Utente Cancellato 011 Inviato 14 settembre 2015 - 14:10 Autore Share Inviato 14 settembre 2015 - 14:10 Il codice OM 16773 EST 22284Z riportato nel libretto é solo della M09 no? La M18 che codice OM aveva? 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Vespa979 Inviato 14 settembre 2015 - 15:16 Share Inviato 14 settembre 2015 - 15:16 Il codice OM 16773 EST 22284Z riportato nel libretto é solo della M09 no? La M18 che codice OM aveva? Nella sezione downloads c'è la scheda di omologazione della M18 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utente Cancellato 011 Inviato 14 settembre 2015 - 19:13 Autore Share Inviato 14 settembre 2015 - 19:13 Sotto un altra luce e con una lente ho guardato la punzonatura del telaio coperta parzialmente dalla vernice. Leggo un 18.. quindi non penso sia una M09. Il codice di omologazione della M18 non lho trovato nella sezione download - - - post uniti in automatico dal sistema - - - Ho provato a scrivere anche a Lari della piaggio. L'unica cosa certa é che é o una delle ultimissime M09 o una delle primissime M18. É immatricolata anche nella terra di mezzo tra le due 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utente Cancellato 011 Inviato 14 settembre 2015 - 19:51 Autore Share Inviato 14 settembre 2015 - 19:51 Il vecchio proprietario mi ha detto che é una M09 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utenti Registrati Marben Inviato 14 settembre 2015 - 20:08 STAFF Utenti Registrati Share Inviato 14 settembre 2015 - 20:08 @marben ammesso e non concesso che, come al solito, la piaggio sulle prime M09 non abbia montato rimanenze della precendente ultima arcobaleno... o che comunque, tra il 98 e 99, piaggio avesse già cominciato a montare i componeti cromati e il copri manubrio con la nuova pompa. La rarità del modello e anche la mania di aggiornare esteticamante dei proprietari, non aiuta a trovare foto esaustive dei vari componenti. Infatti queste serie sono spesso oggetto di ammodernamenti e quasi tutte nel tempo sono state 'Milleniumizzate'. Anche questa non è del tutto esente, vedi proiettore alogeno. Comunque sono numerosissime le PX freno a disco con cresta e griglia clacson di colore grigio, per cui non penso siano semplici rimanenze. A naso direi che su una PX 200 prodotta attorno a metà 1999 (eventualità da chiarire, quella di Frangisassi potrebbe anche essere del 1998 ed immatricolata tardivamente), sarebbe lecito attendersi il coprimanubrio con protesi ed i particolari cromati. Per la targhetta, propenderei per quella nuovo tipo, coerentemente con le sorelle 125/150 Euro1. Per il resto comincio a credere che le STO delle M09 e M18 possano essere fuorvianti; infatti queste riportano numero di omologazione diversi (di fatto si tratta di nuove omologazioni) e richiamano una numerazione dei telai secondo la codifica VIN. Si pone un problema: pare che per anni le freno a disco abbiano avuto due 'numerazioni parallele': da una parte quelle codificate VIN, in conformità con gli standard internazionali; dall'altra quelle numerate con codifica Piaggio, quella che ha accompagnato la Vespa per decenni di storia. Noi sappiamo che le freno a disco vendute in Italia fino al 2004 circa mantenevano il numero di telaio con la classica numerazione Piaggio (VxxxT 01234567) È interessante notare che proprio Vespa Tecnica per la 150 non riporta una STO redatta ex novo, bensì un'estensione della precedente (vedi allegato). Più precisamente l'omologazione OM 16772 EST22283 del 5 febbraio 1998. È lecito attendersi che la stessa mossa abbia avuto luogo per le altre cilindrate. Vespa Tecnica non ne dà traccia, ma qui abbiamo la 200 di Frangisassi, che ha omologazione OM 16773 EST 22284Z. Significativo certamente è il fatto che l'estensione abbia il numero progressivo immediatamente successivo a quello della 150. Dunque con ogni probabilità siamo davvero di fronte a due "famiglie" parallele. Mi viene da pensare - ma sono solo ipotesi - che le omologazioni delle Vespa ZAPMxx si siano rese necessarie per l'esportazione in altri paesi comunitari. Mi spiego: penso che a far data dai primi anni '90, col recepimento delle normative comunitarie, le procedure di omologazione