Andrea L. Inviato 20 aprile 2011 - 16:16 Share Inviato 20 aprile 2011 - 16:16 Salve a tutti!! da due giorni ho cominciato il restauro di una Vespa 150 GS VS5 del 1960. E' il mio secondo restauro (il primo è stato un PK50S per fare pratica), ma il primo in cui voglio fare tutto da me, anche perchè il carrozziere sul PK ha fatto un lavoro del cacchio, tirando fuori non tutte le botte e dando una mano alta un dito di colore, e sul motore hanno rimontato male la frizione, il nottolino non spingeva, quindi non staccava, a questo punto ho deciso dif are da me, ci metterò più tempo ma conto di fare meglio. Premetto che sarà un restauro conservativo, sono malato da questo punto di vista, so di avere per le mani una vespa importante, per cui avrò bisogno dei vostri consigli per evitare di fare errori. Al punto attuale delle cose la vespa è smontata, ho titato fuori le botte sul telaio e devo dire di avere fatto un lavoro discreto. Ho confrontato la forma con la vespa GS di un mio amico, che data la fortuna abita a poche centinaia di metri da casa mia!! La pedana è sana, la ruggine è presente di sotto però all'interno del tunnel. Ho fatto passare il telaio con la spazzola sul flessibile appunto per mettere in risalto i buchi. Premesso che la sabbiatura la voglio fare eseguire in ogni caso, è meglio chiudere i buchi e fare le saldature del caso (con saldatrice a TIG prestatami da un amico) prima della sabbiatura, in modo da verniciare subito quando il telaio mi ritorna dal sabbiatore?? Oppure è meglio fare sabbiare, dare subito il fondo epossidico (va bene qualunque preso in colorificio anche tenendo conto dell'originalità?) e quindi lavorarci sopra? Un'altra domanda: il tunnel all'interno dove la pedana è forata è sano ma è coperto da uno strato di ruggine: è il caso di dare qualcosa (tipo fostatante o ferox) oppure non c'è da preoccuparsi?? 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
jackassassin Inviato 20 aprile 2011 - 16:49 Share Inviato 20 aprile 2011 - 16:49 Menomale che è un conservato...... Se era un restauro completo che facevi tagliavi in due la vespa e ricompravi il telaio ? Comunque buon lavoro !!! la GS è una vespa FAVOLOSA!! 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andrea L. Inviato 20 aprile 2011 - 17:02 Autore Share Inviato 20 aprile 2011 - 17:02 Salve mi spiace per il termine non completamente adatto, ma io vengo dal mondo delle radio d'epoca che restauro quasi per lavoro, e lì il termine restauro conservativo si intende sostituire le cose che servono ma in modo che siano identiche all'originale. Ad esempio per la rifinitura del mobile: se la verniciatura è a gommalacca, fare un restauro conservativo significa anche sverniciarla complatamente ma ridare la gommalacca. In tal senso intendo anche per la vespa: riportarla alle condizioni originali nel modo più identico possibile (ad esempio piuttosto di stuccare i buchi della ruggine li riporto con la saldatrice e li liscio con il flessibile a carta vetro). D'altronde altro non si poteva fare, le vespa è già stata riverniciata una seconda volta (difatti l'azzurrino non è il suo). Sotto è presente ancora il colore originale (grigio metallizzato) ed al di sotto il fondo nocciola. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
jackassassin Inviato 20 aprile 2011 - 17:09 Share Inviato 20 aprile 2011 - 17:09 Beh un conservato in effetti è un mezzo che , in caso di verniciatura originale, si cerca di lasciare intatto, cercando di eliminare il più possibile i danni dovuti al passare degl'anni. Certo che se è stata riverniciata(molte volte male...) è chiaro che si conserva poco e si procede che un restauro completo. Ribadisco .... bella la GS !!!! 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andrea L. Inviato 20 aprile 2011 - 17:19 Autore Share Inviato 20 aprile 2011 - 17:19 Infatti questa vespa era stata fatta proprio male: lo scudo era dissimile nelle sue metà (un lato era più vicino alla sella dell'altro), e c'erano chili di stucco... sul parafango era persino sparito il bordino in rilievo. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andrea L. Inviato 20 aprile 2011 - 18:25 Autore Share Inviato 20 aprile 2011 - 18:25 Scusate ma solo adesso mi sono accorto che ho postato in officina e non in restauro... se ritenete opportuno spostate pure... 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
