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paura della pioggia


crubo
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Non so voi, ma io dopo due cadute una causa pioggia e una causa macchia d'olio sono rimasto traumatizzato!!

Quando piove non riesco a scalare oltre la seconda, a volte adirittura comincia a tremarmi il piede destro sul freno...insomma un disastro!!

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Devi insistere!! Avresti dovuto farlo immediatamente dopo le cadute.

 

Prendi coraggio (ed una completo antipioggia) e trovati uno spiazzo abbastanza grande.

Fai soprattutto prove di frenata, prima a bassa velocità arrivando al bloccaggio della ruota.

Lo scopo è di "resettare" i tuoi registri percettivi sull'aderenza delle gomme sul bagnato e di conseguenza ristabilire il livello al di sotto del quale sei in piena aderenza.

 

Io sono caduto diverse volte (con varie moto ed anche con la vespa) per pieghe eccessive (quindi per scivolamento) ed ogni volta ho rimesso il mezzo sullo stesso tratto per trovare la causa della caduta (ricadendo nuovamente nello stesso identico modo:crazy:).

 

La paura te la devi fare passare, altrimenti sei pericoloso per te e per gli altri (la prudenza è una cosa diversa e quella è importante).

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Lo scopo è di "resettare" i tuoi registri percettivi sull'aderenza delle gomme sul bagnato e di conseguenza ristabilire il livello al di sotto del quale sei in piena aderenza.

 

hai ragione è proprio quello che mi frega.....sto lì a pensare "ora la gomma slitta", non premere troppo, guarda l'asfalto come è liscio ecc ecc....insomma mi autocondiziono!

Devo assolutamente liberarmi di questa paura.....

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MODERATOR

devi riprendere coraggio.... se lo facevi prima puoi riuscirci anche adesso

:ciao::ciao::ciao:

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infatti nei corsi di guida sicura la prima cosa che ti fanno fare è quella di girare sul ghiaietto per simulare l'aderenza più scarsa (io ne ho fatto uno per guida automobilistica), facendoti derapare, slittare etc per farti vedere le reazioni del mezzo e prendere confidenza con i movimenti, che a quel punto diventano naturali.

Poi ti fanno rifare la stessa cosa su alfalto bagnato costantemente spruzzato d'acqua.

Poi ti fanno rifare la stessa cosa su asfalto asciutto, con macchine potenti a trazione posteriore.

Ovviamente, maggiore è l'aderenza, maggiore è il "nervosismo" del mezzo, ma le reazioni sono esattamente le stesse.

 

Nelle due ruote, la cosa più pericolosa è il bloccaggio della ruota anteriore in misura proporzionale alla velocità, spazio di frenata a ruota bloccata, perpendicolarità della forcella rispetto al piano stradale.

 

Fai delle piccole prove a bassa velocità frenando solo con l'anteriore fino al bloccaggio della ruota (deve slittare per 20cm al max) mantenedo la vespa in linea retta.

Più ti eserciti, meglio è.

 

Dal punto di vista psicologico (dopo che ti sarai esercitato però), sarebbe opportuno mettere copertoni nuovi (a men che non siano già nuovi ad oggi) che hanno la mescola ancora morbida ed alta (si aggrappano meglio alle alla granulosità dell'asfalto).

 

Su su... coraggio! :lol:

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hai ragione è proprio quello che mi frega.....sto lì a pensare "ora la gomma slitta", non premere troppo, guarda l'asfalto come è liscio ecc ecc....insomma mi autocondiziono!

Devo assolutamente liberarmi di questa paura.....

 

A me capita lo stesso con la ghiaia...

 

infatti nei corsi di guida sicura per le moto, la prima cosa che insegnano in aula, ancora prima di passare alla pista, è: di guardare lontano dalla moto.

Vietato guardare a terra ---> è questo che produce la caduta nel 90% dei casi.

Se guardi qualche fotografia di piloti alla guida, noterai dala posizione del casco, che guardano tutti lontano (addiruttura la curva successiva a quella ancora da approcciare).