ed i relativi parametri siano stati modificati (nonché uniformati a livello europeo); operare l'estensione di una precedente omologazione probabilmente comportava una procedura meno complessa, ma dall'altra parte, il suo esito non avrebbe avuto alcun valore presso altri stati. Così per l'Italia Piaggio ha richiesto la semplice estensione di omologazioni già esistente, ma gioco forza ha dovuto procedere con nuove omologazioni per i veicoli destinati all'esportazione. In tutto questo, la cosa meno chiara sarebbe la mancata unificazione delle omologazioni (ovvero numerare con ZAPM... anche le Vespe per l'Italia). Aggiungo: siamo certi che le sigle M09 e M18 identifichino semplicemente produzioni di epoche diverse? Oppure quella sigla si riferisce anche alla cilindrata? Guardano le STO pubblicate su Vespa Tecnica, si potrebbe anche pensare che le M09 siano le 125, dato che si indicano i dati delle 125, e che le M18 siano le 200. E poi: che sia corretto distinguere anche in questo caso fra serie ben delimitate? È un errore che facciamo molto spesso parlando di Vespe. Do ragione a Valerio: può essere che molti componenti siano stati variati strada facendo (vedi cromature) e non in maniera simultanea. Forse ragioniamo fra due serie diverse che non esistono in quanto tali. Sarebbe bello se i proprietari di PX freno a disco (precedenti al restyling del 2001) portassero la loro esperienza. Su queste pagine ce ne sono diversi, a memoria mia. Purtroppo ad ora abbiamo pochi dati a disposizione. Se solo qualcuno avesse modo di accedere ai dati della MCTC... Potendo frugare nelle STO depositate in Motorizzazione, ci chiariremmo moltissimi dubbi, e probabilmente troveremmo le varie estensioni delle vecchie omologazioni di fine anni '70, aggiornate sino all'adozione del disco e del catalizzatore. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Qarlo Inviato 14 settembre 2015 - 20:13 MODERATOR Share Inviato 14 settembre 2015 - 20:13 Domenica sono con un amico che ha una 200 FD del 99 presumibilmente originale. Farò un po' di foto, sperando che possano aiutare a dipanare la matassa 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utente Cancellato 011 Inviato 14 settembre 2015 - 20:26 Autore Share Inviato 14 settembre 2015 - 20:26 Ho chiamato il vecchio proprietario, per chiedere informazioni. Ha detto che a memoria dovrebbe essere una M09. Il parafango è stato messo nuovo insieme alla forcella (questo spiegherebbe la crestina cromata). La forcella è originale piaggio, ha pure il marchio. l'unico dato certo è la presenza sul libretto del codice OM 16773 EST 22284Z. Secondo me dato il periodo storico e dato il primo acquirente (un signore del 1931) la vespa era in giacenza in una concessionaria da un po'. secondo me al 1/07 del 1999 avevano ancora da smaltire le M09 prima che arrivassero le M18. sempre che non sia come dice Marben che le M18 non erano le M09 200 La mia vespa è qui: tra M09:testate:M18. qual è la parte giusta del muro? 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utenti Registrati senatore Inviato 14 settembre 2015 - 20:40 STAFF Utenti Registrati Share Inviato 14 settembre 2015 - 20:40 E perchè è stato sostituito l'intero avantreno, non te l'ha detto? Scusa, ma tutte ste cose le scopri ora o le sapevi già? 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utente Cancellato 011 Inviato 14 settembre 2015 - 20:48 Autore Share Inviato 14 settembre 2015 - 20:48 Sapevo già della forcella, l'ha sostituita perché l'altra l'ha montata su un altra vespa che ne necessitava e su quella ne ha messa una nuova, non chiedermi spiegazioni perché non so niente, sono stati lavori eseguiti da quello che ho capito prima del 2009, durante il restauro e la convalescenza di due anni che la mia futura vespa ha fatto dal meccanico che le ha cannibalizzato pezzi e dopo a casa sua. La crestina del parafango suppongo io l'abbia sostituita assieme alla forcella. comunque gli voglio ancora più bene così, perché so che è una vespa unica. io sono uno molto strano con i gusti nelle cose, non mi piacciono quelle prodotte con lo stampino in migliaia di esemplari tutti uguali. già che ha l'albero mec eur a molti avrebbe fatto storcere il naso ma a me piace così Secondo te è una M09 o una M18 Senatore? Ma a proposito sei/sei stato onorevole per davvero o è solo il nome che ti piaceva? è un po' che me lo domando. