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Dove lo metto il pulsante per il faro supplementare


borraccimo
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Io, ho fissato così il microinterruttore per i fari supplementari ed il microdeviatore per le trombe:

fissaggio 2.jpg

La staffetta in alluminio sulla quale si trovano i due microinterruttori l'ho fissata al manubrio facendo due piccoli fori da 3 mm, poi filettati.

I fili passano attraverso un foro del manubrio già esistente in origine.

fissaggio 1.jpg

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Non forare nulla!

I cavi falli passare sotto il nasello, seguendo il percorso dei fili già presenti, li puoi fare uscire dal foro della vite che fissa il manubrio, o da uno dei fori sotto al manubrio stesso, a fianco di una delle viti che ne fissa il coperchio.

Per quanto riguarda il pulsante: fissa una staffetta alle viti che sostengono la staffa porta specchietto, poi la sagomi a tuo piacimento, magari aggiungendoci una scatolina a cui installare l' interruttore.

Ciao Lux

 

Ciao Lux grazie per i consigli io il filo del faro l'ho portato su fino al volante non passando per le intercapedini sotto il nasello ma facendo un buco con la punta da quatto sotto il parafango nella forcella in modo che segua la stessa strada della corda conta chilometri e del freno anterriore, la scelta e stata dettata dalla moltitudine di fili che scorrono tra il nasello e lo sterzo che a lungo andare gira oggi gira domani sono più suscettibili alla rottura.

Per quanto riguarda il pulsante ho adottato il consiglio di Gigi di usare il pulsante della messa in moto. Ma non avendone mai smontato uno o visto come è ubicato ora brancolo nel buio. Senatore grazie per la cortesia e per il tempo che ti ho fatto perdere l'idea dei due pulsanti la terro in conto per quanto montero due mitragliatrici anteriori ho visto che hai il pulsante della messa in moto, serve per il motorino d'avviamento o a qualcos'altro come nel mio caso perché è questo che non capisco anche dalla tua foto si vede che il pulsante è molto più arretrato rispetto al devio luci quindi i due fili devono per forza passare in un foro fatto nella scatoletta ricavata sul manubrio per il devio luci.

Scusate se sono assillante, mi posso sdebitare se un giorno passate da queste parti vi offro la migliore birra in circolazione :beer::D:)

 

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Modificato da borraccimo
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MODERATOR

Mi sa che il relais che hai preso è un monostabile .....

 

Guarda, secondo me la soluzione più semplice e più sicura te l'ha postata Senatore, un interruttore ON-OFF e vai col liscio senza troppe menate!

 

Invece se vuoi impazzire, potresti provare, per il relais bistabile a 2 bobine "set/reset", con questo schemino che mi è passato per la mente.

Sicuramente ha degli errori ma so che qui in VR c'è chi l'elettronica se la mangia a colazione e può aiutarti! ;-)

 

Schema.jpg

 

Essendo un bistabile basta fare arrivare un impulso alle bobine per aprire o chiudere i contatti

Uno dei due scambi lo utilizzo per passare da una bobina all'altra in modo da utilizzare il solo pulsante che hai preso.

Il condensatorino serve per generare l'impulso ma è solo una mia idea ed i dati sono sicuramente da verificare.

Spero che qualcuno ti possa aiutare in tal senso.

 

Allego anche le specifiche dei relais.

 

 

:ciao: Gg

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Senatore grazie per la cortesia e per il tempo che ti ho fatto perdere; l'idea dei due pulsanti la terrò in conto per quando monterò due mitragliatrici anteriori; ho visto che hai il pulsante della messa in moto, serve per il motorino d'avviamento o a qualcos'altro come nel mio caso perché è questo che non capisco anche dalla tua foto si vede che il pulsante è molto più arretrato rispetto al devio luci quindi i due fili devono per forza passare in un foro fatto nella scatoletta ricavata sul manubrio per il devio luci.

Se ho ben capito, vorresti sapere dove passano i fili per il pulsante dell'avviamento, giusto?