 

Pur impegnandosi, tutti abbiamo la tendenza ad abbassare lo sguardo, ma vincere questa tendenza è una questione di testa e di pratica.

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infatti nei corsi di guida sicura per le moto, la prima cosa che insegnano in aula, ancora prima di passare alla pista, è: di guardare lontano dalla moto.

Vietato guardare a terra ---> è questo che produce la caduta nel 90% dei casi.

Se guardi qualche fotografia di piloti alla guida, noterai dala posizione del casco, che guardano tutti lontano (addiruttura la curva successiva a quella ancora da approcciare).

 

Pur impegnandosi, tutti abbiamo la tendenza ad abbassare lo sguardo, ma vincere questa tendenza è una questione di testa e di pratica.

 

 

E' il...segreto di chi il mezzo lo guida,NON che lo porta :applauso: :applauso: ;-):mavieni::ok::ciao:

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Devi insistere!! Avresti dovuto farlo immediatamente dopo le cadute.

 

Prendi coraggio (ed una completo antipioggia) e trovati uno spiazzo abbastanza grande.

Fai soprattutto prove di frenata, prima a bassa velocità arrivando al bloccaggio della ruota.

Lo scopo è di "resettare" i tuoi registri percettivi sull'aderenza delle gomme sul bagnato e di conseguenza ristabilire il livello al di sotto del quale sei in piena aderenza.

 

Io sono caduto diverse volte (con varie moto ed anche con la vespa) per pieghe eccessive (quindi per scivolamento) ed ogni volta ho rimesso il mezzo sullo stesso tratto per trovare la causa della caduta (ricadendo nuovamente nello stesso identico modo:crazy:).

 

La paura te la devi fare passare, altrimenti sei pericoloso per te e per gli altri (la prudenza è una cosa diversa e quella è importante).

 

Quoto in pieno. Io, grazie al fondo viscido, sono andato a finire su un paracarro in curva in una stradina delle Langhe con la Punto che avevo allora. Grande paura perché se il paracarro non avesse retto avrei fatto un bel volo di almeno 30 metri. Eppure guido lo stesso in macchina e ho imparato a fare le curve molto più cautamente con qualunque mezzo. Anche in Vespa ho frenato fino a bloccare e scodare, ma ogni volta mi sono sempre ripreso perché è importante andare sempre avanti. Come la Vespa, che non ha la retromarcia. Sempre e solo avanti!

Coraggio, e in bocca al lupo!

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A me capita lo stesso con la ghiaia...

A me con ghiaccio e neve, non ci sono mai caduto, ma ho rischiato più di una volta, ed ora sono un po di anni che in queste condizioni la vespa non la uso... :roll:

 

....sarebbe opportuno mettere copertoni nuovi (a men che non siano già nuovi ad oggi) che hanno la mescola ancora morbida ed alta (si aggrappano meglio alle alla granulosità dell'asfalto).

 

Giustissimo, l'insieme di copertoni/ammortizzatori/freni devono essere in ottime condizioni, ma fai attenzione che i pneumatici appena montati sono scivolosi, perchè da nuovi sono ricoperti da una patina di cera (?) o comunque un prodotto che serve alla conservazione. Quindi i primissimi km devono essere fatti con un po di attenzione ;-)

 

Per il resto come ti hanno già detto, quando si cade da cavallo bisogna risalire, e con la pioggia ovviamente ci va un po più di attenzione.

 

Per quanto riguarda le macchie di olio devi stare attento anche alle variazione di colore dell'asfalto, cioè quando vedi l'asfalto più scuro potrebbe anche essere una macchia e non necessariamente un rattoppo.

Sicuramente è una macchia quando oltre ad essere scuro, è lucido, e se hai (s)fortuna di incontrare del gasolio potresti/dovresti anche sentirne l'odore.

