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"AL VESPAIO" TAVRNA-Degustazioni prodotti Tipici


Nandone
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Huei benvenuto cumpa' Nando' e grazie per gli auguri dati a Ennio, comunque la pesca e' una gran cosa e auguri per le prede pescate, Ennio quando siamo in Italia tutto quello che viene pescato e anche la "minutaglia" vuole che la congeliamo e viene poi mangiata qui ricordandosi poi dei bei momenti passati sulle nostre belle coste.

Io di solito con i pesci piccoli ci faccio una bella zuppa, un esempio semplice e' quello di fare soffriggere un paio di spicchi d'aglio, aggiungerci poi un paio di pomidoro tagliuzzati per bene, e dopo avere fatto cuocere un po' il pomidoro ci si aggiunge un po' (a piacere)d'acqua e quasi a fine cottura ci aggiungo i pesci puliti e lasciati sani, bastano 5 minuti di cottura e la zuppetta di pesce e' pronta, tiro poi con attenzione a non romperli i pesci fuori e li metto in un piatto e quindi si serve la zuppa e poi si possono consumare i pesci, pesci tipo sgombri conviene farli in umido o magari al forno, e anche qui si usano per la preparazione pomidoro, aglio, prezzemolo, capperi, e basta mettere tutto in una teglia aggiungendo magari un bicchierotto di bianco, e lasciare in forno a circa 150 gradi una ventina di minuti, e pronta e' la pietanza, orata ,mormora ecc, si possono benissimo fare alla griglia, se poi davvero si ha molto pesce misto,e non si sa come prepararlo, allora si mette tutto il "pescado" dopo averli puliti in una teglia capace, aggiuggendo aglio pomidoro vino e aromi a piacere, e il tutto si lascia cuocere una mezzoretta al forno e adesso buon appetito ;-) ciao

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Giusto ieri sera Gianni ci ha fatto delle ottime sarde in padella, precedute da tubetti al sugo insaporito dalle teste delle sarde stesse! Il tutto innaffiato con un fresco Locorotondo. :sbav:

 

Ciao, Gino

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Giusto ieri sera Gianni ci ha fatto delle ottime sarde in padella, precedute da tubetti al sugo insaporito dalle teste delle sarde stesse! Il tutto innaffiato con un fresco Locorotondo. :sbav:

 

Ciao, Gino

 

:sbav: :sbav: :sbav: :sbav: :sbav: :sbav:

 

Buooone! :sbav:

 

:ciao:

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Va bè da questo punto di vista nn riesco ad esser di parte, perchè come molti sanno, sono si pescatore, ma ciò che pesco nn lo mangio............il pesce a me nn piace, la mia gioia però, e vedere che ciò che pesco è gradito a chi lo offro, quando amici o parenti vengono a casa mia per la cena o per il pranzo, infatti quel ottimo carnierino di cui sopra è stato servito il giorno di ferragosto ai miei genitori a mio fratello e famiglia oltre che ai miei suoceri, nella dimora estiva.

 

Mia moglie ,insieme a mia suocera lo hanno preparato sia fritto, sia in umido con il pomodoro, e sia al forno con olio, sale, limone un pò di pepe nero e qualche rametto di rosmarino.

 

Questa estate per me è stata molto combattuta, infatti perdendo 28 kg. mi sono dovuto trattenere molto, per evitare di recuperarne un pò, ma nonostante tutto, la buona forchetta nn è mancata, guardate cosa abbiamo pescato durante il 2°RADUNO UFFICIALE DI CALABRIAPESCAONLINE!!!!!!!!!!!!!

 

Ebbene si durante la serata di pesca, dove di Pesca si è fatto poco , abbiamo degustato un ottima porchetta accompagnato da un buon bianco locale.

 

Comunque per i più curiosi l'intero Report è incluso nel forum di http://www.calabriapescaonline.it

porchetta_205.jpg

porchetta_2_147.jpg

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Urca!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Ultimamente mi sono dedicato alla ricerca di funghi con dei buoni risultati,qualcuno ha qualche ricetta per questi sotto :D

 

Magari da parte di qualche Siciliano. Di ritorno da un giro di isole di Sicilia, per non pernottare sempre negli stessi posti, mi sono avventurato nell'interno ed ho scoperto cose turche:

 

1) alleveno tantissimo e fanno ottimi formaggi

2) alleveno pure le bufale con conseguente produzione di mozzarelle

3) ho mangiato funghi strepitosi in tutte le maniere, dall'arrosto al forno ALLA ZUPPA a Randazzo e prima ancora a Castelbuono sopra Cefalù.

