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Vendemmia 2010: notizie?


barroi
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Ciao a tutti va avanti la vendemmia di questo infausto anno del signore 2010. Qui in Sardegna è una tragedia: la perenospora si è portata via mediamente il 75% dei raccolti. Gli enologi in tv continuano con la cantilena "poca uva, buon vino" ma la situazione è ben diversa.. echi ha visto l'uva sa. quella poca uva raccolta è malata, con un tasso zuccherino basso e una bassisima resa. L'unica uva sana è intrisa di medicinali.

In famiglia a fronte di una produzione media annuale di 500 quintali si sono tagliati 120 quintali di uva. Gli agricoltori sono alla canna del gas, non ci sono i margini che per pagare il personale...ma in tasca cosa resta?

 

che mi dite del resto d'Italia?

aspetto notizie

:ok:

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barro' visto che siamo isolani ti rispondo io.... fortunatamente in sardegna non è sempre cosi'. proprio domenica saro' a vendemmiare da un mio caro amico, e da come dice l'uva è sana e la quantità soddisfacente..... non so di preciso quanti quintali ma credo si avvicini alla tua produzione dello scorso anno..... chiaramente è stata super curata a tempo debito........ domenica sera ti sapro' dire di piu'..... :ciao::ciao::ciao:

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barro' visto che siamo isolani ti rispondo io.... fortunatamente in sardegna non è sempre cosi'. proprio domenica saro' a vendemmiare da un mio caro amico, e da come dice l'uva è sana e la quantità soddisfacente..... non so di preciso quanti quintali ma credo si avvicini alla tua produzione dello scorso anno..... chiaramente è stata super curata a tempo debito........ domenica sera ti sapro' dire di piu'..... :ciao::ciao::ciao:

sicuramente la vendemmia è andata bene nel nord della sardegna xkè come ha detto Barroi anke da noi nella provincia di Carbonia-Iglesias uva non ne ha fatto..ki ha raccolto uva e xkè l ha trattata con prodotti..speriamo ke andra meglio l'anno prossimo:ok:

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MODERATOR

io sono astemio..........:azz:

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Qui giu' siamo gia' ubriachi.......Scherzi a parte ... I miei colleghi di lavoro contadini non mi hanno riferito nessun problema , a parte le solite imprecazioni contro chi gli spreme l'uva che fa lo sgamuffo...

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MODERATOR

ciao kusko visto che la vigna non è mia non so risponderti alla domanda, io piuttosto sono bravo a consumarla a prodotto finito......:azz::azz::azz:

la vigna in questione comunque non è nel nord sardegna, ma al centro che piu' centro non si puo',e pure ad una altezza considerevole.

so che i vitigni prevalenti sono chiaramente cannonau, ma anche monica, merlot e l'ultimo in via sperimentale è bovale, oltre che un vitigno autoctono di cui non ricordo il nome.....

:ciao::ciao::ciao:

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finalmente cìè chi ripianta bovale...il suo nome intero in sardegna è bovale tintilli...perchè nel passaato si usava per "tingere" quelle uve rosse che non coloravano a sufficienza il vino o per far diventare rossi vini che rossi non erano.. un vino pastoso corposo e dall'elevata gradazione se usato in purezza. l'altro non sarà mica Girò?

purtroppo le piogge di maggio hanno fatto questo macelo in quasi tutto il campidano

sulle rese per ettaro ti dico le quantità però poi devi fare il calcolo:

le vigne sono organizzate con piante molto basse (cira 50 cm da terra), poste alle distanze standard (80 cm un metro circa), e filari che sono ad un metro e mezzo di distanza l'uno dall'altro (questo dato te lo dico ad occhio non lo so di preciso. comunque per darti un dato più certo da 3100 piante di uva bianca Nuragus abbiamo tagliato appena 32 quintali di uva. stamattina da una vigna (molto vecchia) di 4000 piante abbiamo tagliato 37 quintali...le stesse vigna lo scorso anno hanno reso quasi il doppio...mio Zio in 56 vendemmie fatte dice che solo le nevi di aprile del 72 avevano fatto così tanti danni...

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Dalla toscana previsioni buone, io(anzi il babbo)ho un paio di vigneti, ma nn certo con la tua produzione, circa 100 quintali annui,e sembra che tutto sia apposto, grossa quantità e qualità ottima...

Purtroppo barroi dobbiamo darti ragione sul fatto che oramai x i contadini nn ci rimane niente, ci guadagna solo chi lo fa e lo vende il vino...

Io sono socio della cantina sociale e il mio piccolo quantitativo lo porto direttamente la, e x fortuna ho la denominazione chianti doc, altrimenti nn ci prenderei neanke le spese con i soldi che pagano l'uva comune...

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Dalle mie parti non ho sentito nessuno lamentarsi, quindi suppongo che anche questa sia stata una buona annata, se però vi interessa mi informo meglio.

Noi in famiglia non siamo produttori, ma il mio babbo è comunque molto vicino al settore :-)

Io (visto che buon sangue non mente) anche se riesco a riconoscere bene tutte le caratteristiche organolettiche del vino, sono quasi astemio... :sbonk:

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ciao kusko visto che la vigna non è mia non so risponderti alla domanda, io piuttosto sono bravo a consumarla a prodotto finito......:azz::azz::azz:

la vigna in questione comunque non è nel nord sardegna, ma al centro che piu' centro non si puo',e pure ad una altezza considerevole.

so che i vitigni prevalenti sono chiaramente cannonau, ma anche monica, merlot e l'ultimo in via sperimentale è bovale, oltre che un vitigno autoctono di cui non ricordo il nome.....