 

Occhio anche quando ti trovi per strada ed inizia a piovere, i primi minuti di pioggia la strada diventa una saponetta, perchè i microdepositi di olio che ci sono tra i grani dellasfalto, che in condizioni normali non danno nessun fastidio, con l'acqua salgono e formano un velo scivoloso, fenomeno che sparisce quando la strada è ormai "lavata" :ok:

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be io alla prima caduta mi sono rotto :rabbia::rabbia:il polso pero non mi preocupo anzi ho sempre piu voglia di andare in vespa :risata1:forse staro solo piu nervoso quando faro quel tratto di strada:roll:

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cavolo io la prima e l'ultima volta che sono caduto con la vespa sono scivolato a causa della pioggia (e anche per i copertoni cheng shing :mrgreen:)

ora con la strada bagnata non la esco la vespa (se gli metto un paio di copertoni di marca migliore probabilmente si)

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Io invece il contrario di tutti voi e cioè :

quando mi sono sentito sicuro di me sono caduto . porca eva...

da allora specialmente col bagnato vado piano anche in città con l'asciutto, la paura mi fa star bene.......

vedi 3MARI 2007 PER CHI CI è STATO..

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Pure a me. Scivolato a 6 km/h con la mia fidanzada seduta dietro.:nono:

Sabbietta bifida

le cadute a bassissima velocità sono le più insidiose, perchè l'atterraggio è più duro a causa della verticalità del movimento di caduta ed anche perchè ancora permane l'istinto (ed il tempo) di mettere le mani avanti.

 

Io sono caduto sempre ad alte velocità (sempre in quarta), ed una volta perchè i Signori dell'acqua avevano lasciato abbandonato un tubo da 10cm di diametro, lungo 4mt , in carreggiata e si era spostato in obliquo... il tubo era nero ed era tardo pomeriggio all'imbrunire, proprio quando fari accesi o spenti non cambia granchè (vi assicuro che era completamente mimetizzato con l'asfalto). Ovviamente l'obliquità del tubo poggiato a terra e che attraversava la strada (nonchè il suo diametro) non hanno consentito lo "scavalcamento".

Risultato: l'anteriore è stato traslato lateralmente come se mi avessero tolto la vespa da sotto il culo all'improvviso... io ho rotolato come un riccio in amore e mi sono leggermente incrinato il polso.

Quando mi sono rialzato, non avevo ancora capito perchè la vespa mi fosse letteralmente scappata dalle mani lateralmente, fino a quando tornando indietro per riprenderla ho visto il tubo.

Dopo una settimana, tolto il gesso mi sono rimesso in sella.

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le cadute a bassissima velocità sono le più insidiose, perchè l'atterraggio è più duro a causa della verticalità del movimento di caduta ed anche perchè ancora permane l'istinto (ed il tempo) di mettere le mani avanti.

 

Io sono caduto sempre ad alte velocità (sempre in quarta), ed una volta perchè i Signori dell'acqua avevano lasciato abbandonato un tubo da 10cm di diametro, lungo 4mt , in carreggiata e si era spostato in obliquo... il tubo era nero ed era tardo pomeriggio all'imbrunire, proprio quando fari accesi o spenti non cambia granchè (vi assicuro che era completamente mimetizzato con l'asfalto). Ovviamente l'obliquità del tubo poggiato a terra e che attraversava la strada (nonchè il suo diametro) non hanno consentito lo "scavalcamento".

Risultato: l'anteriore è stato traslato lateralmente come se mi avessero tolto la vespa da sotto il culo all'improvviso... io ho rotolato come un riccio in amore e mi sono leggermente incrinato il polso.

Quando mi sono rialzato, non avevo ancora capito perchè la vespa mi fosse letteralmente scappata dalle mani lateralmente, fino a quando tornando indietro per riprenderla ho visto il tubo.

Dopo una settimana, tolto il gesso mi sono rimesso in sella.

