signorhood Inviato 11 agosto 2011 - 21:33 Share Inviato 11 agosto 2011 - 21:33 Ce la farò a farne un conservato? E' quello che mi domandavo quando dopo infinita contrattazione del prezzo la caricai in auto qualche annetto fa. Ne avevo gia una quasi completa ma con il numero di telaio illegibile che mi aveva fatto desistere dall'intervenire e cercare un altra occasione per magari usare il meglio delle due. Tempo e pazienza ci voleva e alla fine un telaio con targa l'ho trovato. Fatto i conti tra quello che c'era e quello che mancava mi sono girato tutti i mercatini in zona degli ultimi 5 anni per recuperare il mancante, ricostruire le parti danneggiate e valutare il da farsi con tutti i pezzi a disposizione e in molti casi doppi. Fatta la scelta ho venduto i doppioni per recuperare la doppia spesa e ho fatto la lista. C'era tutto! Ma una domanda, tra i tanti altri pensieri di altra naturache hanno abitato quella pensione della mia testa, ogni sera, ogni sera si ripresentava con il suo bagaglio alla reception. Ce la farò a farne un conservato? Riuscirò a non farne un lecca lecca tutto nuovo? Troverò guarnizioni vecchie e crepate, manopole lise, portatarga semiarruginiti, fanaleria usata ma buona, gomme d'epoca? Riuscirò a riverniciare le parti che la vernice se la son dimenticata da anni? Riuscirò a togliere una riverniciatura semiprofessionale e una casereccia sulle parti da recuperare dalla donatrice? Bho . . . per 5 anni mi son fatto sta domanda tra altri problemi più "secondari" come il vivere quotidiano, il superare le perdite di affetti familiari, andare dal commercialista, non bannare i clienti, farsi sopportare da Enza, sposarsi magari, organizzare le TREMARI, far visita ai parenti, dare il culo agli amici, mandare fanculo i sepolcri imbiancati, sgombrare il terrazzo e ordinare il garage, contare fino a 1000, e ricontare quel che resta ogni giorno che un fine mese non ce l'ho. . . ma alla fine dovevo farcela! E mi sa che . . . 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
signorhood Inviato 11 agosto 2011 - 21:36 Autore Share Inviato 11 agosto 2011 - 21:36 Questa era la donatrice di parti e organi ad esclusione del telaio perchè con numero ormai illegibile ma con parti sverniciabili e recuperabili per l'idea di conservato che avevo in mente . . . 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
zichiki96 Inviato 11 agosto 2011 - 21:42 MODERATOR Share Inviato 11 agosto 2011 - 21:42 bene bene, non vedo l'ora di vedere nuovi sviluppi. Magari la vedrò anche di persona a qualche raduno. OT: Ma pigliatu per culu cu du verme in firma. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Black Baron Inviato 11 agosto 2011 - 22:10 Share Inviato 11 agosto 2011 - 22:10 hai aperto un'altra sfida ,finora hai sempre vinto tu contro le vernici bicomponenti , e devo dire che hai aperto gli occhi a molti appassionati. Aspetto di vedre l'evolversi del restauro. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
signorhood Inviato 11 agosto 2011 - 22:12 Autore Share Inviato 11 agosto 2011 - 22:12 La sverniciatura della donatrice, dopo 10 litri di diluente nitro, decine di cartoni, spugnette, stracci, pennelli consumati in un paio di mesi . . . ha rivelato la salvabilità della vernice sottostante su cofano motore, manubrio e parafango. Quasi integri, senza botte e con pochi graffi. La prima riverniciatura fatta in un verde pallido metallizzato deve essere stata fatta per il capriccio di cambiargli colore quando la vespa era ancora in uso quotidiano e non per danni estetici o strutturali che non sono comparsi. Dico questo perchè non ho trovato traccia di stucco "pesante" ma solo un abbondante strato di stucco/fondo a spruzzo che negli anni ha fatto da ammortizzatore incassando tutto e salvaguardando la vernice originale sottostante quasi da per tutto. Anche il telaio, salvo dove aggredito dalla ruggine provocata dagli acidi della batteria era ben sano, peccato che l'illegibilità del telaio lo rendeva inutilizzabile. L'ho venduto ad un tedesco tramite il mio puscher ad Imola 3 anni fa!!! Con sorpresa, mica tanta poi, ho scoperto che il fondo, o meglio i fondi utilizzati sulla donatrice erano ben tre!!! Nocciola per il telaio. Verdino per sportellino carburatore, portaruota, parafango, manubrio e cofani. Sull'altra