SHARK Inviato 23 luglio 2010 - 08:59 Share Inviato 23 luglio 2010 - 08:59 Benissimo. Ti aspettiamo. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
James62 Inviato 23 luglio 2010 - 10:07 Share Inviato 23 luglio 2010 - 10:07 non ho parole :applauso: ragazzi:ciao: 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
SHARK Inviato 24 luglio 2010 - 09:04 Share Inviato 24 luglio 2010 - 09:04 Grazie. Meno male che ci siete voi a farci i complimenti: dal nostro VespaClub solo invidia...... 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
SHARK Inviato 28 luglio 2010 - 20:19 Share Inviato 28 luglio 2010 - 20:19 Ho preparato un resoconto dettagliato del viaggio e voglio farvene partecipi. L'ho inviato acnhe al giornale della Vespa. Speriamo che lo pubblichino!!! LA VESPA UNISCE I POPOLI Può sembrare un titolo importante o esagerato, però è la verità. E’ quello che abbiamo potuto constatare nel nostro recente viaggio per raggiungere la sede del Vespa World Days a Fatima in Portogallo. Ad ogni fermata, in ogni città toccata, durante il viaggio per vie sconosciute e, alle volte sperdute (mai un’autostrada a parte gli ultimi 200 Km. in Italia!), abbiamo sempre ricevuto segnali di affetto e sostegno. Tutti si ricordano della prima Vespa, del parente con la Vespa, dei momenti felici passati con la propria Vespa. In Francia, in Spagna, ad Andorra sui Pirenei e, ovviamente in Portogallo, dimostrazioni di amicizia e di collaborazione da parte di tutti…….. Forse perché hanno visto due vecchietti, un po’ matti affrontare un viaggio così impegnativo? Forse si, forse no, ma è certo che questa nuova avventura, dopo l’Elefantentreffen a gennaio, ci ha riempito di soddisfazioni il cuore ed il morale. Lo abbiamo preparato molto bene questo tour, fin dal nostro ritorno dalla Germania. Le attrezzature per il campeggio, l’abbigliamento estivo e non (abbiamo viaggiato con un minimo di 12° ed un massimo di 42°), i ricambi per le nostre Vespette. La prenotazione per il raduno, per l’albergo a Fatima e per il traghetto a Barcellona (ma solo per il ritorno). Abbiamo voluto provare il traghetto per capire cosa ci potrebbe aspettare il prossimo anno al ritorno dal Marocco ( se riusciremo ad organizzare). Noi siamo due pensionati che hanno deciso di passare il proprio tempo sulla Vespa e non…sulla panchina o a controllare i cantieri….. Abbiamo così deciso di affrontare questo viaggio e, contestualmente, di partecipare al Vespa Trophy: una gara tra vespisti per raccogliere più timbri possibili presso i Concessionari Piaggio sul percorso. Non volevamo fare solo un viaggio turistico ma abbiamo deciso di fare una sorta di “pellegrinaggio” toccando anche i Santuari di Lourdes e Santiago de Compostela oltre quello del nostro obiettivo finale, Fatima. Perciò, il 23 giugno alle 5 partiamo, io (Augusto) da Biella e Carlino da Vercelli e cominciamo la nostra avventura e la nostra prima tappa, 600 Km., attraverso il Piemonte (Asti, Alba, Cuneo) con il primo passo importante, il Colle della Maddalena a 1990 metri. La mia Vespa, un PX del 1979, ha qualche problema di carburazione a quell’altitudine, ma se la cava egregiamente. Primo inconveniente con la benzina a Barcellonette (Francia), forse sporca o non adatta (98 ottani) e prima caduta senza alcun danno se non qualche graffietto alla carrozzeria. Arrivo ad Arles verso le 18 e subito alla ricerca di un campeggio. Qualche puntura di zanzara (ora capisco perché è gemellata con Vercelli!!!) e la prima parte della mattinata visita alla città. Partenza quindi per Perpignan dove arriviamo nel pomeriggio fatidico della sconfitta della nazionale ai mondiali. Attraversare la Camargue e la Languedoc è stato uno dei momenti più belli del viaggio. Spiagge bianchissime, grandi estensioni di vigneti, belle case, belle barche e, in mezzo ad una laguna, fenicotteri rosa, bellissimi e liberi. Nel campeggio veniamo avvicinati da appassionati vespisti locali avvertiti dal titolare del camping del nostro arrivo. Per la prima volta in vita mia vedo un PX 80!!!! Tenuto malissimo e arrugginito, ma funzionante. La sera si decide di cambiare itinerario. Non più Carcassonne e Narbonne, ma Pirenei, ingresso in