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In Vespa, da Roma a Saigon, di Giorgio Bettinelli


GustaV
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Appena finito di leggere. Magari ad altri sarà piaciuto, personalmente lo ritengo molto deludente, un libro che sembra scritto di fretta raccogliendo materiale per cercare di riempire le pagine e creare un volume di parole necessario a giustificare qualche centinaio di pagine tra 2 copertine, per soddisfare gli sponsor e racimolare qualche soldo.

il viaggio di per sè è ammirevole, Bettinelli è un gran viaggiatore, tanto di cappello, ma non capisco se sia incapace di scrivere o piuttosto non abbia alcun interesse di condividere le sue esperienze con il resto del mondo. Propendo più per la seconda ipotesi: è un uomo che trae immenso piacere dal viaggiare e non ha voglia di scrivere, preferisce investire il tempo sulla sella e facendo il minimo indispensabile per riuscire a finanziarsi le sue avventure.

Così non ci siamo, mi ricorda la scuola e gli espedienti che escogitavo per riempire il foglio protocollo del tema, dal titolo obbligato. Il suo viaggio, raccontato bene, sarebbe sicuramente stato appassionante. Invece è un collage di notizie storiche e politiche sui luoghi visitati, migliaia di impronunciabili nomi di città e paesi, pochissimo spazio e mal gestito, dedicato alle sensazioni che ti sa regalare la guida di una Vespa, niente introspezione, niente che crei l'atmosfera coinvolgente e romantica che mi sarei aspettato leggendo il titolo ed osservando la copertina. Una semplice e fredda cronistoria del suo viaggio. Probabilmente utile per chi avesse intenzione di compiere la stessa impresa, appassionante quanto una guida turistica.

Peccato.

Un consiglio personale: non compratelo.

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Infatti Bettinelli, che ho conosciuto all'Eurovespa di Viterbo, non mi è parso persona capace di trasmettere emozioni, fermo restando le sue grandissime doti di viaggiatore, soprattutto nella prima impresa.

 

Ciao, Gino

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Io non ce l'ho proprio.............sto libro!!!!!

 

Ma devo procurarmelo!

 

A proposito, l'altro giorno un collega mi disse: "hai sentito di quel tipo pugliese che si sta girando l'Africa in Vespa?????"

 

Sapete di chi si tratta? :boh:

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non compratelo.

Me lo regalarono ed in effetti ha ragione Davide,molto meglio quei 3...sballoni di "Fino all'oceano"

almeno quelli qualcosa trasmettono oppure mi fanno ricordare di quando li avevo io quegli anni

e quei progetti.

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Anche a me il libro di Bettinelli non è piaciuto per niente, una valanga di parole senza capo e senza coda.

Ottima lettura è "In Vespa fino all'oceano", racconto fatto bene e senza fronzoli, sembra di stare in sella con i protagonisti.

"Il rettilineo è una tortura" è bello ma non mi ha entusiasmato molto. Belli i passaggi in cui si spiegano le riparazioni fatte sulle Vespe.

Ciao

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"In Vespa fino all' oceano" mi e' piaciuto , unica pecca si parli veramente poco delle due Vespe ....

 

"Il rettilineo e' una tortura" mi e' ugualmente piaciuto , ben scritto e piacevole da leggere

 

Di Bettinelli ho letto "Brum brum" , "Rapsody in black" e "in Vespa da Roma a Saigon" . Anche questi mi sono piaciuti , non tanto per la fluidita' narrativa quanto per la storia in se , anche perche' parecchi dei luoghi citati li ho potuti visitare in prima persona .

 

Ma in assoluto il libro a tema Vespistico che piu' mi e' piaciuto e' " la mina (stra)vagante" , di Chiara De Luca : 137 paginette di assoluto piacere ..

Qualcuno lo ha letto ?

 

CIAO

GUABIX

book_546.jpg

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A proposito, l'altro giorno un collega mi disse: "hai sentito di quel tipo pugliese che si sta girando l'Africa in Vespa?????"

 

Sapete di chi si tratta? :boh:

 

Ho visto di sfuggita una sua intervista un paio di settimane fa al tg di telenorba. Ha compiuto una grande impresa, attraversando l'africa, tra mille peripezie, per fortune era molto motivato e non si è fatto prendere dallo sconforto di abbandonare, ma ha detto che non lo rifarebbe!!

Tu pensa che è stato anche fatto prigioniero da un commando di guardie nazionali di uno stato o qualcosa del genere :shock::shock:

Una cosuccia bella impegnativa, non c'è che dire!