Viaggiano dentro al manubrio e tra i due fori filettati per il fissaggio del pulsante c'è un foro più grande da dove vengono fuori i fili per il pulsante. In pratica, visto che hai messo la foto del pulsante con il filo arrotolato, il foro è grande quanto la spinetta che va poi ad innestarsi nell'impianto originale della vespa.

Il pulsante è fissato più arretrato rispetto al devioluci proprio perchè non lo si possa azionare accidentalmente. In pratica è a filo di manubrio senza il devioluci, per cui è arretrato dello spessore del devioluci.

Comunque, visto che ci vorresti dare la birra dalle tue parti, prova a pensare ad un tuo viaggio nelle nostre parti, ad esempio per un VRaduno.

Bratislava non è proprio dietro l'angolo, ma non è poi così lontana. ;-)

Modificato da senatore
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Infatti questa mattina sono andato in giro per Bratislava e credetemi per uno che parla solo l'italiano e anche male:D farsi capire è stata cosa ardua alla fine grazie a internet sono riuscito a spiegare cosa cercavo è ho acquistato questo. Gigi mi puoi confermare che è quello che mi serve altrimenti dovrò pensare ad un interruttore on/off.

Voglio uscire in vespa sono in crisi di astinenza dopo un inverno da polo nord:(

 

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dalla foto non riesco a capire se sia bistabile. Ma seguendo il consiglio di Echospro, la stessa casa del primo modello che hai preso ha il relais giusto per cui un impulso ad una sola bobina comanda l'interruttore interno. il collegamento sarà la parte più facile, perchè solitamente viene riportato uno schema. A idea, dovrai alimentare la bobina del relais dal cavo grigio della vespa da una parte e a massa dall'altra, inserendo in parallelo un piccolo condensatore, e poi per i contatti da utilizzare da una parte una tensione positiva e dall'altra il faretto.

 

N.

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Buonasera

Snaicol non era bistabile :(, nel tardo pomeriggio aspetto che mia moglie finisca di lavorare, lei è madre lingua e vado a cambiarlo pensando che con lei la cosa sarà più semplice, bene mia moglie non capisce un tubo di elettronica, nel negozio abbiamo dato vita ad una tipica scena di un film di Verdone, io spiego a lei cosa cerco lei lo dice al comesso il comesso chiede le specifiche lei me le traduce dopo mezz'ora di esaurimento nervoso:banghead:, il comesso dice che ha solo questo relé,

con questo tipo di settaggio ormai esausto e anche un pò sconfortato lo prendo, ora prima mi scuso per il fastidio arrecato, ma ora è una questione di principio non posso mollare al l'ultimo cancello.

Domamdone; questo relé è bistabile?

Gigi, Snaicol, nel caso lo fosse (lo spero tanto ;)) potreste quando avete tempo e voglia di spiegarmi come vanno collegati i vari fili.

Chiedo venia per il disturbo.

 

 

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uploadfromtaptalk1429293178115.jpg

uploadfromtaptalk1429293287652.jpg

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MODERATOR
Buonasera

Snaicol non era bistabile :(, nel tardo pomeriggio aspetto che mia moglie finisca di lavorare, lei è madre lingua e vado a cambiarlo pensando che con lei la cosa sarà più semplice, bene mia moglie non capisce un tubo di elettronica, nel negozio abbiamo dato vita ad una tipica scena di un film di Verdone, io spiego a lei cosa cerco lei lo dice al comesso il comesso chiede le specifiche lei me le traduce dopo mezz'ora di esaurimento nervoso:banghead:, il comesso dice che ha solo questo relé,

con questo tipo di settaggio ormai esausto e anche un pò sconfortato lo prendo, ora prima mi scuso per il fastidio arrecato, ma ora è una questione di principio non posso mollare al l'ultimo cancello.

Domamdone; questo relé è bistabile?

Gigi, Snaicol, nel caso lo fosse (lo spero tanto ;)) potreste quando avete tempo e voglia di spiegarmi come vanno collegati i vari fili.

Chiedo venia per il disturbo.

 

 

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Non capisco se è ad una o a due bobine!

 

 

:ciao: Gg

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nella seconda foto, terza figura, mi pare di notare che ci sia una sola bobina, ma questo non mi fa dire se è come lo vuoi te.