Spagna, ingresso ad Andorra e passo della Casa a 2408 mt. Una salita spettacolare ma ancora di più la discesa successiva verso Foix. Neve, aquile e….il primo freddo. Ad Andorra, durante la foto di rito davanti al cartello stradale, seconda e, fortunatamente, ultima caduta: questa volta tocca al Carlino, un piccolo danno alla scocca destra e uno, un po’ più grande, al morale. La nostra Vespa è sacra!!! Arrivo in serata a Lourdes e sistemazione in un “prato-campeggio” un po’ hippy ma pulito e ordinato a due passi dal centro. Il giorno successivo è dedicato al riposo ed alla visita del Santuario. Anche qui, mentre parcheggiamo sul “marciapiede” all’ingresso del Santuario veniamo fermati da ragazzi spagnoli, di Barcellona, membri del Vespa Club di quella città. Nel pomeriggio, in campeggio, primo incontro con i nostri “nuovi” amici del Vespa Club Malonno. Le nostre Vespe attirano il camper (camper è un po’ riduttivo) di questa simpatica coppia che subito ci adotta e ci fa scoprire le proprie vespe, ben nascoste: una GS ed una faro basso del 1953 perfettamente restaurate. Facciamo anche subito amicizia con Giove, il loro cagnolino che condividerà, a Fatima, il tour insieme ai suoi padroni (unico cane in sella ad una Vespa). Cena insieme e, il giorno successivo partenza per Burgos. Con i nostri amici ci diamo appuntamento a Santiago de Compostela, loro hanno deciso di passare per la costa e noi, invece, intendiamo percorrere, per quanto possibile, il “cammino dei pellegrini” partendo da Saint Jean Pied de Porte e passando per Pamplona, Burgos e Leon. A Saint Jean Pied de Porte, bellissimo paesino basco, assolutamente da visitare, non ci permettono di partecipare al “cammino” perché solo riservato ai ciclisti, ai cavalieri ed ai camminatori…. Ma c’è la possibilità che in Spagna, a Roncisvalle, si possa ottenere il libretto per raccogliere i timbri, almeno il primo, uno intermedio e quello finale: sennò che pellegrinaggio è? Partenza, quindi, per Roncisvalle che raggiungiamo dopo 60 Km. di salita fino a raggiungere i 1100 mt.. Qui riusciamo ad ottenere il famoso libretto e la conchiglia simbolo del pellegrino. Di nuovo in sella e, a pochi Km. da Burgos, l’unico temporale del viaggio ci obbliga a trovare un ostello con garage per la notte. Notte passata quasi in bianco a causa di musiche e balli per la strada: è la festa della città! La mattina si riparte presto destinazione Leon per raccogliere uno dei tanti timbri per il Vespa Trophy e raggiungere Santiago de Compostela. A Leon, altra città spettacolare, bellissima e da non perdere, troviamo uno dei Concessionari Piaggio più simpatici. Fosse stato per lui non saremmo mai più partiti! Ci mette a disposizione un suo meccanico e ci fa accompagnare per la città. Cattedrale imponente ma….chiusa, centro storico interessante ma…..degradato dai soliti writers e molte altre curiosità. La sera arriviamo al nostro secondo obiettivo: Santiago de Compostela. I nostri amici camperisti arrivano dopo pochi minuti e, nel frattempo, tra di noi si inserisce un vespista belga col quale scambiamo molte impressioni in italiano. Solita cena tutti insieme e, giorno successivo, dedicato alla visita della città, alla Messa con un cerimoniale maestoso e mai visto prima d’ora, all’acquisto di qualche ricordino e qualche fotografia (alla fine del viaggio ne conterò circa 500). La sera grande cena con “Purpo Gallego”. E intanto siamo arrivati al 7° giorno di viaggio/vacanza. La mattina…..nebbia! Sembra di essere in pianura padana! Ma non ci spaventiamo e partiamo per il Portogallo che intendiamo percorrere per almeno 350 Km. e campeggiare sull’oceano a 70 Km. da Fatima. Grande delusione del Carlino. Il campeggio non è sul mare, ed è piuttosto scadente, lui voleva fare il bagno nell’oceano ma, in compenso, la sera ottimo “bacalau” al ristorante del camping. Le strade interne in Portogallo non sono un granchè e la benzina è carissima (1,45 al litro) ma, in compenso, troviamo nidi di cicogne sui cartelli stradali ed un Concessionario Piaggio simpaticissimo che si mette a disposizione per qualsiasi cosa. I nostri amici camperisti ci hanno superato e sono già a Fatima: li raggiungeremo l’indomani. Il