 

proprio per questo io mi sono rotto il polso perche andavo piano e di istinto ho messo le mani avanti:azz:

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Io dopo circa due mesetti che avevo la vespa su una strada di sanpietrini mentre pioveva perchè una ragazza che cammina bordo strada ha spinto l'amica in strada per farla spaventare la quale ha perso l'equilibrio ed è caduta veramente in mezzo alla strada ! :rabbia::rabbia:

Per parare la Vespa dalla caduta molto IRRESPONSABILMENTE ho messo al gamba attaccata alla chiappa! :azz: :azz:

Mi è finita bene in quanto alla gamba ho avuto qualche dolore per pochissimi giorni e la vespa non è successo praticamente niente!

Naturalmente dopo una caduta del genere dopo appena pochi mesi di Vespa sono rimasto traumatizzato e avevo paura di usare al vespa sul bagnato!

Mi facevo le tue stesse paranoie! ma poi piano piano ho acquisito un minimo di esperienza adesso cammino anche sotto il diluvio!

 

Io personalmente ho affinato la mia guida anche facendo delle(all'inizio piccole) sgommate col posteriore sull'asciutto,entrando così a conoscenza del comportamento della Vespa e poi piano piano mi sono sentito sempre più sicuro ma la prudenza non è mai troppa.

Io concentro in qualsiasi condizione la frenata sul freno posteriore e poi con in freno a disco davanti correggo e regolo la frenata!

A mio parere,fino a quando sculetta la vespa è recuperabile,ma se scappa l'anteriore,li sono guai!

ARMATI DI PAZIENZA E CORAGGIO,vai tranquillo.Ben presto,anche con l'arrivo quasi imminente della bella stagione,prenderai dimestichezza con la Vespa! :mrgreen: :mrgreen:

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Io concentro in qualsiasi condizione la frenata sul freno posteriore e poi con in freno a disco davanti correggo e regolo la frenata!

 

Secondo me è il metodo peggiore che puoi usare....

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Personalmente proprio per i problemi sopra citati ritengo che portare il proprio mezzo al limite (il che non significa correre o fare il coglione) può solo giovare alla conoscenza di quest'ultimo.

Non è un male provare cosa significa arrivare a ruota bloccata col posteriore, perchè sapendo giocare con questa perdita di aderenza in condizioni limite ti può tornare utile. Se è la prima volta che si prova la sensazione di sentirsela mancare dal culo è ovvio che specialmente con un pericolo imminente si entra nel panico. Stesso discorso per il freno anteriore, testare fino a quando frena e quando comincia a perdere aderenza...

 

Ricordo che i primi giorni che guidavo la Vespa mio padre per più di una volta mi portò in un piazzale deserto e mi fece fare tante ma tante di quelle frenate più o meno di emergenza con distanze differenti. Mi fece provare a farla intraversare di freno posteriore, ad utilizzare SOLO la scalata in frenata, solo il freno anteriore.. All'inizio non mi spiegavo il motivo, adesso gliene sono grato. Mi ha aiutato a prendere confidenza col mezzo quando a 14 anni solitamente l'unica cosa a cui si pensa è ruotare la manetta senza capire realmente i rischi a cui si va in contro.:nono:

 

 

Secondo me è il metodo peggiore che puoi usare....

 

Personalmente con la Vespa sulle strade lisce di Palermo sul bagnato freno anche con l'anteriore senza problemi, a volte usandolo ad intermittenza per evitare il bloccaggio.

 

Sull'asciutto ormai ho preso l'abitudine ad usare quasi sempre l'anteriore... ..Vuoi per il disco che con pochissima forza impressa frena alla grande, vuoi per le gomme con cui mi ci sono trovato alla grande e le ricomprerei uguali pure subito, vuoi perché il freno posteriore sul px non mi è piaciuto molto sin da subito come modulabilità, troppo On/Off (e ho provato a cambiare ganasce di marche diverse, a fare intagli, provare mozzi sabbiati, carteggiare il mio ma niente di soddisfacente) a differenza dello Special su cui è l'unico realmente efficiente almeno sulla mia che ha ancora l'ammortizzatore anteriore originale.:azz:

