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L'Italiano questo sconosciuto ...


Echospro
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Prima della seconda guerra mondiale???? Stai parlando di quasi un secolo fa!!!!!!!!

 

Mio nonno del 1910, che comunque parlava un discreto Italiano, aveva la 3a elementare obbligatoria ed era fortunato a vivere in città, altrimenti nemmeno quella!!!!

Ora interagisci con giovani che hanno almeno 2 anni di superiori alle spalle (obbligatori) e si esprimono peggio!!!

Nascondersi dietro al fatto che "in tanti non apprendono" non è una scusante ma un aggravante.

Insegnare è un'arte, è forse il mestiere più difficile del mondo.

Saper passare e far capire le proprie nozioni ed i propri concetti ad un'altra persona non è da tutti.

Sai, io rammento quando in 32 in classe avevamo una sola Maestra (con la M maiuscola) che, forse non a tutti ma alla maggior parte, è riuscita a passare il suo sapere insegnando con il cuore.

Ti chiedo: "Ora è così??? Esistono ancora Maestri che sanno insegnare?"

Forse è questo il dramma delle nuove generazioni che "escono il latte" o "pisciano il cane": Il non avere insegnanti degni di questo nome!!!

Chiaro che non parlo di tutti, c'è chi ha questo dono ed insegna benissimo, ma sono sempre più rare queste persone.

Certo, non dobbiamo giudicare, ma nemmeno fingere di non vedere.

Migliaia di anni di storia saranno pur serviti a qualcosa no?

 

 

:ciao: Gg

Quoto!

I miei nonni materni sono di Castelvetere sul Calore,nell'Irpinia profonda,nati negli anni quaranta,emigrati in Francia(dove è nata mia madre) e poi stabilitisi vicino Pisa,istruzione bassa,credo al massimo la 1 elementare...scrivono con una calligrafia opinabile,ma parlano molto bene e meglio di tanti miei compagni di classe,ragazzi di 20 anni e con 13 anni di istruzione alle spalle!

La lingua la ha fatta la TV,e siamo d'accordo...ma da almeno 25 anni è divenuta spazzatura(pur non essendo nato in quel periodo mi sento di dare la colpa della nascita della TV spazzatura alle reti private)...

Non si può paragonare l'italia del primo dopoguerra a quella odierna,era uno stato di appena 80 anni,con alle spalle un millennio di frammentazione e con dialetti differenti tra paesino e paesino,a proposti mio padre dice sempre che tra Matraia alta e Matraia bassa non si capivano(è un paese sulle colline vicino casa mia,diviso appunto in due parti ma fisicamente è lo stesso paese),ciò è indicativo...

Io vedo che i 40enni si esprimono di norma bene,magari qualche dialettismo ma è normale,noi giovani invece dovremo esserci sempre di più staccati dalla lingua passata...invece si finisce con il mischiarla.

A me piace il mio dialetto toscano,mi diverte usare alle volte dei termini toscani quando parlo con i miei amici ma credo che nel parlato non colloquiale è del tutto fuori luogo! non verrei mai a scrivere su questo forum,se non per scherzo ad un'altro toscano,che m'ero isperso per'e emonti,giusto per esempio.

Ormai gli interessi sono virati altrove,il ben parlare non è ''sentito'',ok la lingua è in continua mutazione e gli obrobri di oggi magari tra 50 anni saranno parte integrante del linguaggio e si potrà ''scendere il motore'' in maniera corretta...ma un pò di attenzione ci vorrebbe,tutti sanno che il cruccio di noi toscani sono gli accenti,ma io provo a metterli giusti.,ogni tanto ne toppo uno ma ci provo:mrgreen:,la lingua dovrebbe veicolare il nostro pensiero a tutti i nostri compatrioti,ma se tutti parliamo il <<nostro>>italiano la lingua perde si utilità.

 

Riguardo alle lingue straniere:me le hanno insegnate da cani,parlo solo italiano dopo 13 anni di scuola,alle elementari me lo faceva la maestra di matematica che non lo parlava per niente,alle medie una prof che era come non averla e alle superiori lasciamo perdere...

