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Piacere di possedere o di vivere le cose?


GustaV
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E' una cosa su cui riflettevo. Me l'ha fatta venire in mente eleboronero, che ha pubblicato le foto della sua splendida Honda CB750 F2, ferma del 1987.

Anche il mitico sig. Arturo, che costruisce moto perfettamente funzionanti e poi non le usa, svuota addirittura i carter dall'olio e le lascia in garage.

Non riesco a capire, ma probabilmente si tratta di un mio limite, perchè molte persone che possiedono pezzi d'epoca, non vogliano utilizzarli.

Certo, l'assicurazione ha un costo, seppur contenuto per i mezzi d'epoca ed una vespa 98 è lenta, scomoda e frena poco, inoltre si rovinerebbe ad utilizzarla tutti i giorni e rischierebbe di essere rubata, non lo metto in dubbio. Ma caspita mantenerla in ordine di marcia e farci il giro del quartiere almeno una volta ogni 2 mesi quando c'è bel tempo e le strade sono pulite, tirarla fuori dal garage, guidarla per 5 km e rimetterla in garage, neanche quello? Io credo che se si possiede un mezzo, il piacere non derivi solo dal suo possesso, ma anche dal poterlo vivere, guidare, sentire il suo cuore.

Si sentono a volte tristi storie di possessori di splendidi mezzi, che li spolverano una vita senza utilizzarli, poi muoiono e gli eredi se ne sbarazzano subito per raggranellare qualche euro su ebay.

Mezzi amati con amore platonico, non sentono mai il calore delle chiappe del proprio partner sulle loro selle, non possono scorrazzare per le strade liberi, ma vedono solo l'oscurità di freddi garage. Io credo che soffrano...

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In linea di principio e' un concetto giusto ma se i mezzi cominciano ed essere in numero elevato la cosa si complica un pochino.

Personalmente come sapete ho quasi ultimato il VS5 e certamente verra' immediatamente iscritto al RS, immatricolato e bollato ed assicurato anche se di sicuro lo usero' solo per qualche giretto sporadico, anche la VNB1 probabilmente verra' assicurata ma oltre non ritengo di poter andare e quasi sicuramente la VBB1 e le tre o quattro 50 se ne resteranno buone buone anche se periodicamente potro' metterle in moto e farci un giretto abusivo nei cento metri intorno a casa.

Purtroppo non sempre la passione per il collezionismo di mezzi d'epoca va di pari passo alla disponibilita' economica e mediamente assicurare e tenere in efficienza pefetta un mezzo significa svariati euro che, moltiplicati per il numero di mezzi finiscono per incidere pesantemente.

Lo stesso concetto si applica a chi spesso e' costretto a vendere qualche vespa proprio per seguitare nella passione che, almeno nel mio caso, e' piu' quella di far risorgere un mezzo che non il mero possesso dello stesso e non si creda che non mi sia dispiaciuto vendere la faro basso, la 50 N o la specialina (purtroppo finita in mano a verbena :testate: ).

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Ci sono assicurazioni che una volta assicurato il primo mezzo, con 8 euro puoi assicurare ogni mezzo aggiuntivo. L'iscrizione FMI la paghi lo stesso ed uguale se hai 1 mezzo d'epoca, 10 o 100. E poi cosa può costare in manutenzione un mezzo che pecorrerà qualche centinaio di km all'anno, soprattutto se parliamo di una Vespa? I mezzi iscritti al registro sono anche esenti da tassa di circolazione, anche se non iscritti bastano 30 anni di anzianità.

Comunque, senza fare conti in tasca alla gente, che è sempre una cosa sgradevole, ammettiamo che sia costoso mantenere burocraticamente una moto in ordine di circolazione.

Ma c'è gente che certi pezzi non li mette in moto neanche in garage. Ma come fa a resistere certa gente ad avere un esemplare storico in ordine e non fare neanche il giro dell'isolato?

Massimo rispetto, ci mancherebbe, uno con le proprie cose fa quello che vuole, ma mi piacerebbe capire cosa da loro quel piacere per spendere cifre consistenti (o non guadagnarle vendendo) per mezzi che rimangono sotto un lenzuolo anni, spesso fino alla morte del proprietario e scusate la macabra sfumatura.