 

a questo punto il mio consiglio e di lasciar perdere i rivenditori li nel tuo paese, ma non perchè non siano competenti, ma perchè sennò ci passi la notte, e rivolgerti piuttosto su internet a qualche rivenditore italiano, dove potrai leggere caratteristiche dei prodotti e magari chiedere pure informazioni. fino ad ora ho cercato in rete qualcosa che potesse darmi sicurezza su cosa consigliarti e pare che questo, possa proprio fare al caso tuo.http://www.ideegeniali.it/shop/lang-it/kitt-dash-s12/58-rele-a-impulsi.html

 

Questo relè ha i contatti della bobina per 12V (non ho visto se specifica se CC o CA, ma nel caso lo alimenti o così o cosà dato che hai anche la batteria) e i contatti del carico da 10 A, quindi non hai problemi.

 

dall'immagine si vede che è un bistabile quindi siamo sicuri. inoltre c'è anche ben scritto il collegamento da eseguire senza problemi. Comprendo che è un più grande di ciò a cui aspiravi, ma secondo me può trovare tranquillamente alloggio sotto al nasello, vicino alla morsettiera originale dell'impianto elettrico.

 

N.

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MODERATOR
nella seconda foto, terza figura, mi pare di notare che ci sia una sola bobina, ma questo non mi fa dire se è come lo vuoi te.

 

a questo punto il mio consiglio e di lasciar perdere i rivenditori li nel tuo paese, ma non perchè non siano competenti, ma perchè sennò ci passi la notte, e rivolgerti piuttosto su internet a qualche rivenditore italiano, dove potrai leggere caratteristiche dei prodotti e magari chiedere pure informazioni. fino ad ora ho cercato in rete qualcosa che potesse darmi sicurezza su cosa consigliarti e pare che questo, possa proprio fare al caso tuo.http://www.ideegeniali.it/shop/lang-it/kitt-dash-s12/58-rele-a-impulsi.html

 

Questo relè ha i contatti della bobina per 12V (non ho visto se specifica se CC o CA, ma nel caso lo alimenti o così o cosà dato che hai anche la batteria) e i contatti del carico da 10 A, quindi non hai problemi.

 

dall'immagine si vede che è un bistabile quindi siamo sicuri. inoltre c'è anche ben scritto il collegamento da eseguire senza problemi. Comprendo che è un più grande di ciò a cui aspiravi, ma secondo me può trovare tranquillamente alloggio sotto al nasello, vicino alla morsettiera originale dell'impianto elettrico.

 

N.

 

:ok: si fa, si fa!

 

 

:ciao: Gg

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Mi sa che il relais che hai preso è un monostabile .....

 

Guarda, secondo me la soluzione più semplice e più sicura te l'ha postata Senatore, un interruttore ON-OFF e vai col liscio senza troppe menate!

 

Invece se vuoi impazzire, potresti provare, per il relais bistabile a 2 bobine "set/reset", con questo schemino che mi è passato per la mente.

Sicuramente ha degli errori ma so che qui in VR c'è chi l'elettronica se la mangia a colazione e può aiutarti! ;-)

 

[ATTACH=CONFIG]152843[/ATTACH]

 

Essendo un bistabile basta fare arrivare un impulso alle bobine per aprire o chiudere i contatti

Uno dei due scambi lo utilizzo per passare da una bobina all'altra in modo da utilizzare il solo pulsante che hai preso.

Il condensatorino serve per generare l'impulso ma è solo una mia idea ed i dati sono sicuramente da verificare.

Spero che qualcuno ti possa aiutare in tal senso.

 

Allego anche le specifiche dei relais.

 

 

:ciao: Gg

 

Eureca Eureca:D gigi sei un grande il tuo schema funziona, l'unico problema è che il relé è sensibilissimo, quando schiaccio il pulsante per qualche secondo in più si sente come se cambia posizione in modo convulso ora quel condensatore può sistemare le cose.?

Io di elettronica sono una schiappa ma con il saldatore me la cavo

Questi chi ho provato non hanno niente a che fare con quello che intendevi tu vero.