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MODERATOR

L'uso di terminologie strane, cambia da zona a zona. Probabilmente, con internet, siamo in contatto con persone di posti lontani e probabilmente negli anni 60-70-80 i contatti con persone che parlavano in modo diverso da noi erano molto limitati, quindi mentre dal centro Italia in giu, si scendevano e salivano i motori, dal centro in su, si cacciavano giù e si ricacciavano su, anche 30 o 40 anni fa...solo che quelli del nord non sapevano come si esprimevano al sud e viceversa.

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A me piace il mio dialetto toscano,mi diverte usare alle volte dei termini toscani quando parlo con i miei amici ma credo che nel parlato non colloquiale è del tutto fuori luogo! non verrei mai a scrivere su questo forum,se non per scherzo ad un'altro toscano,che m'ero isperso per'e emonti,giusto per esempio.

 

Signori io invece sottolineo che i tempi in cui tutti parleranno e scriveranno un italiano tipo macchinetta sono ancora lontani(per fortuna),gli errori più o meno li commettiamo tutti,anche i classici sapientini che danno degli ignoranti ai giovani o chi sbaglia un congiuntivo.

Delle castronerie a volte si leggono sui giornali in cui gli articoli vengono anche corretti,figuriamoci sui forums o in generale su internet dove le persone scrivono di sfuggita,mentre ascoltano la musica o pensano ad altro.

Francamente non mi farei tutti questi "film mentali" se si leggono frasi sgrammaticate o piene di errori,magari sono state scritte di fretta mentre si facevano mille altre cose...

Dunque io mi metterei il cuore in pace senza stare a pensare che i giovani parlano peggio dei padri o che nelle scuole non si insegna più nulla,la situazione secondo me è sempre la stessa...

Inoltre lascerei anche stare il mito del povero asinello,ho sempre odiato Pinocchio :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

 

:ciao:

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io non demonizzerei più di tanto le declinazioni dialettali che si hanno differentemente nelle varie regioni italiane,fanno parte della cultura locale e sono patrimonio regionale.il volgare è nato dal popolo che difficilmente riusciva a seguire le regole della lingua latina, variando e evolvendosi in maniera diversa in base al luogo.se non ricordo male anche Dante dovette scegliere quale dialetto usare e la scelta era tra 3 dialetti, se non erro il milanese, il fiorentino e il siciliano.per quel che mi riguarda il siciliano letto e sentito da un non autoctono risulta strano e ssembra stravolgere le regole stesse della grammatica, quest perchè è una lingua bastarda, che fa trasparire le proprie influenze estere date dalle varie dominazioni.troviamo parole derivanti dall'arabo, francesismi (per esempio la forchetta diventa buccetta storpiatura di fourchette), influenze anglosassoni come l'uso del verbo avere per indicare il dovere dalla regola "I have to" ecc....la situazione qui descritta non è una particolarità solo italiana, in tutti il mondo le lingue sono declinati in dialetti,in india non so quante migliaia ne esistono e se per curiosità guardate dei forum americani vedrete come scrivono, chi come me conosce l'inglese scolastico si trova spiazzato perchè ogni frase è incomprensibile.scusate per i vari errori nel mio post ;)

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MODERATOR

 

Signori io invece sottolineo che i tempi in cui tutti parleranno e scriveranno un italiano tipo macchinetta sono ancora lontani(per fortuna),gli errori più o meno li commettiamo tutti,anche i classici sapientini che danno degli ignoranti ai giovani o chi sbaglia un congiuntivo.

Delle castronerie a volte si leggono sui giornali in cui gli articoli vengono anche corretti,figuriamoci sui forums o in generale su internet dove le persone scrivono di sfuggita,mentre ascoltano la musica o pensano ad altro.

Francamente non mi farei tutti questi "film mentali" se si leggono frasi sgrammaticate o piene di errori,magari sono state scritte di fretta mentre si facevano mille altre cose...

Dunque io mi metterei il cuore in pace senza stare a pensare che i giovani parlano peggio dei padri o che nelle scuole non si insegna più nulla,la situazione secondo me è sempre la stessa...

Inoltre lascerei anche stare il mito del povero asinello,ho sempre odiato Pinocchio :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

 

:ciao:

 

Fortunatamente non vale per tutti, ma la maggior parte dei nostri ragazzi sono ignoranti perchè la scuola dell'obbligo è carente.

Io sono per la conservazione dei dialetti, patrimonio culturale immenso che, soprattutto qui al nord, si sta perdendo .. ma il saper esprimersi in modo corretto poco c'entra con il colorire una frase con parole derivate dalla locale inclinazione linguistica.