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Li ho letti entrambi: "Da Roma a Saigon" e "Brum Brum" a me son piaciuti e ho personalmente anche visto le vespe dei viaggi al museo storico di pontedera, non erano manco messe tanto male le vespe usate da lui!!!!

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  • 4 months later...
Ma in assoluto il libro a tema Vespistico che piu' mi e' piaciuto e' " la mina (stra)vagante" , di Chiara De Luca : 137 paginette di assoluto piacere ..

Qualcuno lo ha letto ?

 

Il solito Lorenzo, ovviamente... :ciao:

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Ma in assoluto il libro a tema Vespistico che piu' mi e' piaciuto e' " la mina (stra)vagante" , di Chiara De Luca : 137 paginette di assoluto piacere ..

Qualcuno lo ha letto ?

 

Il solito Lorenzo205, ovviamente... :ciao:

 

Approfitto spudoratamente dello spot pubblicitario di Flavio per dire a tutti quelli che sono interessati alla "letteratura vespistica" che scrivendomi una mail (sul mio sito trovate l'indirizzo) posso inviare a richiesta la newsletter con le segnalazioni dei libri a tema vespistico (racconti di viaggio o romanzi - no volumi di tecnica o storici) che riesco a scovare. Approfitto ulteriormente per chiedervi di segnalarmi dei titoli a vostra conoscenza che non sono ancora presenti nel mio sito.

 

Lorenzo

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Appena finito di leggere. Magari ad altri sarà piaciuto, personalmente lo ritengo molto deludente, un libro che sembra scritto di fretta raccogliendo materiale per cercare di riempire le pagine e creare un volume di parole necessario a giustificare qualche centinaio di pagine tra 2 copertine, per soddisfare gli sponsor e racimolare qualche soldo.

il viaggio di per sè è ammirevole, Bettinelli è un gran viaggiatore, tanto di cappello, ma non capisco se sia incapace di scrivere o piuttosto non abbia alcun interesse di condividere le sue esperienze con il resto del mondo. Propendo più per la seconda ipotesi: è un uomo che trae immenso piacere dal viaggiare e non ha voglia di scrivere, preferisce investire il tempo sulla sella e facendo il minimo indispensabile per riuscire a finanziarsi le sue avventure.

Così non ci siamo, mi ricorda la scuola e gli espedienti che escogitavo per riempire il foglio protocollo del tema, dal titolo obbligato. Il suo viaggio, raccontato bene, sarebbe sicuramente stato appassionante. Invece è un collage di notizie storiche e politiche sui luoghi visitati, migliaia di impronunciabili nomi di città e paesi, pochissimo spazio e mal gestito, dedicato alle sensazioni che ti sa regalare la guida di una Vespa, niente introspezione, niente che crei l'atmosfera coinvolgente e romantica che mi sarei aspettato leggendo il titolo ed osservando la copertina. Una semplice e fredda cronistoria del suo viaggio. Probabilmente utile per chi avesse intenzione di compiere la stessa impresa, appassionante quanto una guida turistica.

Peccato.

Un consiglio personale: non compratelo.

 

Mi dispiace Gustav che non ti sia piaciuto come libro, si può dire che è una delle prime cronostrorie di questo periodo, quando la vespa ancora nn se la filava nessuno (o cmq eravamo in pochissimi). Dire di non comprarlo secondo me è sbagliato e addirittura affermare che è equiparabile a una guida turistica è altroche assurdo.

Sono pochi i libri che ho letto che mi comunicano quel senso di libertà, di legami tagliati e di innamoramentio fulminiei per uno scambio di occhiate tra un vespista e una motociclista europea in giro con le Enfield in India. Le difficoltà del viaggio e i diversi universi incontrai ad ogni cambio di frontiera...

 

Mi dispiace ma almeno, se non siete scrittori voi stessi, non criticate... :mah:

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Appena finito di leggere. Magari ad altri sarà piaciuto, personalmente lo ritengo molto deludente, un libro che sembra scritto di fretta raccogliendo materiale per cercare di riempire le pagine e creare un volume di parole necessario a giustificare qualche centinaio di pagine tra 2 copertine, per soddisfare gli sponsor e racimolare qualche soldo.

il viaggio di per sè è ammirevole, Bettinelli è un gran viaggiatore, tanto di cappello, ma non capisco se sia incapace di scrivere o piuttosto non abbia alcun interesse di condividere le sue esperienze con il resto del mondo. Propendo più per la seconda ipotesi: è un uomo che trae immenso piacere dal viaggiare e non ha voglia di scrivere, preferisce investire il tempo sulla sella e facendo il minimo indispensabile per riuscire a finanziarsi le sue avventure.