Un boccale di birra è riduttivo per te un contenitore alla spina.

Domani mattina vado in quel negozio e compro il condensatore che hai segnalato sullo schema:D:D:D:D:D:D:D

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Ammazza che saldature!!!:orrore:

E meno male che con le saldature "te la cavi", altrimenti chissà cosa ottenevi!:roll:

Scusami, non intendevo sminuirti, ma me l'hai servita su un piatto d'argento.:ok:

Diciamo che devi fare un po' d'esercizio, ok?

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Ammazza che saldature!!!:orrore:

E meno male che con le saldature "te la cavi", altrimenti chissà cosa ottenevi!:roll:

Scusami, non intendevo sminuirti, ma me l'hai servita su un piatto d'argento.:ok:

Diciamo che devi fare un po' d'esercizio, ok?

 

:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D e secondo te perché avrei scritto che col saldatore me la cavo:cool::P

 

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Che tipo di saldatore usi?

Rapido o lo colleghi alla presa ed aspetti che si riscaldi?

E lo stagno, è del tipo preparato?

Riesci a tenere la mano ferma mentre saldi? Dopo aver messo lo stagno fuso, lasci molto tempo il saldatore a contatto?

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MODERATOR
Eureca Eureca:D gigi sei un grande il tuo schema funziona, l'unico problema è che il relé è sensibilissimo, quando schiaccio il pulsante per qualche secondo in più si sente come se cambia posizione in modo convulso ora quel condensatore può sistemare le cose.?

Io di elettronica sono una schiappa ma con il saldatore me la cavo

Questi chi ho provato non hanno niente a che fare con quello che intendevi tu vero.

Un boccale di birra è riduttivo per te un contenitore alla spina.

Domani mattina vado in quel negozio e compro il condensatore che hai segnalato sullo schema:D:D:D:D:D:D:D

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Il condensatore (che non è nei componenti che hai trovato) serve proprio per non fare la commutazione continua.

Praticamente quando schiacci il pulsante passa un impulso di corrente e poi si ferma a condensatore carico, condensatore che poi si scarica attraverso la resistenza da 100Kohm

Però sono valori dati "a caso", se devi prendere dei componenti prendine qualcuno di più in modo da fare delle prove.

Per esempio il condensatore prendine uno da 1 microfarad, uno da 4,7 e uno da 10. (Polarizzati sono più piccoli ma devi rispettare la polarità altrimenti scoppiano)

Idem per i resistori, quello da 100Kohm, uno da 10Kohm e vedo che uno da 560Kohm l'hai già

Prendi anche 2 diodi 1N4007 che potrebbero servire da filtro

Il costo di tutto dovrebbe essere di pochi euro.

 

 

Ammazza che saldature!!!:orrore:

E meno male che con le saldature "te la cavi", altrimenti chissà cosa ottenevi!:roll:

Scusami, non intendevo sminuirti, ma me l'hai servita su un piatto d'argento.:ok:

Diciamo che devi fare un po' d'esercizio, ok?

 

:quote: :quote: :quote:

 

 

:ciao: Gg

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Che tipo di saldatore usi?

Rapido o lo colleghi alla presa ed aspetti che si riscaldi?

E lo stagno, è del tipo preparato?

Riesci a tenere la mano ferma mentre saldi? Dopo aver messo lo stagno fuso, lasci molto tempo il saldatore a contatto?

 

Ne approfitto e vado OT :

Non ho mai tenuto conto delle varie possibilità che hai scritto, quando saldo a stagno, faccio delle porcherie da competizione!

Cos'è lo stagno preparato?

Io aspetto che il saldatore si scalda, poi mi stanco di attendere, mi sale l' ansia e inizio a tremare, in aggiunta non ci vedo più da vicino, scordo gli occhiali, mi girano le balle e faccio dei pastrocchi.

Se hai la pazienza di darmi dei consigli te ne sono grato

 

Ciao Lux

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in attesa che Senatore ci dia le sue spiegazioni, io che non sono un espertissimo, riesco comunque a fare dei buoni lavori.