La grammatica e la logica fanno parte di regole che si imparano studiando o sentendo parlare correttamente.

Anche errare nello scritto ci può stare, non siamo macchine, ma errare e perseverare sono cose differenti.

Come dicevo poco sopra, il problema è l'impoverimento delle nostre scuole dell'obbligo.

Penso che, ed alcuni già lo fanno, si arriverà al punto che per avere una corretta istruzione occorrerà indirizzare i figli in strutture private, come fanno ora in america.

Quindi, oltre a perdere un patrimonio importante come la scuola pubblica, si differenzieranno maggiormente le classi sociali di appartenenza tra chi ha il denaro per garantirsi un'istruzione e chi no.

Direi che non è per nulla un bene.

Comunque sia, credo che nessuno si faccia delle "seghe mentali", si sta solo chiaccherando tra amici di come la nostra bella e complessa lingua sta degenerando o evolvendo .....

Ognuno dice la sua com'è giusto che sia!!!! :ok:

 

 

:ciao: Gg

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Signori io invece sottolineo che i tempi in cui tutti parleranno e scriveranno un italiano tipo macchinetta sono ancora lontani(per fortuna),gli errori più o meno li commettiamo tutti,anche i classici sapientini che danno degli ignoranti ai giovani o chi sbaglia un congiuntivo.

Delle castronerie a volte si leggono sui giornali in cui gli articoli vengono anche corretti,figuriamoci sui forums o in generale su internet dove le persone scrivono di sfuggita,mentre ascoltano la musica o pensano ad altro.

Francamente non mi farei tutti questi "film mentali" se si leggono frasi sgrammaticate o piene di errori,magari sono state scritte di fretta mentre si facevano mille altre cose...

Dunque io mi metterei il cuore in pace senza stare a pensare che i giovani parlano peggio dei padri o che nelle scuole non si insegna più nulla,la situazione secondo me è sempre la stessa...

Inoltre lascerei anche stare il mito del povero asinello,ho sempre odiato Pinocchio :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

 

:ciao:

La differenza tra me e la maggioranza delle persone che leggo è che se mi si fa notare un errore come quello sopra io ne sono contento,accorgendomi dell'errore starò più attento a non ripeterlo,la maturità sta anche in questo.

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La differenza tra me e la maggioranza delle persone che leggo è che se mi si fa notare un errore come quello sopra io ne sono contento,accorgendomi dell'errore starò più attento a non ripeterlo,la maturità sta anche in questo.

 

In realtà mi sono accorto che sono stato poco simpatico nel mio intervento,chiedo scusa :-)

 

:ciao:

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MODERATOR

Quello che mi piace di VR è il buon livello di educazione ed accoglienza reciproca tra noi che scriviamo. :ok:

 

 

Però, Gabriele, non mi venire a dire che i Toscani non storpiano l'italiano: "Non c'è Santi" per esempio è una violenza di numero tra singolare e plurale! :Lol_5:

 

 

 

Un aneddoto di qualche anno fa: all'orale di un esame di maturità, all'inizio ci fu la correzione dello scritto del tema d'italiano. Il presidente s'imbufalisce con l'alunno: "Ma che italiano è scrivere un si pole in uno scritto di maturitààààààààà!!! Che italiano èèèèèèèèèè?!?!?!?!?" :rabbia:

 

E il ragazzo risponde: "Perchè?!? :boh: Un si pole?"

 

:quote: :quote: :quote:

 

:risata: :risata: :risata:

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Quello che mi piace di VR è il buon livello di educazione ed accoglienza reciproca tra noi che scriviamo.

:ok:

 

 

Però, Gabriele, non mi venire a dire che i Toscani non storpiano l'italiano: "Non c'è Santi" per esempio è una violenza di numero tra singolare e plurale! :Lol_5:

 

 

 

Un aneddoto di qualche anno fa: all'orale di un esame di maturità, all'inizio ci fu la correzione dello scritto del tema d'italiano. Il presidente s'imbufalisce con l'alunno: "Ma che italiano è scrivere un si pole in uno scritto di maturitààààààààà!!! Che italiano èèèèèèèèèè?!?!?!?!?" :rabbia:

 

E il ragazzo risponde: "Perchè?!? :boh: Un si pole?"