 

 

Ciao

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Per il porcino, l'arrosto è la morte sua!

 

Certo, sono buoni anche in umido, trifolati, gratinati, ecc.. Ma come si esalta il sapore fatti alla brace o alla piastra, è una cosa paradisiaca! :sbav::sbav::sbav:

 

Ciao, Gino

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:ciao: Quoto Gino e aggiungo che se hai la possibilita' di procurarti dei porcini

secchi, con questi ci puoi fare dei risotti da leccarsi i baffi :sbav:

poi volevo aggiungere ancora una cosa, almeno per quelli che vivono dove cresce la pianta di carrubo, questa pianta se e' gia' vecchia (non tutte pero' :cry: ) e' in grado di produrre un fungo molto grosso sino ad un chilo ,dal colore giallo-arancione, prelibato da preparare pero' al sugo ad esempio per i spaghetti , o fritto insieme alle lumache e ai peperoni :sbav::sbav:

la morte dei prataioli poi, dopo averli sbolliti uno o due minuti e scolati per bene e' quella di friggerli un paio di minuti in olio di oliva insieme a dell'aglio.

Ciao

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Penne all’arrabbiata con funghi porcini

 

Ingredienti per 4 persone :

 

* 360 gr. di penne

* 600 gr di funghi porcini freschi (30 gr. di funghi secchi)

* 400 gr di polpa di pomodoro

* 1 peperoncino

* 100 gr di guanciale o prosciutto crudo

* 1 bicchierino di marsala secco

* prezzemolo

* sale

* olio d'oliva

* 1 spicchio d'aglio

 

Tempo necessario: meno di 30'

 

Far rosolare i funghi nell'olio fumante, poi bagnarli con il marsala secco e farlo evaporare. Togliere i funghi e in altro olio bollente far rosolare l'aglio, il peperoncino e il guanciale, poi bagnarlo con vino bianco secco. Dopo averlo fatto evaporare completamente, aggiungere la polpa di pomodoro e far addensare un po' il sugo. Unire con i funghi e portare a cottura completa il sugo. Lessare le penne, condirle con il sugo e una ricca spolverizzata di prezzemolo tritato finissimo. A chi piace può aggiungere del pecorino grattugiato fresco.

 

Buon appetito!!!!!!!!!

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I funghi secchi e i funghi sott'olio

 

Ecco due ricette tipiche per la conservazione: .

 

La preparazione dei funghi secchi si perde nella passato: notizie certe sul consumo le abbiamo in epoca rinascimentale ("trifola secca") e in tutto l'ottocento. Farli é semplicissimo; ecco il metodo "tradizionale", basato sull'uso di reti poste in prossimità di una stufa a legna in ghisa, alimentata con legna di faggio o quercia, e in ambiente chiuso.

Si affettano con una lama tagliente i funghi in senso longitudinale rispetto il gambo, con fette di spessore di almeno 5 millimetri, facendo attenzione a non guastare la geometria perfetta del fungo; si adagiano quindi le fette su reti o setacci fatti con rete fine in acciaio. Si lasciano a seccare in prossimità di una stufa a legna, in ghisa e perennemente accesa a fuoco lento per almeno 36 ore. Si insaccano i funghi, ormai secchi, in fodere di lino o cotone e si lasciano riposare per alcuni giorni in prossimità sempre della stufa. Si conservano, ovviamente in luogo secco e a temperatura costante, in damigianette in vetro sigillate, a collo largo e con alcuni grani di pepe messi sul fondo. Per chi non ha una stufa a legna, locali, reti e quanto altro, esistono in commercio degli ottimi essiccatori ad aria di semplice utilizzo.