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Concordo. A me spiace, ma ognuno è padrone delle proprie cose.

Anche se sono dell'idea che un vero e proprio restauro implichi un ritorno all'uso, come se ricominciasse la storia di quello che comunque è un mezzo di trasporto e non un pezzo di arredamento. ;-)

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Concordo. A me spiace, ma ognuno è padrone delle proprie cose.

Anche se sono dell'idea che un vero e proprio restauro implichi un ritorno all'uso, come se ricominciasse la storia di quello che comunque è un mezzo di trasporto e non un pezzo di arredamento. ;-)

 

zitto tu, che ho visto quella 50 sotto la copertina nel tuo garage! ;-):Lol_5::mrgreen::mrgreen::mrgreen:

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Concordo. A me spiace, ma ognuno è padrone delle proprie cose.

Anche se sono dell'idea che un vero e proprio restauro implichi un ritorno all'uso, come se ricominciasse la storia di quello che comunque è un mezzo di trasporto e non un pezzo di arredamento. ;-)

 

zitto tu, che ho visto quella 50 sotto la copertina nel tuo garage! ;-):Lol_5::mrgreen::mrgreen::mrgreen:

 

E' inutilizzabile. :Lol_5:

 

Ed è in attesa di restauro :mrgreen::mrgreen::mrgreen:

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MODERATOR

visto che sono stato "nominato" ti rispondo come vivo la passione x la ruggine d'epoca. All'inizio (poco prima del '90) x me c'erano solo le auto mi affascinavano e mi affascinano ancora ,ma gestire un parco macchine con uno stipendio di operaio era (ed è) diventato impossibile (prima non c'erano le ass.d'epoca e i bolli erano pesanti ,specialmente di una americana di 5300 cc e 300 cv)

cos'ì purtroppo ho dovuto separarmi dalle mie amate anche xche' le auto se non le usi regolarmente ogni volta che le prendi in mano c'e' sempre qualcosa da fare, ho tenuto la 850 spider, anche se questa esce dal garage pochissimo.Me la sono acquistata,restaurata,goduta,amata,posseduta,ma la vita poi ti regala altre emozioni (leggi la nascita tardiva di un figlio) x cui ai raduni e uscita in 3 in spider.......

Discorso moto,non ho mai pensato a collezionarle (se no a quest'ora avrei dei bei pezzi veramente),anzi non ci avrei mai pensato se non mi avessero regalato nel '95 una moto bianchi, metterla a posto,renderla funzionante e viverla e' stato un vero colpo di fulmine.Cos'ì ho scoperto un mondo parallelo,economico, divertente e senza la puzza sotto al naso (cosa che si respira nei raduni di auto) e da lì ho iniziato,sempre con mezzi che acquisto a poco prezzo e poco alla volta cerco di renderli presentabili,li uso ,li vivo a seconda della loro tipologia e del mio umore.

La mia honda e' stata una scommessa ,l'ho acquistata nel 1983 + che altro perche' io essendo piccolo non volevo essere inferiore a quelli della mia compagnia.ma non era un mezzo x me.........ricordo che la 1 settimana la passai a imparare a guidarla e tutti i marciapiedi erano i miei perche' toccavo a terra solo con le punte ......io alto 1,63 e lei maestosa con la sella da 85 e 255 kg a secco!

anche questa moto lo goduta,ma poi quando prendi confidenza e misuri il tempo che ci metti tra una localita' e l'altra...ci vuole l'incidente mortale di un amico x farti capire che e' ora di smetterla.

Ora che ho 48 anni, 73 kg ,problemi alla schiena (regali di gravi incidenti di 20 anni fa) e non x ultimo sempre il solito stipendio .......la lascio lì ,al caldo,pulita,e lucida in attesa del mio figliolo.

Per concludere a me affascina moltissimo "ridare vita" a pezzi di ruggine,io i miei mezzi a rotazione li uso tutti,alcuni di + altri di meno solo che ora non misuro + il tempo che ci metto x raggiungere una meta ,ma godo del tragitto nel raggiungerla.