 

nel tempo e facendo pratica ho subito evidenziato le relazioni tra filo di stagno - utilizzo e saldatore.

 

il filo di stagno non lo prendo mai più grande di mezzo millimetro e utilizzo quello in cui è presente un "componente" che appunto facilita la saldatura anche su possibile zone di ossido. Utilizzo un saldatore non rapido, e attendo sempre che sia ben caldo e pulito. In questo modo si scalda prima la piccola zona da saldare con una minor dispersione del calore, lo stagno"composto" si sciogli uniformemente e garantisce una buona saldatura. Nelle saldature di piccoli componenti elettronici, cerco di saldare in un tempo brevissimo, facendo in modo quindi da disperdere il meno possibile il calore ed evitare che possa danneggiare i componenti. Inoltre se devo saldare fili tra lorto o fili su interruttori, sciolgo sempre un po di stagno su le due parti singole. anche questo facilita successivamente l'unione delle due parti e in tempo breve.

 

Attendiamo eventuali correzione e migliori istruzioni

 

N.

Modificato da snaicol
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in attesa che Senatore ci dia le sue spiegazioni, io che non sono un espertissimo, riesco comunque a fare dei buoni lavori.

 

nel tempo e facendo pratica ho subito evidenziato le relazioni tra filo di stagno - utilizzo e saldatore.

 

il filo di stagno non lo prendo mai più grande di mezzo millimetro e utilizzo quello in cui è presente un "componente" che appunto facilita la saldatura anche su possibile zone di ossido. Utilizzo un saldatore non rapido, e attendo sempre che sia ben caldo e pulito. In questo modo si scalda prima la piccola zona da saldare con una minor dispersione del calore, lo stagno"composto" si sciogli uniformemente e garantisce una buona saldatura. Nelle saldature di piccoli componenti elettronici, cerco di saldare in un tempo brevissimo, facendo in modo quindi da disperdere il meno possibile il calore ed evitare che possa danneggiare i componenti. Inoltre se devo saldare fili tra lorto o fili su interruttori, sciolgo sempre un po di stagno su le due parti singole. anche questo facilita successivamente l'unione delle due parti e in tempo breve.

 

Attendiamo eventuali correzione e migliori istruzioni

 

N.

Direi tutto OK :ok:

aggiungo solo, a saldatore caldo, "bagnare" la punta con poco stagno :ciao:

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Buongiorno a tutti, per ora mi limito a chiedere a Gigi il modo in cui devo posizizionare i componenti, più tardi vi faccio vedere la mia attrezzatura da salvatore :D

Il condensatore va saldato al punto tredici rispetando la polarita il più verso il relé il meno verso l'interruttore e alle sue estremità il risestore, come parto condensatore 1 microfarad e risestore da 100 kohm o devo fare delle prove fino a quando non ottengo l'effetto desiderato? questo è il mio primo circuito, fino ad ora mi sono solo limitato a saldare qualche filo interrotto.

Grazie :beer:

 

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uploadfromtaptalk1429504950771.jpg

Modificato da borraccimo
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Ho appena acquistato il materiale, tra l'altro c'era anche un commesso scorbutico, colpa forse del lunedì;)

Questi sono i condensatori e la polarita è chiara.

Questi dovrebbero essere i resustori ma non capisco come individuare quello da 100 kohm o 10 kohm per me sono tutti e tre uguali forse dalle linee cambiano i colori.

E questi cosa sono:confused:

Ora questo è il mio vecchio saldatore

Mentre questi sono i miei nuovi strumenti

Ora procedo e vi farò sapere come va e vi faccio vedere il risultato speriamo meglio del primo:D:D

 

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Dunque, iniziamo con il dire che non si vede nulla, per cui non possiamo dirti cosa siano i pezzi di cui parli.

Per i valori delle resistenze, sono appunto i colori ad indicarli e c'è una scala di conversione, di cui però:oops: non ricordo i colori ed il loro numero di riferimento, ma credo che una ricerca sul web dovrebbe darti la soluzione.

Per la tecnica di saldatura, Snaicol ha spiegato molto bene cosa occorre fare.