teach67 Inviato 20 aprile 2011 - 21:12 MODERATOR Share Inviato 20 aprile 2011 - 21:12 che bella la gs..... proprio bella....... :ciao: 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
santolo Inviato 21 aprile 2011 - 07:46 Share Inviato 21 aprile 2011 - 07:46 qundi sara' un restauro integrale..... anche io ho una vs5 del 61' restaurata,e' una vespa bellissima con ottime prestazioni. siamo qui e aspettiamo. ciao,Santolo. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utenti Registrati areoib Inviato 21 aprile 2011 - 12:06 STAFF Utenti Registrati Share Inviato 21 aprile 2011 - 12:06 Andrea L. dice: spostate pure... fatto e buon lavoro! 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Noiva Inviato 21 aprile 2011 - 12:23 Share Inviato 21 aprile 2011 - 12:23 Ciao, buon lavoro. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andrea L. Inviato 21 aprile 2011 - 17:39 Autore Share Inviato 21 aprile 2011 - 17:39 Buonasera a tutti domani ho intenzione di ricostruire la parte inferiore della sacca sinistra mangiata dall'acido della batteria. Ho già preso la lamiera, mi faccio prestare l'incudine da mio zio e quindi giù di mazzate e cannello!! Posterò qualche foto. Grazie degli auguri... ma nessuno risponde alle mie domande!?!? Secondo voi, è meglio dare qualcosa all'interno del tunnell arrugginito prima di chiudere i buchi sulla pedana a tig?? 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Marco.87 Inviato 21 aprile 2011 - 23:34 Share Inviato 21 aprile 2011 - 23:34 Ma prima di preoccuparti di proteggere l'interno del tunnel, domando... Non la sabbi? 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andrea L. Inviato 22 aprile 2011 - 06:30 Autore Share Inviato 22 aprile 2011 - 06:30 Era appunto questo uno dei miei dubbi... secondo gli esperti è meglio prima sabbiare e poi lavorarci sopra (saldature, botte, ecc) oppure fare il contrario? 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Noiva Inviato 22 aprile 2011 - 07:57 Share Inviato 22 aprile 2011 - 07:57 Entrambe le ipotesi sono valide, si può sabbiare, successivamente dare il primer epossidico perchè non avvenga l'ossidazione della lamiera e poi lavorarci come da te descritto con saldature etc, oppure potresti lavorarci e una volta completato il tutto la sabbi. Io prefeisco il metodo Simogsx, cioè sabbiare la scocca prima, isolarla; in modo che hai tutto sotto controllo, è tutto a vista. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andrea L. Inviato 22 aprile 2011 - 09:46 Autore Share Inviato 22 aprile 2011 - 09:46 Ok, quindi allora adesso saldo i buchi più evidenti, quelli che sono sicuro che si devono fare, poi la faccio sabbiare e quindi se salta fuori ancora qualcosa si farà dopo. Grazie, vi faccio sapere. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andrea L. Inviato 23 aprile 2011 - 17:15 Autore Share Inviato 23 aprile 2011 - 17:15 In attesa che arrivino le bombole di argon/co2 per il tig (che dovevano arrivare questa settimana...) sto continuando con lo smontaggio. Ho smontato completamente la forcella ed tutti i perni del mozzo e sono riuscito a schiodare e levare i tubi del gas e del cambio dal manubrio, erano completamente inchiodati!! Adesso ho in mano i due ammortizzatori. Come faccio ad aprire l'ammortizzatore anteriore?? Cioè, io ho in mano l'ammortizzatore, sulla parte superiore si vede che c'è avvitato lo stelo, ma come faccio a svitarlo?? per quanto riguarda l'ammortizzatore dietro, ancora con la molla sopra, come si fa a aprire completamente il "tappo" che tiene la molla?? Per un pezzetto ho bloccato la filettatura con dado e controdado, ma quando sono in cima come faccio a tenerlo?? Quello del PK aveva un taglio da infilare il cacciavite, ma qua non c'è, prima di farlo con il seghetto, esiste il giusto modo? Anche quelli della piaggio l'avranno pure avvitato nel montaggio... Grazie se serve faccio foto 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andrea L. Inviato 3 maggio 2011 - 18:45 Autore Share Inviato 3 maggio 2011 - 18:45 Ecco presentato l'avanzamento dei lavori. Nella prima foto la pedana come