 

:quote: :quote: :quote:

 

:risata: :risata: :risata:

Ma infatti Francesco noi non siamo per niente esenti come ho detto in qualche post fa,tra accenti che volano,doppie che spariscono(specie a Lucca!) e storpiature varie siamo pari a tutti gli altri;-) OT quando penso agli strafalcioni nello scritto mi viene sempre in mente la scena di Ovosodo del tema in classe:mrgreen:

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Invece per i settentrionali è abbastanza usata la parola "cacciare" in modo improprio, un esempio? "Mi cacci fuori il latte dal frigo?" Ognuno ha un modo tutto suo di farsi capire! :-)

 

Dalle altre parti non lo so, ma al nord-ovest non si usa..... :roll:

 

nemmeno qui..;)

 

desdet !

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Invece per i settentrionali è abbastanza usata la parola "cacciare" in modo improprio, un esempio? "Mi cacci fuori il latte dal frigo?" Ognuno ha un modo tutto suo di farsi capire! :-)

Qui a Milano l'unico caso in cui mi capita di sentire la parola "cacciare"in modo improprio è: -Caccia il grano- (Paga)

Ricapitolando: tutti commettiamo errori, sia nello scritto, sia nel parlato, mi danno fastidio sono quelli considerati "normali", o peggio, da alcuni definiti "neologismi", non si fa nulla per correggerli, probabilmente perchè non ci si rende conto dello sbaglio.

I termini dialettali, li ritengo simpatici, mi fa piacere sentirli inseriti in una frase in italiano. Io sono il primo a farne largo uso, e spesso parlo in dialetto milanese, anche se purtroppo sono rimasti in pochi a capirmi qui in città.

Per quanto riguarda il livello culturale, ad esempio: ieri sera casualmente, ho visto un pezzo della trasmissione su LA7 - CASH TAXI- dove due persone, alla domanda: chi usa la forgia? Hanno risposto: chi fa uso di armi, e l'altra il metallaro. :cry:

Ciao Lux

Modificato da luxinterior
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Dalle mi parti l'italiano 'n si storpia di nulla, ma ciocco pè ciocco me ne sto alla macchia.

 

(il detto significa: se devo volere una cosa pari alla mia o peggio, mi tengo la mia)

 

Ognuno ha le sue croci linguistiche, regione per regione e addirittura comune per comune. Forme dialettali che vanno prese per quello che sono, quindi forme di linguaggio che mutano, si trasformano e qualche volta muoiono lasciando qualche sparuta traccia. Ma questa che ho appena detto è anche la storia della nostra lingua ufficiale, che si è trasformata e si trasforma ogni anno, acquisendo neologismi e facendo cadere nel dimenticatoio termini in disuso. Quindi lottare contro gli "errori" è un pò un controsenso, certo vanno evitati perché quello che diciamo sia il più possibile comprensibile agli altri e la scuola contemporanea non aiuta in questo senso, ma se ci pensiamo bene le lingue che non subiscono più trasformazioni sono le lingue morte, quindi non trovo nulla di male nelle recenti trasformazioni del linguaggio "volgare".

 

La qualità degli istituti scolastici cala e anche la lingua diventa più rudimentale, arrivano nuove tecnologie e la capacità di sintesi si trasforma. Andare contro tutto questo si può, ma non si può fossilizzare una lingua.

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Secondo me in parecchi avete perso il senso del discorso.

Che l'italiano si arricchisca continuamente di parole nuove è indubbio, che gli influssi dialettali siano presenti non è giusto ma (a quanto pare) è tollerato, ma non lottare contro certi "errori" è sbagliatissimo. :nono:

Ci sono persone, troppe secondo me, che ad esempio non distinguono una congiunzione da verbo, stessa cosa per quanto riguarda la punteggiatura, insomma molti non hanno le nozioni base della nostra grammatica.

Certi post prima di leggerli sono da interpretare.... :roll:

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Concordo che una lingua debba evolversi, ben vengano i neologismi, ma quando sento frasi tipo: - Luca mi ha imparato a guidare il motore - mi da fastidio.

Quello che mi urta particolarmente, come ho già scritto, è la mancanza di punteggiatura e l' errata coniugazione dei verbi. Nozioni elementari.