Sul PX l'unico utilizzo del freno posteriore, oltre che dosare l'affondamento anteriore in frenata è quello di fare 4 traversi con gli amici! :Lol_5:

 

Basta, che sono stato abbastanza prolisso! :sbonk::mrgreen:

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mah... mai fidato del freno anteriore...

quelle duevoltedue che l'ho usato ne sono uscito male... chiaro, mai fatta sperimentazione sufficiente, su nessuna vespa, diversamente dalla moto... :azz:

l'unica è guidare con tanta prudenza, asciutto o bagnato :ok:

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Secondo me è il metodo peggiore che puoi usare....

 

Io uso questo metodo perchè preferisco che la vespa mi slitti un poco posteriormente piuttosto che anteriormente!

Se sbaglio,come posso correggermi? :lol:

 

Personalmente con la Vespa sulle strade lisce di Palermo sul bagnato freno anche con l'anteriore senza problemi, a volte usandolo ad intermittenza per evitare il bloccaggio.

 

 

Ecco questo lo faccio anche io ,in poche parole riprodiciamo in piccola parte l'ABS sulle nostre Vespe! :mrgreen:

 

Un'altra cosa importante è il freno-motore,io lo uso spesso,specie sul bagnato! ;-)

Sul PX l'unico utilizzo del freno posteriore, oltre che dosare l'affondamento anteriore in frenata è quello di fare 4 traversi con gli amici! :Lol_5:

Questo anche io!:lol: Specie nei posteggi a pettine,come quello della mia scuola!:Lol_5:

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Io uso questo metodo perchè preferisco che la vespa mi slitti un poco posteriormente piuttosto che anteriormente!

Se sbaglio,come posso correggermi? :lol:

 

Utilizzare il solo il freno posteriore non è mai un buon metodo perchè frenando il peso si sposta in avanti e la parte posteriore si alleggerisce, quindi diminuisci l'attrito ed anche a ruota bloccata la tua frenata si allunga moltissimo.

Frenando principalmente con l'anteriore invece il peso è tutto sulla ruota frenata, se ne ricava che l'attrito sarà maggiore e lo spazio d'arresto minore.

Ed in ogni caso frenare con il mezzo inclinato è più un danno che un profitto, perchè se per caso blocchi la ruota lei non segue la traiettoria, ma prende la tangente, e questa è fisica, invece bisogna frenare prima della curva, per poi percorrerla con un filo di gas, pronto ad aprire quando la moto è di nuovo dritta.

Queste "regole" valgono per qualsiasi mezzo, macchina, moto, vespa e pure la bicicletta.

Ovviamente (come ho ripetuto più volte) devono esserci delle ottime condizioni di freni/gomme/ammortizzatori, se anche solo una di queste condizioni viene a mancare il discorso può lasciare il tempo che trova.

 

In condizioni ottimali la mia frenata tipo è 80-90% all'anteriore e 10-20% al posteriore, in pratica tiro la leva ed accarezzo il pedale.

Sul bagnato invece riduco un po la pinzata all'anteriore, ma in ogni caso mantengo sempre delle velocità adeguate alla strada.

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Io uso questo metodo perchè preferisco che la vespa mi slitti un poco posteriormente piuttosto che anteriormente!

Se sbaglio,come posso correggermi? :lol:

 

 

 

Ecco questo lo faccio anche io ,in poche parole riprodiciamo in piccola parte l'ABS sulle nostre Vespe! :mrgreen:

Un'altra cosa importante è il freno-motore,io lo uso spesso,specie sul bagnato! ;-)

 

Questo anche io!:lol: Specie nei posteggi a pettine,come quello della mia scuola!:Lol_5:

 

Esattamente il senso è quello! :ok:

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io mi sa che devo cambiare ammortizzatori e ganasce....la mia sprint veloce affonda troppo quando freno col davanti.....devo ridurre l'effetto.....e poi anche io tendo a frenare quasi sempre con il freno di dietro e quasi mai con quello davanti....

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