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utenti Registrati senatore Inviato 14 settembre 2015 - 20:59 STAFF Utenti Registrati Share Inviato 14 settembre 2015 - 20:59 Guarda, non per girare il coltello nella piaga, ma credo che tu sia stato un po' avventato nell'acquisto di questo mezzo. Credo che sia una M09 che ha subito degli "aggiornamenti". Riguardo al mio nick, la spiegazione è questa: quando, diversi anni fa, scoprii il web, mi iscrissi ad un altro forum e mi iscrissi con il mio nome, ma un amico mi disse che era meglio avere un nick diverso e fu lui stesso a suggerire il mio nick storico, perchè ero il più anziano frequentatore di quel forum, parafrasando i senatori dell'antica Roma, che erano gli anziani. Poi mi iscrissi a VR ed ero sempre il più anziano, anagraficamente, e il nick rimase uguale. Per cui no, non sono stato onorevole, anzi la politica non ha mai fatto parte della mia vita. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utente Cancellato 011 Inviato 14 settembre 2015 - 21:08 Autore Share Inviato 14 settembre 2015 - 21:08 Considera che é da giugno che gli vado dietro a questa vespa, l'ho provata 2 volte visionata bene 3 (5-6 in totale) ho portato altri a farla provare, ho chiesto qui e al mio meccanico di fiducia. E lho presa dopo due mesi e mezzo, a fine agosto. Secondo me é il giusto tempo. La vespa é perfetta, domani la porto a carburare bene, gli rimetto il suo cavo candela originale e via macinare km L'unica cosa che vorrei sapere bene é se si tratta di una M09 o no, anche perché sarà una vespa che terrò a vita (oltre non si sale di cilindrata e in più ha tutte le comodità possibili) e che prima o poi omologheró come storica (quando avrà i requisiti), però devo ricostruirla (dilazionato nel tempo) con i suoi pezzi originali. E tra M09 M09 e M18 cambia 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gam11 Inviato 14 settembre 2015 - 21:40 Share Inviato 14 settembre 2015 - 21:40 ... sarà una vespa che terrò a vita (oltre non si sale di cilindrata e in più ha tutte le comodità possibili) e che prima o poi omologheró... A vita? Oltre non si sale di cilindrata? Si sale, si sale, eccome se si sale...... 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utente Cancellato 011 Inviato 14 settembre 2015 - 21:48 Autore Share Inviato 14 settembre 2015 - 21:48 Beh non nelle vespe. Robaccia truccata non me gusta w i cilindri piaggio 3 travasi che sono il meglio A vita penso di si, a meno che qualcuno non mi proponga il cambio con una rally rosso corsa/canyon prima serie 200 con miscelatore e pochi km, penso che a quella non direi di no. O forse si invece, se ne vedo una uguale in giro 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Bellafrance Inviato 14 settembre 2015 - 21:55 Share Inviato 14 settembre 2015 - 21:55 A me incuriosisce di più il passato di questa vespa più che l'esatta collocazione storica del modello. Mi è sembrato di capire che sono state sostituite vari parti e non riesco a capire bene il motivo. Sulla collocazione storica non saprei aiutarti, la piaggio col certificato di origine ti può dire quando quel telaio è stato prodotto oltre ad inviarti la scheda tecnica che però immagino sia uguale a quella presente nella sezione download di VR. Io feci la richiesta alla piaggio per la mia proprio per cercare di risolvere un piccolo mistero ma non è servito. Io ho un elestart immatricolato 1990 quando in Italia in teoria vendevano le Cosa e non i px. Il certificato di origine data il telaio 1986 ed ho pensato ad una vespa rimasta al concessionario e venduta successivamente in epoca Cosa. Però c'è qualcosa che non torna poichè monta quei piccoli particolari che la piaggio inserisce ufficialmente nelle produzioni dal '94 ovvero cavalletto, coprimotore neri, bordo scudo nero, tappi in plastica sui mozzi (che sono più larghi quindi cambia anche il tamburo), specchio al manubrio, ecc. Conosco bene il passato della vespa perchè era di un amico e vicino di casa che la utilizzò per i primi 10 anni e non fece modifiche. O meglio non posso escludere che un meccanico gli avesse montato lo specchio al manubrio per un qualche motivo e che lui si sia dimenticato. Ma far sostituire il resto dei particolari lo ritengo inverosimile. La usava pochissimo (meno di 15.000km in 10 anni) e per lui era un elettrodomestico ovvero metteva olio e benzina solo perchè altrimenti si sarebbe fermata.. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utente Cancellato 011 Inviato 14 settembre 2015 - 22:09 Autore Share Inviato 14 settembre 2015 - 22:09 Non posso sapere il passato se non so che vespa é. Molti particolari potrebbero essere sostituiti se fosse una M09, se fosse una M18 no. E viceversa 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utenti Registrati Marben Inviato 15 settembre 2015 - 05:42 STAFF Utenti Registrati Share Inviato 15 settembre 2015 - 05:42 Io ho un elestart immatricolato 1990 quando in Italia in teoria vendevano le Cosa e non i px. Il certificato di origine data il telaio 1986 ed ho pensato ad una vespa rimasta al concessionario e venduta successivamente in epoca Cosa. Però c'è qualcosa che non torna poichè monta quei piccoli particolari che la piaggio inserisce ufficialmente nelle produzioni dal '94 ovvero cavalletto, coprimotore neri, bordo scudo nero, tappi in plastica sui mozzi (che sono più larghi quindi cambia anche il tamburo), specchio al manubrio, ecc. Tutti i dettagli che citi sono stati introdotti fra il 1986 ed il 1987 sulle PX. Unica eccezione il bordoscudo nero che dovrebbe essere arrivato nel 1988 nella fase di sospensione della commercializzazione in Italia. I tappi ai mozzi sono di un grigio molto scuro? Se sì, sono quelli del 1987, poi sono diventati neri. Inviato dal mio telefono bigrigio 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utente Cancellato 011 Inviato 15 settembre 2015 - 06:00 Autore Share Inviato 15 settembre 2015 - 06:00 Marben alla fine secondo te che vespa é? 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
victor Inviato 15 settembre 2015 - 09:18 Share Inviato 15 settembre 2015 - 09:18 Ho una px 200 fd del novembre 2000 acquistata usata un paio di anni fa. Al momento dell'acquisto si presentava esattamente come la vespa di Frangisassi (anche il colore) ad eccezione della sella che era nera. Quindi stesso coprimanubrio, cresta cromata, griglia nasello cromata, stesse targhette, stesso copribiscotto cromato etc. Il numero di omologazione è lo stesso riportato da Frangisassi, quindi nè M09 nè M18 ma un'estensione dell'omologazione del primo modello del 77, precisamente la n.4 del febbraio del 98 (vedi scheda nella sez. download). Nonostante le dichiarazioni del vecchio proprietario che asseriva di non aver cambiato nulla, ovviamente il dubbio che sia uscita veramente così dalla Piaggio rimane per via dell'omologazione. Certo che sarà per una strana coincidenza ma sono (in realtà erano perchè ho sostituito alcune cose) esattamente identiche nell'allestimento e tipo di componenti. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utente Cancellato 011 Inviato 15 settembre 2015 - 09:43 Autore Share Inviato 15 settembre 2015 - 09:43 Ho una px 200 fd del novembre 2000 acquistata usata un paio di anni fa. Al momento dell'acquisto si presentava esattamente come la vespa di Frangisassi (anche il colore) ad eccezione della sella che era nera. Quindi stesso coprimanubrio, cresta cromata, griglia nasello cromata, stesse targhette, stesso copribiscotto cromato etc. Il numero di omologazione è lo stesso riportato da Frangisassi, quindi nè M09 nè M18 ma un'estensione dell'omologazione del primo modello del 77, precisamente la n.4 del febbraio del 98 (vedi scheda nella sez. download). Nonostante le dichiarazioni del vecchio proprietario che asseriva di non aver cambiato nulla, ovviamente il dubbio che sia uscita veramente così dalla Piaggio rimane per via dell'omologazione. Certo che sarà per una strana coincidenza ma sono (in realtà erano perchè ho sostituito alcune cose) esattamente identiche nell'allestimento e tipo di componenti. Victor credo allora che sia la tua che la mia siano delle M18. Il tuo numero di telaio inizia per 600? 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