Il vero problema e' che finita una scommessa ne salta fuori un altra..........come le ciliegie: una tira l'altra!

e quando mia moglie mi chiede: ma me hai portato a casa un'altra?ma quante ne hai?.......io rispondo:sono meno di ..... beh! lasciamo perdere!

ciao

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Io concordo un po di più con Marco...il piacere maggiore (almeno ilmio personale) è quello di far risorgere l'oggetto.

Questo dimostra che possono esserci modi diversi e assolutamente personali di godere dell'oggetto stesso...come chi si mette una moto in salotto...

Ci sono poi delle implicazioni che vanno al di là del semplice costo. Mantenere un mezzo in assetto di marcia richiede cura e quindi tempo e mica sempre tra famiglia e lavoro si riesce a conciliare tutto quanto. Certo è un peccato ma quando si dedica passione ad un lavoro credo che la soddisfazione ci sia comunque.

Sarebbe bello avere sempre il tempo e i mezzi per dedicarsi solo alle proprie passioni...chissà magari in futuro, intanto cerco di godermi quello che posso.

 

:ciao: Riccardo

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Il tuo discorso eleboro, posto in questi termini, è perfettamente comprensibile.

Comprendo anche il piacere descritto da Marco e Riccardo di vedere nascere una farfalla da un bozzolo arrugginito...

Quindi voi, pur avendo nell'ipotesi una disponibilità economica illimitata e la certezza di disporre di un restaurato perfetto a regola d'arte, acquistereste comunque un mezzo da sistemare, per vivere il restauro da dentro, vero? Ci ho centrato?

Comunque eleboro anch'io, che sono alto 1,78, la forza non mi manca e non ho alcun problema fisico se non una panza contro la quale combatto da sempre e vince sempre lei, mi trovo un po' in imbarazzo a guidare quel bestione da più di 250 chili ;-)

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Mi fate venire voglia di sistemare la mia Benelli 250 2c....

era di mio nonno ed adesso giace in garage...chissà perchè mio padre non ha tanta voglia di sistemarla...

 

qualcuno ha qualche manuale o documenti che possano essermid'aiuto???

 

cmq secondo me finchè si hanno 2 o 3 mezzi allora si può provare di tenerli circolanti tutti...ma se sono di più ed il tempo per utilizzarli è veramente poco francamente non saprei quale sia il comportamento più adatto....

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Quoto in pieno Gustav, possedere tanti mezzi efficenti, assicurati e non usarli è un peccato.

In effetti la soddisfazione di veder rinascere sotto le tue mani un mezzo appartenuto chissa a chi, con delle storie nascoste nelle sue ruote, nel suo motore, nel suo passato è una cosa che mi riempie di soddisfazione pero..........

............l'attaccamento morboso al mezzo e solo a lui, mi comincia un pò a stare stretto. Sono capace di litigare con mia moglie se per caso in garage, mi tocca questa o quella vespa con lo sportello dell'auto, ho sgridato i bambini perchè giocavano sulle moto con il cavalletto, ma vaffa......... comincio a credere che tutto debba avere un limite.

ho infatti deciso di disfarmi di qualche mezzo, per consentire agli altri di essere usati e goduti con maggior soddisfazione.

Lo vorrei fare e non trovo il coraggio di incominciare.

Vorrei mantenermi una vespa da viaggio, che possa accompagnarmi al lavoro e ai raduni più distanti con affidabilità e che solo non disperdendo risorse riesco a garantire e, un'altra da passeggio accessoriata e lucidata da mostrare orgoglioso agli amici. Chissà, ma vederle ferme mi dispiace ancora di più!!

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Per quanto mi riguarda cerco di coniugare la soddisfazione di un restauro home-made all' uso del mezzo .

 

Purtroppo sono arrivato ad avere 10 mezzi d' epoca ( 9 Vespe e 1 auto ) , e se dovessi mantenerli tutti in regola per la circolazione il costo annuo sarebbe elevato .

Infatto , considerando la cadenza biennale delle revisioni , dovrei fare 5 revisioni all' anno , per un totale di 330 Euro . Poi 250 Euro circa per assicuarle tutte , e qualcosina per le manutenzioni .