Tutt'altra cosa i funghi sott'olio: presi funghi freschissimi e giovanissimi, completamente privi di parassiti, si mondano e si lavano (i porcini con una spugnetta, gli altri, in quanto ricchi di residui di terra e sabbia, immergendoli in acqua corrente). Si asciugano e si lasciano riposare per almeno 3 ore su un asciugamano lindo. Si tagliano a pezzi e quindi si scottano per alcuni minuti in una soluzione 50% aceto bianco e 50% vino bianco secco a bassa gradazione, una manciata di sale grosso e pochi chiodi di garofano.

Prima si preparano i funghi "chiari di carne" (porcini, morette) e quindi gli altri (trombette dei morti per ultime). Si scolano con mescola forata e quindi si adagiano su un panno di cotone lindo e asciutto. Vi si lasciano riposare per una notte. All'alba si invasano (con mani perfettamente pulite e mascherina) in vasi di vetro sterilizzati; le varie qualità si possono tenere in vasi separati, oppure fare delle miscele. Nei vasi possono prendere posto una foglia di alloro e pepe in grani secondo i gusti; a coprire tutto, olio extravergine, leggero e poco fruttato. Conservati in cantina fresca e buia; controllati almeno quindicinalmente (non devono fermentare, perdere olio o mutare colore). Idealmente consumati dopo non meno di 30 giorni dall'invasatura, durano per alcuni mesi . L'olio di conservazione é ottimo per bruschette, crostini e per condire patate e verdure lessate.

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  • 1 month later...
:ciao: Bella bestia, (non tuo cognato) intendevo questo bel fungo, ma ancora si trovano dei funghi che siamo quasi in inverno? beh io credo che tu (volpone) non hai bisogno di una soffiata di come prepararlo, tanto che lo sai gia' come farlo " fuori", e poi ci puoi raccontare lo stesso come e' venuto :sbav:;-) ciao
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Sticazzi Manuè, un rarissimo esemplare di "fungus Polifemus"!!!

Buon appetito!!! :sbav: :sbav: :sbav:

E questi per tuo cognato: :bravo: :bravo: :bravo::applauso: :applauso: :applauso:

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:ciao: Ciao a tutti /e, prima che cumpa' calabrone mi fa' vedere il "cartellino giallo" :D mi presento qui di mia spontanea volonta', e con piacere riapro la taverna e vi scrivo qualcosa, innanzitutto spero che stiate tutti bene, non vedo da alcuni giorni "lampeggiare" una persona, ma spero che non vi siano cose storte.