giorno dopo, per strade un po’ scalcinate arriviamo alla meta: 9° giorno di viaggio. Solite formalità per l’iscrizione e subito visita all’amico “Elefante” Teresio che, invece, è qui per lavoro. E’ un commerciante e si lamenta sempre! Però è bravo e la moglie Anna, lo sopporta. E anche noi! Il raduno è ben organizzato e ben impostato. Non ci saranno problemi durante i quattro giorni. Questo grazie, sicuramente, al Marco (Marzoli) ed al presidente del Vespa Club Fatima. Ma non dimentichiamoci di Rossella del Vespa Trophy, simpaticissima ed efficientissima. Naturalmente troviamo amici che non vedevamo da Zell Am See (il solito matto francese con sidecar bianco, ad esempio) e che troviamo nei vari raduni italiani. Una grande sorpresa è stato il monumento alla Vespa. Davvero bello, semplice e di effetto. Bravi, non c’è neppure a Biella dove è nata la Vespa…..invidia, invidia… Altra sorpresa il lungo giro del sabato fino al mare. Qui, finalmente il Carlino riesce a fare il bagno nell’Oceano Atlantico e finalmente un sorriso soddisfatto. Ma il momento più emozionante per noi “vespistas pensionistas” è stata, dopo l’ottima cena di gala, la premiazione per il miglior viaggio e per essere arrivati terzi al Vespa Trophy (secondo uno svizzero, primi i pazzi di San Damiano d’Asti – Vespan e Salam). La domenica messa al Santuario di Fatima e benedizione delle Vespe, ben controllate da molta Polizia. Dobbiamo tornare, purtroppo! Il lunedì ci dirigiamo verso Madrid con un caldo torrido anche se si viaggia in quota intorno ai 1.000 mt.. Troviamo un altro belga che ci accompagna per due giorni e che ci fa visitare un paesino sperduto e magnifico. Ci lascia prima di Saragozza. Abbiamo deciso all’ultimo momento di evitare la capitale e di passare da Segovia dove campeggiamo. Il giorno dopo non troviamo un campeggio per 250 Km. e così arriviamo a Caspe, sul fiume Ebro dove entriamo in una riserva naturale e ci fermiamo per un bel bagno in piscina. Altra modifica al viaggio. Ci dirigiamo il giorno dopo verso Tortosa, gemellata anch’essa con Vercelli, e ci presentiamo al Municipio. Nessuno ci considera. Ma a cosa serviranno i gemellaggi tra città? Vabbè, oramai non possiamo far altro che costeggiare il mar Mediterraneo e raggiungere Barcellona. Non campeggiate a meno di 30-40 Km. dalla città se non volete essere “pelati” dai costi di soggiorno! Comunque, il viaggio volge al termine e ci fermiamo per due giorni in attesa del traghetto da Tangeri. Porto il Carlino a visitare la capitale della Catalogna (io ci sono già stato altre volte) e, comunque, scopriamo angoli nuovi e il mercato coperto. Lo consiglio a tutti anche per pranzare. Si trova verso la parte alta della Rambla, sulla sinistra, prima di arrivare a Plaça Cataluna. Torniamo al porto e la bella notizia…..il traghetto ha cinque ore di ritardo. Che fare? Facciamo amicizia con alcuni spagnoli ed italiani anch’essi attirati dalle nostre Vespe e…..apriamo sedie e seggiole e un tavolino dove appoggiamo pane, salame, vino, noccioline e grappa (la mia, quella che nascondevo nel bauletto della Vespa). Come dobbiamo passare il tempo in attesa della nave? Arriva all’una di notte e riparte alle cinque del mattino. Non vi dico le condizioni igieniche e le sistemazioni precarie (mi sa che se andremo in Marocco il prossimo anno prenderemo una cabina…se non la troviamo occupata come è capitato ai nostri amici spagnoli). Viaggiamo tutto il giorno comodamente dopo aver protestato con il comandante e stringiamo amicizia con il musicista e la cantante del piano-bar. Bravissimi. Arriviamo a Genova e usciamo dal porto a mezzanotte e tredici minuti (dovevamo arrivare alle 18!) e decidiamo, vista l’ora, di prendere l’autostrada. Alle 2,15 siamo a Vercelli, saluto il Carlino e la sua famiglia ed alle 2,45 sono a Biella dopo 18, quasi 19 giorni di viaggio. Per tornare al titolo iniziale non immaginate quante fotografie insieme alle nostre vespe, con bambini, gente sconosciuta di tante nazionalità. Potremmo scrivere un libro. Siamo soddisfatti, contenti e aspettiamo di partire per Oslo 2011….. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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