Per rispondere a lux, lo stagno preparato è appunto un tipo di stagno che ha all'interno una sostanza atta a pulire la parte da saldare.

Se si usa solo stagno, occorrerebbe pulire le parti da saldare con acido muriatico, o usare la pasta salda.

Nei negozi di elettronica si può trovare sia lo stagno preparato, venduto appunto in fili dal diametro diverso, e sia la pasta salda.

L'acido muriatico viene utilizzato per saldature più grosse ed in genere per saldare metalli di un certo spessore o superficie.

Pensate, ad esempio, quando saldano le casse di lamiera zincata contenute nelle bare.

Lo stagno preparato viene venduto in bobine intere o a metraggio.

Il diametro del filo di stagno, dipende da cosa si deve saldare. Per saldare componenti elettronici delicati, transistor, diodi, circuiti integrati, si usa lo stagno in fili sottili, in modo che raggiunga la temperatura di fusione nel minor tempo possibile, in modo da non compromettere la funzionalità dei componenti da saldare, che sono molto sensibili agli sbalzi di temperatura.

Ottimo il sistema di stagnare prima le parti da saldare. Una volta che le parti da saldare sono state riscaldate con il saldatore, si avvicina lo stagno ai pezzi da saldare mettendolo a contatto e non appena lo stagno fonde, si toglie sia il saldatore che lo stagno e si deve mantenere il pezzo fermo, altrimenti lo stagno si muove prima che inizi a solidificarsi. Se lo stagno di muove, non si avrà una buona saldatura, ma le classiche "cacatine di mosca". :mrgreen:

Ovviamente, più si acquisisce esperienza, più si ottengono ottimi risultati.

Se il saldatore è rapido, la punta raggiunge rapidamente la temperatura adatta a saldare, ma se il saldatore è del tipo che deve essere collegato alla rete per un certo tempo bisogna avere la pazienza di aspettare che la temperatura raggiunta sia adatta a fondere lo stagno, altrimenti sarà molto difficile saldare e l'eventuale saldatura ottenuta sarà una schifezza immonda.

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MODERATOR

La tabella di conversione dei colori:

 

codice-colori.jpg

 

e qualche esempio:

 

image006.JPG

 

 

:ciao: Gg

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Per la tecnica di saldatura, Snaicol ha spiegato molto bene cosa occorre fare.

Per rispondere a lux, lo stagno preparato è appunto un tipo di stagno che ha all'interno una sostanza atta a pulire la parte da saldare.

Se si usa solo stagno, occorrerebbe pulire le parti da saldare con acido muriatico, o usare la pasta salda.

Nei negozi di elettronica si può trovare sia lo stagno preparato, venduto appunto in fili dal diametro diverso, e sia la pasta salda.

L'acido muriatico viene utilizzato per saldature più grosse ed in genere per saldare metalli di un certo spessore o superficie.

Pensate, ad esempio, quando saldano le casse di lamiera zincata contenute nelle bare.

Lo stagno preparato viene venduto in bobine intere o a metraggio.

Il diametro del filo di stagno, dipende da cosa si deve saldare. Per saldare componenti elettronici delicati, transistor, diodi, circuiti integrati, si usa lo stagno in fili sottili, in modo che raggiunga la temperatura di fusione nel minor tempo possibile, in modo da non compromettere la funzionalità dei componenti da saldare, che sono molto sensibili agli sbalzi di temperatura.

Ottimo il sistema di stagnare prima le parti da saldare. Una volta che le parti da saldare sono state riscaldate con il saldatore, si avvicina lo stagno ai pezzi da saldare mettendolo a contatto e non appena lo stagno fonde, si toglie sia il saldatore che lo stagno e si deve mantenere il pezzo fermo, altrimenti lo stagno si muove prima che inizi a solidificarsi. Se lo stagno di muove, non si avrà una buona saldatura, ma le classiche "cacatine di mosca". :mrgreen:

Ovviamente, più si acquisisce esperienza, più si ottengono ottimi risultati.