L'estate e' gia' passata, che anche se soffriamo e sbuffiamo per il caldo soffocante che fa, che non ci fa dormire la notte e ci giriamo e rigiriamo, per colpa forse anche di altri motivi, forse per la bella biondina vista al supermercato, o la vespa che si e' rotta... pero' l'estate malgrado tutto e' sempre il piu' bel periodo dell'anno,ora ci si ricorda gia' con un velo di nostalgia il bel tempo passato cogli amici o in spiaggia, o in vespa, o la notte in allegra compagnia accanto al fuoco a gustarsi una birra e a raccontarsi le ultime avventure passate magari accompagnati dal suono melodico di una chitarra.... e si, il triste autunno e' gia' da un po' di settimane all'opera, e gia' ora sulla via del ritorno a casa la sera che si sogna di stare al calducio a casa magari gustando un bicchiere di vino vicino alla morosa al camino e sognando di tempi passati......... e mi rivedo insieme a Gino soprannominato tempo dopo "Bud Spencer" un nome che dice tutto, lui e' stato ai tempi il mio migliore amico d'infanzia, Gino era sempre pronto a combinare guai, e se dovessi raccontare tutto quello che da ragazzini abbiamo combinato, non basterebbe scrivere un solo libro, e per panza lui non ci scherzava, avevamo rubato una pentola non so se a mia madre o alla sua, che tenavamo nascosta vicino a una imposante pianta di noci vicino la riva del fiume Anapo, questo bel posto ce lo contendavamo 2 gruppi di ragazzi, noi che eravamo ancora degli adolescenti, e un altro gruppo di ragazzi che erano di gran lunga piu' grandi di noi, ma ci rispettavano in quanto alcuni di noi avevamo dei fratelli che erano piu' grandi di loro, e di conseguenza ci si rispettava a vicenda, anzi siccome loro essendo piu' grandi e lavoravano di gia' e avevano piu' soldi di noi a disposizione, quindi quando si riunivano qui, portavano tanto di quel ben di Dio che ci scappava sempre qualcosa pure per noi che pero' ricambiavamo magari procurando la legna, e debbo dire che in questo posto si cucinava si semplice, ma come in una trattoria, la base era spesso spezzatino di carne con patate che dopo averlo consumato, poi nel tardo pomeriggio sul brodo rimasto riportato a bollire, si ci aggiungevano poi dei ditalini o un altro tipo di pastina, per non parlare dei vari tipi di companatico fatto di olive di diverso colore, pomidoro secchi, melanzane sott'olio, peperoncini ripini con l'acciuga, carciofi sott'olio, per non parlare delle varie insalate miste, o della salsiccia preparata alla brage, alle bistecche di cavallo, al maialetto fatto allo spiedo ecc. ecc. insomma noi si andavamo lo stesso la sera in pizzeria, ma per lo piu' per curare i rapporti sociali o il rapporto con le amichette, ma su di un fatto curioso accadutoci un giorno vi voglio raccontare, e anzi se qualcuno di voi e' debole di stomaco, magari che non legga piu': un giorno come al solito in estate, ci trovavamo con Gino e un paio di amici ancora a risalire il corso del fiume magari nella speranza di beccare qualche trotella o tinca da mettere poi sulla brage, ad un tratto incontriamo i soliti amici, stanno giocando del vino "a tocco" un gioco difficile da spiegare, ma prima molto in uso nelle comitive, dove il vino o la birra veniva giocato ai numeri buttati dalle mani e poi bevuto, la brage era gia' quasi pronta, mi vanno gli occhi su un ammasso che sembra carne messa nella corrente del fiume,poi guardando gli altri, incontro degli sguardi ironici e uno dei ragazzi ci invita a prendere se vogliamo dei pezzi di carne di arrostirla e mangiarla, mi avvicino un po' sospettoso all'ammasso di carne e... guardo a Gino negli occhi e pure lui ha riconosciuto, guardiamo gli altri che aspettavano con ansia la nostra reazione alla vista di quella roba e chiedo "allora? io mi immagino gia' di cosa sia questa carne ma dateci almeno una spiegazione o diteci la provenienza di essa" "ascoltate" ci spiega uno di loro " oggi abbiamo aiutato un macellaio a castrare i suoi maiali, e di conseguenza abbiamo portato qui con noi un po' di pal.. di maiale, quindi se volete potete tranquillamente mangiarne quante ne volete, e' roba buona comunque" io guardo disgustato a Gino che anche se lui mangia anche le pietre, nei suoi occhi non noto nessuna emozione, guardo anche gli altri che erano con noi che proprio non ne vogliono sapere, allora dico rivolto a Gino " siamo uomini o no" "certo che siamo uomini" risponde Gino, "allora oggi proviamo questa roba, sei d'accordo?" "si" mi rispose lui, e gia' 10 minuti dopo stavamo a gustare questa specialita' arrostita a noi pero' non gradita assolutamente, ci abbiamo bevuto su' un bel bicchiere di vino e si e' finita li', anzi ora che mi ricordo, portai in un sacchetto di plastica un po' di quella roba a un amico che sapevo che a lui piacesse e per strada incontro un conoscente

che rientrava con la famiglia da una scampagnata, e vedendomi si ferma a chiaccherare un po'con me, poi vedevo che il suo sguardo era sempre sul sacchetto e mi chiese che pesci portassi con me, credendo lui che io venessi da pesca, "guarda che non sono pesci" gli risposi io, "dai fammeli vedere" ribadeva lui, gia' vedevo che pure la moglie e le figlie stiravano il collo verso la borsa di plastica che io visto la curiosita' aprii e misi in mostra il contenuto :Lol_5: la faccia che fecero tutti me la ricordo ancora oggi :D:D va be' l'hanno voluta proprio........ alla prossima allora ciao a tutti :ciao::ciao:

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Manuè, fallo alla piastra con un pizzico di sale! E' la morte sua, per quel mostro! :mavieni:

 

Ciao, Gino

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