on demand da un token. Quindi non è altrettanto sicuro.

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sperando che quei 120 euro gli possano servire per una pomata contro le emorroidi...inutilmente

 

Pomata a base di peperoncino e spremuta di ortiche! Che pezzì di Merda che sono! La gente suda, lavora, studia e fatica per vivere e loro ti fottono in 2 click! Bastardi!

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Non è vero.

 

Ok, rettifico in "tutte le banche serie".

 

Se qualcuno azzecca il codice, può entrare, non è richiesto un secondo codice di conferma generato on demand da un token. Quindi non è altrettanto sicuro.

 

Ma come fa a azzeccare i codici?

Già per entrare hai una password e sta a te mantenerla segreta, inoltre per fare movimenti devi usare la tessera dove ci sono 3 lettere o numeri in maiuscolo o minuscolo per 25 numeri diversi. Mica uno si mette 3 giorni a provare tutti i codici possibili. Tra l'altro se non sbaglio dopo un tot di errori ti disabilita l'account per un tot di tempo.

 

:ciao:

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Ok, rettifico in "tutte le banche serie".

 

Non è vero. Intesa Sanpaolo per esempio non lo usa.

 

Sanpaolo IMI, prima della fusione con Intesa, non lo usava.

 

Intesa, prima della fusione con Sanpaolo IMI, lo usava. Dopo la fusione, la schedina con i numeri (detta gratta e vinci) è stata abbandonata, adottando il metodo di Sanpaolo IMI.

 

Intesa Sanpaolo, da quando ha introdotto l'O-Key (il token come dice GustaV) per il suo servizio di Internet Banking, ha praticamente visto azzerati i tentativi di accesso abusivi.

 

Ripeto: queste cose le dico a ragion veduta... ;-)

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Non è vero. Intesa Sanpaolo per esempio non lo usa.

 

Sanpaolo IMI, prima della fusione con Intesa, non lo usava.

 

Intesa, prima della fusione con Sanpaolo IMI, lo usava. Dopo la fusione, la schedina con i numeri (detta gratta e vinci) è stata abbandonata, adottando il metodo di Sanpaolo IMI.

 

Intesa Sanpaolo, da quando ha introdotto l'O-Key (il token come dice GustaV) per il suo servizio di Internet Banking, ha praticamente visto azzerati i tentativi di accesso abusivi.

 

Ripeto: queste cose le dico a ragion veduta... ;-)

 

 

Non lo sapevo. Credevo lo usassero tutte le "grandi" banche.

 

Ma il token rispetto al gratta e vinci è molto più sicuro? Io sapevo che la tessera con i codici è praticamente impossibile da "crakare".

:ciao:

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Non lo sapevo. Credevo lo usassero tutte le "grandi" banche.

 

Ma il token rispetto al gratta e vinci è molto più sicuro? Io sapevo che la tessera con i codici è praticamente impossibile da "crakare".

:ciao:

 

Bhé, la Banca di Roma, prima della fusione con Unicredit, aveva il sistema del grattino, ma era a sole due cifre! I token sono generalmente a 6 cifre random (contro quelle fisse, cioé sempre le stesse, del grattino).

 

Ciao, Gino

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Non lo sapevo. Credevo lo usassero tutte le "grandi" banche.

 

Ma il token rispetto al gratta e vinci è molto più sicuro? Io sapevo che la tessera con i codici è praticamente impossibile da "crakare".

:ciao:

 

Sia la scheda, che il token usano un sistema di crittografia a chiavi asimmetriche.

Il problema della scheda è che i numeri sono pochi e generati a monte, il token li genera automaticamente usando nell'algoritmo l'orario (in pratica il token è un orologio digitale che rappresenta l'orario crittografato).

Il sistema è più sicuro ed è strettamente legato al possesso del token.

Chi ha la card può vedersi sottratti i numeri ed utilizzatti senza dover possedere necessariamente la card.

Inoltre l'uso del token è comunque legato ad un pin di accesso. Quindi pur avendo il token, se non sai il pin non te ne fai niente, è una doppia sicurezza.

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e aggiungo: il codice del token è strettamente legato all'orario: cioè il codice è generato on demand e scade nel giro di poco tempo (credo un minuto). I codici già stampati sono validi sempre.

Quindi il token è più sicuro.

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e aggiungo: il codice del token è strettamente legato all'orario: cioè il codice è generato on demand e scade nel giro di poco tempo (credo un minuto). I codici già stampati sono validi sempre.

Quindi il token è più sicuro.

 

Tutto chiaro. Grazie delle info!

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Intesa che si fonde con san paolo, san paolo con banco di napoli, banco di roma con unicredit . . . non è che qualche romeno si è fuso con bancoposta?:mrgreen:

 

 

Mi sa che ci hai azzeccato, Gianni.....troppe coincidenze.....ad esempio, come sapevano che sulla mia pp c'erano soldi, visto che normalmente stava sempre a zero?il dubbio lo fanno venire......comunque, sto seriamente pensando di farmi la prepagata della mia banca e bafantoculu alla postepay....

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io sono cliente mps ma ho un account anche sulle poste per la postepay (ormai scaduta)

MAI le poste mi hanno inviato una mail per chiedermi di accedere, (mai realmente)

la tecnologia che usa il monte dei paschi invece si differisce per il conto aziendale e per quello personale

quello personale è composto di codice cliente, password numerica a 10 cifre e password monouso data da chiavetta digitale.

quello per il conto aziendale è anche più sicuro.

nessuna chiavetta, ma un solo pc dove puoi accedere al conto, si scarica un certificato (che devi farti autorizzare direttamente in filiale) e poi una volta installato puoi usare solo quel pc per accedere

mai ho avuto problemi.

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