Se il saldatore è rapido, la punta raggiunge rapidamente la temperatura adatta a saldare, ma se il saldatore è del tipo che deve essere collegato alla rete per un certo tempo bisogna avere la pazienza di aspettare che la temperatura raggiunta sia adatta a fondere lo stagno, altrimenti sarà molto difficile saldare e l'eventuale saldatura ottenuta sarà una schifezza immonda.

 

:ok:

Grazie mille.

Hai elencato tutto ciò di sbagliato che faccio quando saldo: uso filo grosso (era nel kit del saldatore), mai usato pasta o stagno preparato.

Quando saldo, spesso lo stagno scivola via, mi è anche capitato che causa il calore, di rovinare anzichè aggiustare l' oggetto.

Come già scritto non ho pazienza di aspettare che si scalda il saldatore, mi innervosisco e inizio a tremare, morale faccio delle grandi cag..e.

Alla prossima saldatura metterò in pratica i vostri consigli

 

Ciao Lux

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Non è detto che lo stagno che c'era insieme al saldatore non fosse buono o non fosse del tipo preparato.

Se lo stagno scivola via, vuol dire che non sta aderendo alla parte da saldare e bisogna capirne il motivo.

Non tutto si può saldare immediatamente. Che tipo di materiale volevi saldare? Il materiale che sia salda subito con lo stagno è il rame, l'ottone, ma se sono superfici grandi, occorre che siano riscaldate a dovere, altrimenti non si ottiene il risultato sperato.

Per esempio: se dobbiamo saldare un filo (di rame quindi) dello spessore di mezzo mm, lo salderemo in pochi istanti, ma se il filo è spesso 5 mm, occorrerà più tempo per la saldatura e se il filo non sarà scaldato a dovere, difficilmente otterremo una buona saldatura. Di contro abbiamo che più tempo stiamo a scaldare il filo, più rischieremo di far fondere il rivestimento in plastica o gomma del filo. In questo caso, dovremo tenere il filo vicino alla parte da saldare con una pinza metallica, in modo da non far scaldare il filo dopo la pinza, evitando così di far fondere il rivestimento e la pinza dovremo tenerla in posizione sin quando il filo non si sarà sufficientemente raffreddato.

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Non è detto che lo stagno che c'era insieme al saldatore non fosse buono o non fosse del tipo preparato.

Se lo stagno scivola via, vuol dire che non sta aderendo alla parte da saldare e bisogna capirne il motivo.

Non tutto si può saldare immediatamente. Che tipo di materiale volevi saldare? Il materiale che sia salda subito con lo stagno è il rame, l'ottone, ma se sono superfici grandi, occorre che siano riscaldate a dovere, altrimenti non si ottiene il risultato sperato.

Per esempio: se dobbiamo saldare un filo (di rame quindi) dello spessore di mezzo mm, lo salderemo in pochi istanti, ma se il filo è spesso 5 mm, occorrerà più tempo per la saldatura e se il filo non sarà scaldato a dovere, difficilmente otterremo una buona saldatura. Di contro abbiamo che più tempo stiamo a scaldare il filo, più rischieremo di far fondere il rivestimento in plastica o gomma del filo. In questo caso, dovremo tenere il filo vicino alla parte da saldare con una pinza metallica, in modo da non far scaldare il filo dopo la pinza, evitando così di far fondere il rivestimento e la pinza dovremo tenerla in posizione sin quando il filo non si sarà sufficientemente raffreddato.

 

Le saldature che faccio più frequentemente sono su apparecchi per parrucchieri, tipo phon, arriccia capelli e simili (mia sorella ha un negozio e le lavoranti non usano delicatezza), spesso saldo il filo elettrico sui jack audio chitarra/amplificatore. Qui è un vero dramma: faccio una fatica tremenda e la saldatura non regge, anzi fatica ad attaccare, il più delle volte rovino il jack per via del calore, per la disperazione, sono arrivato a fissarlo con la colla a caldo!!

Appena ho una mezz'oretta che mi avanza riprovo a saldare filo/jack, perchè quando inizio a suonare, devo trovare la giusta posizione e spesso salta il contatto.

Grazie ancora

Ciao Lux

Modificato da luxinterior
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