victor Inviato 15 settembre 2015 - 09:50 Share Inviato 15 settembre 2015 - 09:50 Si, precisamente VSX1T/60056XX. Tecnicamente no so se si possa definire M09 o M18 ma sicuramente l'allestimento estetico è riconducibile ad una delle due. Ma quale? 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utente Cancellato 011 Inviato 15 settembre 2015 - 09:56 Autore Share Inviato 15 settembre 2015 - 09:56 La M18 da che mese del 1999 a che anno é stata prodotta? 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
victor Inviato 15 settembre 2015 - 10:15 Share Inviato 15 settembre 2015 - 10:15 Non lo so di preciso, la scheda di omologazione riporta per la M18 data 25/03/99. Però il ns. libretto non riporta come nr. di telaio la sigla ZAPM18000 ma VSX1T ed un nr. di omologazione completamente diverso. Penso che Marben abbia ragione e che entrambe le sigle fossero coesistenti in forma parallela per un certo periodo di tempo. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Vespa979 Inviato 15 settembre 2015 - 10:35 Share Inviato 15 settembre 2015 - 10:35 Infatti queste serie sono spesso oggetto di ammodernamenti e quasi tutte nel tempo sono state 'Milleniumizzate'. Anche questa non è del tutto esente, vedi proiettore alogeno.Comunque sono numerosissime le PX freno a disco con cresta e griglia clacson di colore grigio, per cui non penso siano semplici rimanenze. A naso direi che su una PX 200 prodotta attorno a metà 1999 (eventualità da chiarire, quella di Frangisassi potrebbe anche essere del 1998 ed immatricolata tardivamente), sarebbe lecito attendersi il coprimanubrio con protesi ed i particolari cromati. Per la targhetta, propenderei per quella nuovo tipo, coerentemente con le sorelle 125/150 Euro1. Per il resto comincio a credere che le STO delle M09 e M18 possano essere fuorvianti; infatti queste riportano numero di omologazione diversi (di fatto si tratta di nuove omologazioni) e richiamano una numerazione dei telai secondo la codifica VIN. Si pone un problema: pare che per anni le freno a disco abbiano avuto due 'numerazioni parallele': da una parte quelle codificate VIN, in conformità con gli standard internazionali; dall'altra quelle numerate con codifica Piaggio, quella che ha accompagnato la Vespa per decenni di storia. Noi sappiamo che le freno a disco vendute in Italia fino al 2004 circa mantenevano il numero di telaio con la classica numerazione Piaggio (VxxxT 01234567) È interessante notare che proprio Vespa Tecnica per la 150 non riporta una STO redatta ex novo, bensì un'estensione della precedente (vedi allegato). Più precisamente l'omologazione OM 16772 EST22283 del 5 febbraio 1998. È lecito attendersi che la stessa mossa abbia avuto luogo per le altre cilindrate. Vespa Tecnica non ne dà traccia, ma qui abbiamo la 200 di Frangisassi, che ha omologazione OM 16773 EST 22284Z. Significativo certamente è il fatto che l'estensione abbia il numero progressivo immediatamente successivo a quello della 150. Dunque con ogni probabilità siamo davvero di fronte a due "famiglie" parallele. Mi viene da pensare - ma sono solo ipotesi - che le omologazioni delle Vespa ZAPMxx si siano rese necessarie per l'esportazione in altri paesi comunitari. Mi spiego: penso che a far data dai primi anni '90, col recepimento delle normative comunitarie, le procedure di omologazione ed i relativi parametri siano stati modificati (nonché uniformati a livello europeo); operare l'estensione di una precedente omologazione probabilmente comportava una procedura meno complessa, ma dall'altra parte, il suo esito non avrebbe avuto alcun valore presso altri stati. Così per l'Italia Piaggio ha richiesto la semplice estensione di omologazioni già esistente, ma gioco forza ha dovuto procedere con nuove omologazioni per i veicoli destinati all'esportazione. In tutto questo, la cosa meno chiara sarebbe la mancata unificazione delle omologazioni (ovvero numerare con ZAPM... anche le Vespe per l'Italia). Aggiungo: siamo certi che le sigle M09 e M18 identifichino semplicemente produzioni di epoche diverse? Oppure quella sigla si riferisce anche alla cilindrata? Guardano le STO pubblicate su