invece nocciola per il telaio, verdino per i cofani e il manubrio, mentre rosso scuro per sella, parafango e accessori. Sul parafango e sui cofani ho recuperato il fondo originale verdino perchè praticamente intatto. Sul telaio, internamente è spuntato il suo fondo nocciola e sta ancora li, ritoccato solo sul bordo sinistro perchè corroso dagli acidi della batteria anche sull'atro telaio che avrei utilizzato. Sul telaio della sella che ho dovuto far ricostruire in più punti ho passato il fondo rosso scuro come era presente in buono stato sulla piastra portapacchi. I fondi riempitivi antiruggine li ho "realizzati" a colore virando a dovere un fondo riempitivo antiruggine grigio per fare il nocciola e il verdino. Il rosso scuro l'ho trovato dello stesso identico colore. Dopo un infinita "ciffatura" di tutte le parti smontate ho dovuto decidere per la riverniciatura completa di due cerchi, telaio sella e metà piastra portapacchi. Ritocchi sfumati e poi invecchiati e uniformati alla vernice originale sono stati fatti allo scudo nella parte alta destra, sulle pedane a macchia di leopardo, sul bordo inferiore sinistro. Su serbatoio (fondo verdino sulla donatrice e rosso scuro l'altra) e sulla parte superiore della piastra portapacchi e su molte parti del telaio è stato fatto un velo di vernice nuova molto diluita e trasparente in più riprese e poi consumato con il CIF per lasciare a vista le originarie consumature ma riempire i graffi un po' più profondi. Poi è stato lucidato il tutto. Controllato che il tono fosse più uniforme possibile. Dove non lo era sono reintervenuto a velo riconsumando. La ruggine supefciale è stata lasciata a vista e dove passato il velo semitrasparente sono stati lasciate le protuberanze che poi sono riaffiorate con la ciffatura. Rilucidato e lasciato stagionare in terrazza 2 anni. La stagionatura ha creato quei punti di ruggine dove la lamiera era affiorata e noncoperta dal velo o tolta dalle ciffature. E' stata ritrattata con ferox nei punti più estesi per fermarla , gli altri più piccoli resteranno li e si fisseranno con l'uso. Le piccole bottarelle e graffi esistenti, sono stati feroxati e lasciati a vista, una volta sverniciato e fatti riaffiorare dopo le velature. In pratica, a parte le pedane rappezzate nei buchetti e stuccate, non c'è traccia di stucco ne stucchino Il colore l'ho fatto a campione su una base di grigio metallizzato nitro virando goccia per goggia di blu per ottenere il tono giustyo per la parte da trattare. In alcune parti ho dovuto aggiungere goccie di giallo (parte bassa del cofano sx, pedane, sotto sella, serbatoio. Sul manubrio ho dovuto sbiancare inece e sul retro e sul fondo scudo scurire. Per uniformare i ritocchi e non far vedere gli stacchi ho passato a velo uno strato di nocciola che ho poi ciffato. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
zichiki96 Inviato 11 agosto 2011 - 22:16 MODERATOR Share Inviato 11 agosto 2011 - 22:16 la vedrò di persona a qualche raduno? 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
signorhood Inviato 11 agosto 2011 - 22:43 Autore Share Inviato 11 agosto 2011 - 22:43 Quello che mi interessava far vedere erano i segni del tempo ed evidenziare gli interventi di recupero. Purtroppo sui metallizzati è quasi impossibile intervenire di pennellino come sui pastello. Sulla BIBBI i ritocchi al manubrio ho voluto che si vedessero nel tono diverso pur essendo "pressochè" affogati nello strato originario della vernice. In altri punti invece non si vedono per nulla, si possono mascherare completamente. Sui metallizzati questo è quasi impossibile. Quindi si deve andare di aerografo e sfumare per non far vedere gli stacchi. In questi casi si rischia di rifare complete parti ex novo. Il problema che mi ponevo io era di "uniformare" il più possibile all'originale e quindi di "invecchiare" a dovere le parti rifatte. Questo perchè se alla fine un conservato non "puzza di conservato" tanto vale farlo lecca lecca no? In diverse parti (che non vi dirò quali) la ruggine "è finta". Cioè non c'era o l'avevo fatta sparire con il CIF e le velature semitrasparenti ma . . . mancava al complesso e quindi . . . l'ho rifatta. Ho preso una boccetta di massa colore universale che ni è servita per fare nocciola il fondo nitro antiruggine