era, nella seconda foto la pedana nello stato in cui è adesso. Ho tagliato le zone interessate da ruggine passante, adesso sto preparando la toppa completa dei traversini autocostruiti, dopo aver naturalmente spazzolato il tunnel per eliminare il velo di ruggine presente. Nelle foto seguenti i particolari: ho tappato i buchi in più che erano stati fatti per ospitare un cavalletto non suo (a molla centrale unica), ho ricustruito la parte colata da una saldatura ad elettrodo (fatta non da me!!) nel tentativo non riuscito di saldare una crepa, ed ho già ricostruito un pezzo di traversino che era stato tagliato sempre per ospitare il cavalletto. Tutto il lavoro è stato effettuato a filo animato da 0.8 con saldatrice Awelco Mig One, che se capaci di saldare a filo, va più che bene e mi sento di consigliarla!! Naturalmente, avendo portato a pari col flessibile da entrambe la parti, sono rimaste alcune zone della saldatura delicate (microcrepe), che saranno riempite a cannello con lega d'argento o ottone. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
teach67 Inviato 3 maggio 2011 - 19:49 MODERATOR Share Inviato 3 maggio 2011 - 19:49 falla risplendere... se lo merita :ciao: 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Noiva Inviato 3 maggio 2011 - 20:19 Share Inviato 3 maggio 2011 - 20:19 Bravo, complimenti :applauso:sei piuttosto bravo. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andrea L. Inviato 6 maggio 2011 - 16:30 Autore Share Inviato 6 maggio 2011 - 16:30 Finito di ricostruire il listello in fondo (dove ci sono le uscite per le guaine), rifatti i monconi di listelli necessari e preparate le pezze di lamiera. Per ora è tutto appoggiato, adesso bisogna saldare. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Noiva Inviato 6 maggio 2011 - 17:22 Share Inviato 6 maggio 2011 - 17:22 Grande, una curiosità, lo fai per hobby? 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andrea L. Inviato 7 maggio 2011 - 05:51 Autore Share Inviato 7 maggio 2011 - 05:51 Buon sabato se per hobby intendi che non è il mio lavoro è esatto, ma io direi che lo faccio per passione. Il mio lavoro è nel campo dell'elettronica, ma me la cavo anche come saldatore e meccanico. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Noiva Inviato 7 maggio 2011 - 23:03 Share Inviato 7 maggio 2011 - 23:03 Andrea L. dice: Buon sabatose per hobby intendi che non è il mio lavoro è esatto, ma io direi che lo faccio per passione. Se fosse stato il tuo lavoro non sarebbe stato un hobby 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andrea L. Inviato 8 maggio 2011 - 07:47 Autore Share Inviato 8 maggio 2011 - 07:47 Ieri sono passato al restauro della targa, per variare un po' e fare una prova del restauro delle lamiere con lo stagno al posto dello stucco: il risultato è stato eccelso!! Per prima cosa la targa è stata raddrizzata, spazzolata con il flessibile per eliminare i residui di vernice e la ruggine presente, quindi è stato passato un fosfatante per eliminare gli ultimi residui di ruggine e a sua volta è stata lavata con acido cloridrico concentrato. A questo punto il ferro era bene a vista, ma la targa se guardata in controluce sembrava un colino. E' stata quindi riscaldata e passata la pasta salda con un pennello di setola, quindi è stata scaldata ulteriormente e ricoperta di stagno al 33%. Con l'aiuto del pennello intinto nella pasta salda lo stagno è stato steso per bene ed eliminato l'eccesso. A questo punto i buchi più piccoli sono stati già automaticamente tappati, abbassando la fiamma del cannello e facendo attenzione è possibile tappare ogni tipo di buco fino a qualche mm di diametro. Quindi con disco di carta vetro lamellare e lima si corrre dietro alle imperfezioni fino ad avere un risultato perfetto. Una passata di spazzola di ottone per una lucidata e abbiamo finito!! Nella terza foto è possibile vedere il retro della targa, ogni dove lo stagno è trafilato dal lato anteriore c'era un buco. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andrea L. Inviato 8 maggio 2011 - 07:49 Autore Share Inviato 8 maggio 2011 - 07:49 scusate le foto 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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