Così non ci siamo, mi ricorda la scuola e gli espedienti che escogitavo per riempire il foglio protocollo del tema, dal titolo obbligato. Il suo viaggio, raccontato bene, sarebbe sicuramente stato appassionante. Invece è un collage di notizie storiche e politiche sui luoghi visitati, migliaia di impronunciabili nomi di città e paesi, pochissimo spazio e mal gestito, dedicato alle sensazioni che ti sa regalare la guida di una Vespa, niente introspezione, niente che crei l'atmosfera coinvolgente e romantica che mi sarei aspettato leggendo il titolo ed osservando la copertina. Una semplice e fredda cronistoria del suo viaggio. Probabilmente utile per chi avesse intenzione di compiere la stessa impresa, appassionante quanto una guida turistica.

Peccato.

Un consiglio personale: non compratelo.

 

Mi dispiace Gustav che non ti sia piaciuto come libro, si può dire che è una delle prime cronostrorie di questo periodo, quando la Vespa ancora nn se la filava nessuno (o cmq eravamo in pochissimi). Dire di non comprarlo secondo me è sbagliato e addirittura affermare che è equiparabile a una guida turistica è altroche assurdo.

Sono pochi i libri che ho letto che mi comunicano quel senso di libertà, di legami tagliati e di innamoramentio fulminiei per uno scambio di occhiate tra un vespista e una motociclista europea in giro con le Enfield in India. Le difficoltà del viaggio e i diversi universi incontrai ad ogni cambio di frontiera...

 

Mi dispiace ma almeno, se non siete scrittori voi stessi, non criticate... :mah:

 

Posso magari essere d'accordo con te sulla prima parte di quello che scrivi.

 

Mi lascia moooolto perplesso la tua ultima frase...

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Ognuno sfocia il proprio pensiero in frasi che, come i punti di vista, possono essere più o meno soggettivi...

 

hihihihi

 

non voletemene....sono fatto così!

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Staremmo freschi se, per poter commentare un libro, dovessimo essere a nostra volta scrittori professionisti! :roll:

 

Certo è vero che gli italiani sono famosi per essere dei lettori molto parchi ma, allo stesso tempo, scrittori indefessi! ;-)

 

Ciao, Gino

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Nessuno nega nessun diritto, è come criticare voi catalogandovi come Italiani medi pizza spaghetti mandolino mamma e mediaset...

 

ma nessuno vieta critiche ad altri...scusate pensavo che l'onniscenza si fermasse su VOL....e invece...

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Pensavo stessimo messi meglio!!

 

Illuso ! ;-)

 

scusate pensavo che l'onniscenza si fermasse su VOL....

 

:rulez::mrgreen:

 

Cmq il libro non è malvagio, anche se l'ho letto tempo fa, mentre l'ultimo ("Raphsody in Black") mi è piaciuto molto di più. Considerate che i libri di viaggi non mi sono mai piaciuti granchè, pur essendo io, nei limiti del possibile, un modesto viaggiatore.

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Infatti qui nessuno è onnisciente, quindi, suppongo, neanche tu.

 

Basta porsi in maniera un po' più morbida verso gli altri, anche se espongono un pensiero diverso dal nostro.

Del resto l'hai detto tu che sei affezionato a quel libro, ma mica dev'essere così per tutti!

 

Ciao, Gino

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ma nessuno vieta critiche ad altri...

Mi pare che la frase "se non siete scrittori voi stessi, non criticate" l'abbia scritta tu. O no ??? :boh::boh::boh:

 

 

scusate pensavo che l'onniscenza si fermasse su VOL....e invece...

O bisio, forse che sei parente di quello di Zelig ??? :shock::shock::shock:

 

Guarda che qui non siamo su Fulminati's !!! :roll::roll:

 

:ciao:

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Mmmmm rimando tutto al Testo di Gustav scritto per dare non una critica ma un'opinione. Un'opinione che trovo fin troppo espressa con toni non consoni a uno che ha fatto molti più km di me e voi messi insieme ma non per questo deve per forza piacere come scrive....trovo giusto allora la libera volontà di opinione.... :rabbia:

 

Per quanto riguarda la discussione mi dispiace, ma visto che bisogna essere aperti alle critiche è giusto che io me le prenda e anche VOI, come scrive l'amico SALIDDO (sei pugliese?? speriamo non un italiano medio), le prendiate! :shock:

 

Flavio....c'è nmolta più coerenza in forum stile Fulminati's che in altri generali...dipende dalla volontà delle persone!

 

E dai bella lì!! :D

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