grigio in origine e con il dito a secco l'ho spalmata abbondantemente sulle giunture, nei solchi, nei graffi, sulle consumature. Dopo, una volta asciugata l'ho ciffata e fissata, poi ripassata dove l'avevo tolta eccessivamente e rifissata. Sembra ruggine vera e dona l'aspetto di conservato su quelle parti che inevitabilmente ho dovuto rifare ex novo e che pur sfumate a dovere "puzzavano di nuovo" da far schifo:Lol_5:. In un restauro conservativo, inevitabilmente alcune parti o per troppa usura o per inevitabili lavorazioni (saldature per esempio) non si pssono conservare e vanno rifatte. Perchè vanno rifatte o lasciate a vista sta a noi deciderlo. Siamo noi che decidiamo che livello di conservabilità possiamo raggiungere prima di oltrepassare la linea del rifacimento. Siamo noi che decidiamo in base al nostro gusto, alla nostra cultura e conoscenza mixando con problemi di reimmatricolazione, di iscrizione a registri storici, collaudi e ostacoli vari. Stabilito il "livello" che vogliamo o possiamo permetterci di raggiungere, ci dobbiamo ingegnare a come raggiungerlo, evitando le sirene dei "sabbia e rivernicia" o perchè interessate o perchè omologate a stereotipi di moda da restauro lecca lecca. Utilizzare carrozzai solo per quello che serve e dove non ci si arriva da soli. Frequentare quelli che hanno 30 o 40 anni di esperienza e vedere come lavorano per capire come intervenire. E alla fine, magari sbagliando all'inizio ci si riesce Se volete potete scoprire quali 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
signorhood Inviato 11 agosto 2011 - 22:49 Autore Share Inviato 11 agosto 2011 - 22:49 Le parti fosfatate le ho trattate con ferox e poi con una vernice mix di nero opaco, metallizzato e fondo grigio. I bulloni sono fosfatati originali, solo puliti. Il supporto è trattato come descritto. Idem la cuffia. A seguire le altre parti invecchiate e uniformate al resto. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
signorhood Inviato 11 agosto 2011 - 22:56 Autore Share Inviato 11 agosto 2011 - 22:56 . . . mi sa . . . mi sa . . . 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
signorhood Inviato 11 agosto 2011 - 23:09 Autore Share Inviato 11 agosto 2011 - 23:09 . . . che forse ce l'ho fatta!!! Lo sportellino culo tra i culi l'ho trovato NOS da una nota "più vecchia concessionaria Piaggio" come il devioluci di cui mi conforta vedere il colore originale dissimile solo perchè non ossidato dal resto della vespa:mrgreen: Tutte le vernici sono ovviamente alla nitro compresi i fondi riempitivi antiruggine di diverso colore utilizzati. Sono acquistati 2 kl di metallizzato ora sparpagliati in diversi vasetti differenti per tono ne è avanzato 400 gr circa. 1 kl di fondo grigio per poter fare il verdino e il nocciola e uno di rosso scuro. Ne saranno avanzati il 50% circa tra i primi tipi e quasi tutto per il terzo. La "decalcomania" della più vecchia concessionaria Piaggio è un altra cosetta impagabile per questo intervento di recupero:Lol_5: Che ne dite ce l'ho fatta? O sabbio e porto a riverniciare in acrilico da un carrozzaio? 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utente Cancellato 007 Inviato 11 agosto 2011 - 23:20 Share Inviato 11 agosto 2011 - 23:20 mamma mia quanto ti invidio.......... 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
teach67 Inviato 11 agosto 2011 - 23:30 MODERATOR Share Inviato 11 agosto 2011 - 23:30 :applauso::applauso::applauso::applauso: :ciao: 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
signorhood Inviato 11 agosto 2011 - 23:35 Autore Share Inviato 11 agosto 2011 - 23:35 mamma mia quanto ti invidio.......... E perchè Wyatt basta sapere prima quel che si vuole e valutare cosa serve per farle;-) Diciamo che mi son passato due ore a scrivere e caricare foto per dimostrare e invogliarvi "a far da se" 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