Ciao Lux

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Qui a Milano l'unico caso in cui mi capita di sentire la parola "cacciare"in modo improprio è: -Caccia il grano- (Paga)

Ricapitolando: tutti commettiamo errori, sia nello scritto, sia nel parlato, mi danno fastidio sono quelli considerati "normali", o peggio, da alcuni definiti "neologismi", non si fa nulla per correggerli, probabilmente perchè non ci si rende conto dello sbaglio.

I termini dialettali, li ritengo simpatici, mi fa piacere sentirli inseriti in una frase in italiano. Io sono il primo a farne largo uso, e spesso parlo in dialetto milanese, anche se purtroppo sono rimasti in pochi a capirmi qui in città.

Per quanto riguarda il livello culturale, ad esempio: ieri sera casualmente, ho visto un pezzo della trasmissione su LA7 - CASH TAXI- dove due persone, alla domanda: chi usa la forgia? Hanno risposto: chi fa uso di armi, e l'altra il metallaro. :cry:

Ciao Lux

 

quoto pienamente!

io normalmente parlo un italiano mediamente corretto,ma ci tengo a mantenere la mia inflessione dialettale,ogni tanto inserisco una parola.

quello che non mi piace è la mancanza di grammatica,ma più in generale l ignoranza,che ormai è molto diffusa,e con essa la maleducazione.

Anni fa,certi episodi che adesso sono all' ordine del giorno non accadevano...

 

desdet !

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quoto pienamente!

io normalmente parlo un italiano mediamente corretto,ma ci tengo a mantenere la mia inflessione dialettale,ogni tanto inserisco una parola.

quello che non mi piace è la mancanza di grammatica,ma più in generale l ignoranza,che ormai è molto diffusa,e con essa la maleducazione.

Anni fa,certi episodi che adesso sono all' ordine del giorno non accadevano...

 

desdet !

 

:ok:

Ciao Lux

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Sbirciare su Subito.it regala un riflesso chiaro della attuale lingua italiana:

 

Forciella, sciassì, ipossidico, crociera, coppertoni, targha, clakson, accenzione, sella bisposto, parafanco, blu marines, grigio chiari di luna, bianco e spino ( tipo Gianni e Pinotto ) , e .... credo si possa andare avanti quasi all'infinito.:cry:

 

Ma la più bella, per una vespa con un prezzo impegnativo, resta " astenersi perditempo e schiavi delle mogli"

 

Un grande !!:risata:

 

Bella questa, me li vedo a chiedere lo sconto con la scusa della moglie che non sa nulla dell'acquisto.

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Mi ricorda qualcosa questa discussione :mrgreen:

 

http://www.vesparesources.com/showthread.php?23031-Ma-l-italiano

 

 

(avevo scritto un poema con tutte le mie riflessioni di questi ultimi anni su internet, di come sia cambiata la qualità delle "scritture" sui forum da quando ho iniziato a "navigare" (1999) ad oggi, di quanta arroganza spesso si legga negli utenti più giovani quando si fanno notare loro gli errori ... ma una volta premuto "invia risposta" il browser mi si è inchiodato e ho perso tutto :-( mi piacerebbe sapere dove va a finire il testo digitato quando compare la scritta "salvato automaticamente" ... vabbè, le mie considerazioni le ho fatte nell'altra discussione, ci sono molti spunti anche "di la" volendo ... )

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  • 4 months later...
No Andrea. Se lo cancello tutto, non potrai metterlo allo stesso posto.

Ora, tolgo una parte; poi, se non ti va bene, inviami per PM il testo che vorresti e lo inserisco io al posto di quello iniziale, ok?

 

Se posso permettermi, suggerirei anche di modificare il topic title in "Chi la dura la vince" nel rispetto della grammatica convenzionale :-)

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Se posso permettermi, suggerirei anche di modificare il topic title in "Chi la dura la vince" nel rispetto della grammatica convenzionale :-)

:mah:Questa non l'ho capita, anche perchè il titolo è scritto correttamente.:mah:

Chi l'ha dura la vince, nel senso di chi ce l'ha dura (la testa) la vince; testa dura, nel senso che insiste.

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Bhè, va bene in entrambi i modi, ma originariamente, è "Chi la dura, la vince" nel senso di chi insiste (la dura, tien duro) vince alla fine.

 

Andrea, sembra la storia delle vespe dell'Aquila che sto aspettando, identica! Speriamo succeda lo stesso a me.

Modificato da joedreed
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