Utenti Registrati senatore Inviato 23 giugno 2006 - 12:34 STAFF Utenti Registrati Share Inviato 23 giugno 2006 - 12:34 Domenica 28 maggio, mentre molti di noi si apprestavano a partire per la Tre Mari, un Grande, uno degli ultimi rimasti ancora tra noi, se n'è andato, per sempre. Non mancava mai alle manifestazioni per moto d'epoca e, proprio per questo, noto a tutti. Il suo Casco a scodella con l'effige di Topolino, rimarrà per sempre appeso al chiodo. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Calabrone Inviato 23 giugno 2006 - 16:20 Share Inviato 23 giugno 2006 - 16:20 X quel suo Topolino, ebbe da Walt Disney una medaglia d'oro. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Administrators horusbird Inviato 23 giugno 2006 - 18:49 ADMIN Administrators Share Inviato 23 giugno 2006 - 18:49 Probabilmente molti dei nostri giovani amici non lo conoscono neppure di nome, in breve ecco la sua vita motociclistica tratta dal web: Parmense di origine, dopo un buon passato da dilettante, Masetti esordì nel motomondiale nel 1949 alla guida di una Morini nella classe 125. Nello stesso anno fu impiegato anche dalla Benelli nella 250 e dalla Gilera nella classe regina, la 500, diventando uno dei pochissimi piloti a correre in tutte e tre le categorie principali nel primo anno di professionismo. Nel 1950, a 24 anni, fu il primo italiano a vincere il mondiale nella classe 500 grazie alle vittorie in due Gran Premi (Belgio e Olanda) e ai 28 punti ottenuti in classifica generale, solo un in più del secondo classificato, il britannico Geoff Duke. Grazie a questo successo Masetti divenne il primo 'divo' del motociclismo. Nel '51, ancora alla guida di una Gilera, vinse l'inaugurale Gp di Spagna, disputato nello stesso circuito in cui correvano le vetture di Formula 1. L'anno seguente bissò il successo del '50 grazie ancora alle vittorie in Belgio ed Olanda e ai 28 punti in classifica. Nonostante il trionfo nella classe regina, Masetti preferì' "autodeclassarsi" e passare nella 250 con la Nsu, ma un infortunio causatogli da un caduta avvenuta ad Imola gli permise di disputare solo il Gp delle Nazioni, in cui si piazzò sesto. Nel '54 torno' nella 500 con la Gilera, ma ancora una volta corse solo il Gran Premio delle Nazioni, in cui si aggiudicò la seconda piazza dietro il vecchio rivale Geoff Duke. L'anno successivo divise la stagione tra 500 (in cui arrivò terzo nella classifica generale grazie a 19 punti frutto di una vittoria, due terzi ed un quarto posto) e 250 (in cui si piazzò al quarto posto della graduatoria con un secondo, un terzo ed un sesto posto), stavolta in sella ad una MV Agusta, squadra a cui rimase fedele fino al 1958. Dal 1956 in poi le sue apparizioni nei circuiti internazionali si fecero più rare e nel '58, dopo aver corso nella classe 350, decise di ritirarsi dal professionismo. Cambio' idea qualche anno più tardi e nel 1962 corse con la Moto Morini nella 250; al termine della stagione annunciò l' addio, stavolta definitivo, alle corse. Dopo essersi trasferito a Maranello tornò nel motociclismo nel '97, in qualita' di dirigente della Aprilia. Il Moto Club Parma ricorda Umberto Masetti, sul proprio sito internet, come un personaggio "generoso, pronto a rischiare la vita o i guadagni di un anno di corse per rincorrere consapevolmente un'illusione; forse proprio per questo suo stile di vita era amato o disprezzato, non poteva certo passare inosservato, era senz'altro il primo vero 'divo' del nostro motociclismo. Del resto anche l'alternare annate strepitose ad altre deludenti non fece altro che accrescere le chiacchiere; il trasferimento in Sudamerica, il ritorno in Italia per disputare alcune gare, il ritorno in Cile e poi ancora un definitivo rimpatrio ne fecero un eroe dalla vita romanzesca". pmasetti umberto_masetti 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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