:ciao::ciao::ciao:

mio zio ha un vigneto di cannonau e quest anno nn ha fatto uva infatti mio cugino mi ha deto ke quest anno nn è stata una grande annata per le vigne del sud..cmq io abito a Carbonia e visto ke anke tu vieni dalla Sardegna ne aprofitto per chiederti se nel vostro vespacleb è possibile escriversi..io ho una vespa 50 r appena restaurata e volevo regitrarla e iscrivermi in un vespacleb..ho mandato un e-maila quello di cagliari ma senza avere info..se potresti darmi una mano te ne sarei grato..:Ave_2::Ave_2:

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Qui nel Salento la vendemmia è quasi finita. Gia da fine agosto si comincia su alcune colture (il primitivo matura presto, poi viene il negramaro) e a fine settembre si sente gia odor di mosto in ogni paese vinicolo.

Annata buona, non ho sentito lamentele a parte il calo del prezzo e l'aumento della manodopera per la raccolta.

Ma sento sta storia da quando avevo 5 anni. :mrgreen:

 

Nel nord della Puglia i tendoni di uva da tavola sono stracolmi di grappoli enormi e quella che ho assaggiato è spettacolare, integra e saporita.

 

Direi tutto ok.

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Il problema purtropo non è dei vitigni in se (cannonau piuttosto che barberone o monico o nuragus piuttosto che vermentino o moscato...cito queste perchè sono le uveche ho visto con occhio tute colpite dalla malattia) ma della vite in generale...il protrarsi delle temperature e del clima invernale oltretempo ha creato il microclima adatto alla proliferazione della peronospora. Il ciclo di medicinali andrebbe effettuato dopo ogni piovuta se ci siano una decina di gradi e un'altaumidità per abbattere le spore e scongiurare la cancrenizzazione del grappolo...il suo costo tuttavia si aggira sui 500 euro a ciclo. Conosco di persona coltivatori che hannospeso 2500 euro nella speranza di salvare il raccolto e non sono riusciti far nulla. Al punto che hanno rinunciato a vendemmiare per non aggravare la situazione economica disastrosa. Il prezzo dell'uva nelle cantine sociali è spaventosamente basso. Non si riesce a pagarci che gli operai e il trasporto.. ciò che resta serve a pagare le cure fatte e quelle da fare alla vigna...in sostanza in tasca non resta niente...La soluzione sarebbero microcantine locali con produzione e commercializzazione propria. M in sardegna il fenomeno che la sociologia definisce come "familismo amorale", ossia il ragionamento "io coltivo solo il mio orticello e se il mio vicino fa più di me vuol dire che ha fatto qualche imbroglio e ne sono invidioso e se potessi imbroglierei anche io", rende impossibile o quasi forme i associazionismo partecipativo moderne...aimè le tradizioni sono dure a morire e se per certe cose è un bene per altre è decisamente un male...

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In Puglia e nel Salento in special modo, l'associazionismo tra vinicoltori è ben radicato dall'avvento della Repubblica.

Cantine sociali e consorzi sono diffusi e presenti in tutti i centri vinicoli salentini.

Spesso in forma di cooperativa.

Molti di questi sono stati inglobati dai più grandi e molti altri vinicoltori sono diventati imbottigliatori con un loro proprio marchio.

Da sempre, ho visto ai primi di settembre le campagne diventare come dei formicai a cui è stata sollevata una zolla.

Ogni settembre da noi ci sono dei raduni o dei raid di tutte le versioni di Ape e una volta anche Lambro, stracarichi di grappoli neri in direzione delle cantine sociali e dei consorzi.

Una volta il piccolo contadino ci campava con la vigna, oggi al massimo si fa fare il suo vino o ci raccoglie le spese se l'ha vendemmiata in famiglia, altrimenti nemmeno quelle.

Se poi capita l'anno della peronospera . . . :azz:

 

 

Ricordo un imprecazione frequente di mio padre figlio di contadini, "che ti venga la peronospera"!!!

Quando ho scoperto che danni fa la peronospera ho capito che era il massimo delle maledizioni che si poteva augurare a qualcuno :Lol_5:

 

 

Qui nel Salento non ha fatto una goccia d'acqua da inizi di luglio fino a fine agosto, con venti (strano) prevalentemente secchi di tramontana o grecale.

Certezza di assenza dell'infestante.

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signorhood ha fatto una descrizione precisissima della situazione nel Salento, anch'io ho notizie di uva sana, vi darò conferma della bontà del prodotto il prossimio mese, diciamo verso l'11 novembre, più o meno.

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per barroi: il bovale come ti dicevo è stato impiantato in via sperimentale e solo qualche filare per saggiare il prodotto.... il proprietario sembra soddisfatto. il vitigno autoctono di cui ti parlavo si dovrebbe chiamare "muscadellu" (almeno in barbagia) :ciao::ciao::ciao:

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Le notizie che mi giungono dalla Franciacorta dicono che la produzione sia buona anche se dal punto di vista climatico è stato un anno un po' più difficile rispetto ai precedenti.

Grandine, piogge e temperature ballerine sul finire della stagione hanno fatto tremare le gambe a qualche produttore... ma tutto sembra rientrato...

 

Stesso discorso per la zona del basso Garda. L'annata sembra buona.

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per teach. Se è quello che penso da noi si chiama muscadeddu una variante del moscato con piccoli grappoli tondeggianti fittissimi chicchi piccoli dal colore ambrato che da anche sul rosa ramato. Come anche il bovale si tratta di vitigni autoctoni caduti in disuso per le basse rese e per l'avanzare dei vini commerciali.

Ma si sa che la qualità non la si vende nei supermercati e se il tuo amico riuscirà a produrre anche solo poche bottiglie si condenserà in quelle non solo un vino eccellente ma una filosofia di vivere e intendere il rapporto con la terra che niente ha a che vedere con la bottiglia di vino comprata nel market.

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