Vespa Tecnica, si potrebbe anche pensare che le M09 siano le 125, dato che si indicano i dati delle 125, e che le M18 siano le 200. E poi: che sia corretto distinguere anche in questo caso fra serie ben delimitate? È un errore che facciamo molto spesso parlando di Vespe. Do ragione a Valerio: può essere che molti componenti siano stati variati strada facendo (vedi cromature) e non in maniera simultanea. Forse ragioniamo fra due serie diverse che non esistono in quanto tali. Sarebbe bello se i proprietari di PX freno a disco (precedenti al restyling del 2001) portassero la loro esperienza. Su queste pagine ce ne sono diversi, a memoria mia. Purtroppo ad ora abbiamo pochi dati a disposizione. Se solo qualcuno avesse modo di accedere ai dati della MCTC... Potendo frugare nelle STO depositate in Motorizzazione, ci chiariremmo moltissimi dubbi, e probabilmente troveremmo le varie estensioni delle vecchie omologazioni di fine anni '70, aggiornate sino all'adozione del disco e del catalizzatore. Il tuo ragionamento non fà una piega Marco, la questione dell'STO della 200 è presto risolta, se guardiamo in download :http://www.vesparesources.com/downloads.php?do=file&id=35 il 4 foglio aggiuntivo è proprio quello che ci interessa. Peccato non siano presenti anche quelli della 125 px con i vari aggiornamenti. Pensandodici bene, potrebbe essere come scrivi, che M09 siano le 125 e le M18 le 200...anche perchè le date di riferimento non sono cosi lontane e quindi fà strano che piaggio abbia modificato il modello in così pochi mesi; poi si pone la domanda...e le 150 che omologazone usano M?? Come dici, una visita in motorizzazione potrebbe aiutare e risolvere questi dilemmi....ma sappiamo che il personale non è molto collaborativo... Concordo sul fatto che M09 e M18 siano state commercializzate nello stesso periodo, quindi i componenti aggiornati (cromati) possano essere passati anche ai mezzi prodotti per il nosto mercato,quelli che appunto mantegono le vecchie omologazioni e punzonature. Quindi è probabile che solo le px del 98 abbiamo i particolari grigi e forse nemmeno tutte. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utenti Registrati Marben Inviato 15 settembre 2015 - 11:11 STAFF Utenti Registrati Share Inviato 15 settembre 2015 - 11:11 Il tuo ragionamento non fà una piega Marco, la questione dell'STO della 200 è presto risolta, se guardiamo in download :http://www.vesparesources.com/downloads.php?do=file&id=35 il 4 foglio aggiuntivo è proprio quello che ci interessa. Tombola! Notare che l'omologazione di quella di Frangisassi contiene una Z in più, che si tratti di una revisione dell'estensione per qualche modifica minore? Per la 150, infatti, nel 1999 è stata aggiunta la lettera 'B' (OM 16772 EST22283B) e probabilmente questa si riferisce alla marmitta catalitica. Chissà la 'Z' dell'omologazione della 200 a cosa si riferisce. Comunque penso che non si debba ragionare con le sigle M09 e M18, andiamo fuori strada e basta. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Bellafrance Inviato 15 settembre 2015 - 11:14 Share Inviato 15 settembre 2015 - 11:14 Tutti i dettagli che citi sono stati introdotti fra il 1986 ed il 1987 sulle PX. Unica eccezione il bordoscudo nero che dovrebbe essere arrivato nel 1988 nella fase di sospensione della commercializzazione in Italia. I tappi ai mozzi sono di un grigio molto scuro? Se sì, sono quelli del 1987, poi sono diventati neri. Inviato dal mio telefono bigrigio Ciao Marben, i copridadi dei mozzi sono grigio scuro. Il bordo dello scudo, il copriventola neri come nella successiva "classic" per intenderci compreso lo specchio al manubrio. Ho anche l'impianto elettrico predisposto con cavi per alimentare il cicalino delle frecce nel bauletto ed i devioluci con le serigrafie. La mia datazione dell'introduzione di questi particolari era basata su vespatecnica (che contiene anche qualche errore) quindi da prendere con il beneficio del dubbio. A questo punto abbiamo telaio prodotto nell'86 ed assemblato un po' dopo con i particolari di cui sopra e venduto nel 1990. Ciao 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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