signorhood Inviato 11 agosto 2011 - 23:40 Autore Share Inviato 11 agosto 2011 - 23:40 La prossima sarà fare la CIF in Rat Style. Appena immatricolata dovrà "ridiventare" marrone di ruggine "finta" come quando la trovai prima che sperimentassi il CIF. CIF vespa VNB4 1963 :: La Cif appena portata in garage picture by vespamodelli - Photobucket Con meccanica pepata e ruote Hot Road bicolori Il conservativo l'ho superato, mo si va oltre! 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ivan et3 Inviato 11 agosto 2011 - 23:49 Share Inviato 11 agosto 2011 - 23:49 Mmmm...Io direi che devi trovare un buon carroziere, una sabbiata e una verniciata e torna nuova....:risata: Complimenti davvero, un lavoro a dir poco eccellente e minuzioso, praticamente il mio sogno ma con una faro basso del '51, stupenda ma conservata. Complimenti. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
VespaSmall Inviato 11 agosto 2011 - 23:57 Share Inviato 11 agosto 2011 - 23:57 COMPLIMENTI BELLISSIMA!!!!!!!!!!!!!!!! 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
zichiki96 Inviato 11 agosto 2011 - 23:57 MODERATOR Share Inviato 11 agosto 2011 - 23:57 . . . che forse ce l'ho fatta!!! La "decalcomania" della più vecchia concessionaria Piaggio è un altra cosetta impagabile per questo intervento di recupero:Lol_5: L'avevo notata sull'altra vespa, ma dove le trovi? 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
paolo_vespa Inviato 12 agosto 2011 - 06:11 Share Inviato 12 agosto 2011 - 06:11 complimenti, sei veramente bravo 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mr-bongo Inviato 12 agosto 2011 - 08:23 Share Inviato 12 agosto 2011 - 08:23 Complimenti, bel lavoro e grande soddisfazione :applauso: ... 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utenti Registrati MrOizo Inviato 12 agosto 2011 - 08:50 STAFF Utenti Registrati Share Inviato 12 agosto 2011 - 08:50 Minc...una vespa trattata come un'opera del Brunelleschi....ma la chiara d'uovo dove l'hai usata?:risata: Sei un grande...ogni parola è superflua..... 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utente Cancellato 007 Inviato 12 agosto 2011 - 09:08 Share Inviato 12 agosto 2011 - 09:08 E perchè Wyatt Perchè adoro la VB1! e averne una in quelle condizioni sarebbe il mio sogno erotico p.s. sono un cafonaccio non ti ho nemmeno fatto i complimenti Bravissimo, è uno splendore... Sei davvero in gambissima... Spero un giorno di riuscire a trovare una vespa su cui poter eseguire il trattamento "cif" ... E lì si che inizierò a romperti le balle 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
piro77 Inviato 12 agosto 2011 - 09:10 Share Inviato 12 agosto 2011 - 09:10 Eccezionale:Ave_2: anche se non intervengo spesso sul forum devo sinceramente ringraziare Signorhood per avermi aperto gli occhi su tanti aspetti, soprattutto prima di andare dal carrozziere:applauso: 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
piro77 Inviato 12 agosto 2011 - 09:13 Share Inviato 12 agosto 2011 - 09:13 poi la VB1... una delle mie preferite, mi piace quasi più delle faro basso... 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
signorhood Inviato 12 agosto 2011 - 09:15 Autore Share Inviato 12 agosto 2011 - 09:15 L'avevo notata sull'altra vespa, ma dove le trovi? Bisogna saper cercare Quella di Bardicchia che c'è sulla BIBBI l'ho rifatta da un vecchio suo timbro che era impresso su un manuale parti di ricambio della vespa 50/51. Quella della VB1 l'ho rifatta sulle tracce di quella originale presente sullo sportellino carburatore che ho trovato NOS da lui. L'originale si screpolava solo a guardarla e infatti non ha retto la ciffatura, ma prima l'ho scansita e poi ricostruita in vettoriale e ristampata su foglio decal ad acqua con le altre Come questi in allegato prresi rispettivamente dai manuali uso e manutenzione di una vespa U e di una 180 rally di un meccanico ufficiale di Nardò e una filiale di Racale. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
signorhood Inviato 12 agosto 2011 - 09:20 Autore Share Inviato 12 agosto 2011 - 09:20 Minc...una vespa trattata come un'opera del Brunelleschi....ma la chiara d'uovo dove l'hai usata?:risata:Sei un grande...ogni parola è superflua..... La chiara d'uovo è noto che non regge ma qualcosa di simile "all'alchimia" ho fatto per ridare la patina giallognola dell'ossidazione sulle parti ritoccate Adesso mi serve una copertina sella usata ma buona e un paio di manopole ben usate. Quando le trovo sostituisco quelle nuove che monta. Perchè pure se ingiallite e sporcate sembrano dannatamente nuove!!! 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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