Inoltre DOVREI pagare i bolli ....

In piu ' devo aggiungere l' altra auto non storica ( anche se sto aspettando lo diventi , nel 2013 ... ) , che uso pochissimo ma i cui costi annui di bollo + assicurazione + revisione ammontano comunque a 450 Euro .

 

Per cui ho adottato una soluzione intermedia : in regola ho 3 Vespe e le due auto , e le restanti dueruote le uso comunque per brevi giretti abusivi in paese , per non lasciarle troppo tempo consecutivo ferme .

 

CIAO

GUABIX

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MODERATOR

Quindi voi, pur avendo nell'ipotesi una disponibilità economica illimitata e la certezza di disporre di un restaurato perfetto a regola d'arte, acquistereste comunque un mezzo da sistemare, per vivere il restauro da dentro, vero? Ci ho centrato?

quote]

se avessi disponibilita' elevate acquisterei mezzi che mi danno emozioni, ma sopratutto CONSERVATI questo perche' ho gia' superato la fase del "e' bello solo quando tutto e' lucido e cromato" che per forza di cose ti prende all'inizio.Ma come hai detto le cose costano......perche' ci sono persone che ai tempi invece di buttare hanno raccolto e ora giustamente, se tu ora vuoi devi rivolgerti a loro con i prezzi che il volano del fenomeno vespa,guzzi,ducati a innescato.in tempi non lontani trovavi tutto del rottamaio e nelle cascine.Anche allora vi erano collezionisti di serie a e serie b. Mi ha raccontato + volte il mio amico Donati (quello che aveva uno dei musei vespa + completi del mondo) che era considerato anomalo xche' nella meta' degli anni '80 cercava vespe e scooter invece che guzzi e altro. Ha avuto + di 10 vespe 98 e mi ha assicurato che non le hai mai cercate + di tanto... ora la moda, e tutto il resto a fatto sì che sono diventate status simbol e non sei un vero collezionista di vespa se non hai 6gg in garage..........

Io non so voi,ma certe volte mi ritrovo seduto sulla mia vecchia scrivania d'infanzia ricavata da un vecchio dattilo di legno olivetti anni 40, dove fin da piccolo ho sudato,studiato e sognato..........ebbene ancora oggi sto lì seduto a leggere un vecchio motociclismo osservare alzando gli occhi le mie moto e fumando una sigaretta,mi rilasso e godo delle emozioni che usandole o ferme mi trasmettono.

Non sono daccordo con neropongo: le vecchie ruggini hanno un anima ,e sopratutto hanno una sensibilta' ........ti danno sempre tanto e pretendono poco...solo l'affetto del suo temporaneo gestore.

Perche' ricordiamocelo noi siamo temporanei padroni di un pezzo di storia e dobbiano a lui rispetto x trasmetterlo ai nostri figli.

:ciao:

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Perche' ricordiamocelo noi siamo temporanei padroni di un pezzo di storia e dobbiano a lui rispetto x trasmetterlo ai nostri figli.

 

Assolutamente vero e indiscutibile.

Ma un pezzo di ruggine non lo lasci li ad autodistruggersi. Intervieni e cerchi di preservarlo per quanto possibile.

E' un gusto del tutto personale ma non credo che nessuno intendesse "restauro forzato" a tutti i costi.

Personalmente non volevo tenere un telaio con le sacche e le pedane bucate...anche di ferox non si sarebbe risolto molto...in compenso sto pulendo tutte le singole viti e ranelle una ad una e intendo riutilizzare tutto quello che si può riutilizzare.

In questo caso specifico era ragionevolmente l'unico approccio; non credo esista la ricetta perfetta; giustamente ogni situazione (Vespa o mezzo in genere) fa storia a se.

Più si conserva meglio è ma quando ce vo' ce vo'.

:ciao: Riccardo

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Però pensiamo ad una cosa: tanti mezzi che tutti stanno restaurando un questo periodo sono mezzi lasciati marcire in cantina e recuperati da poco.

Chi li ha avuti sino ad oggi li ha rispettati?

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