cartà d'identità fiva

[puntina87]

Ciao, leggendo le limitazioni al traffico in vigore dal 15 ottobre 2016 in regione lombardia (http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=Ambiente%2FDetail&cid=1213374630533&packedargs=NoSlotForSitePlan%3Dtrue%26menu-to-render%3D1194454851528&pagename=MBNTWrapper)guardo le esclusioni e quello che interessa a noi è:

 

veicoli di interesse storico o collezionistico ai sensi dell’articolo 60, comma 4, del d.lgs. 285/1992 e i veicoli con più di vent’anni e dotati dei requisiti tecnici previsti dall’articolo 215 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 (Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada), in possesso di un documento di riconoscimento redatto secondo le norme del Codice tecnico internazionale della Fédération Internationale des Véhicules Anciens (FIVA), rilasciato da associazioni di collezionisti di veicoli storici iscritte alla FIVA o da associazioni in possesso di equipollente riconoscimento regionale;

non si legge più iscrizione registro storico ma parla di documento di riconoscimento, quindi mi chiedo se la carta d'identità fiva rilasciata dall'asi potrebbe andar bene per poter circolare.

[GiPiRat]

Evidentemente, per la regione Lombardia, valgono entrambi i casi: l'iscrizione ad uno dei registri storici come da art. 60 del CdS e i veicoli con più di 20 anni con un documento di riconoscimento FIVA o simile.

 

Bisogna vedere che cosa intendono con "equipollente riconoscimento regionale", perché, in Italia, la FIVA non è solo ASI.

 

Ciao, Gino

[puntina87]

ma l'fmi non è associato fiva?

[snaicol]

ma l'fmi non è associato fiva?

 

 

non me ne preoccuperei perchè comunque il registro FMI rientra tra i registri di cui l'art 60 fa riferimento, quindi hanno diritto di deroga tutti i mezzi registrati.

 

N.

[GiPiRat]

ma l'fmi non è associato fiva?

No e, comunque, la FIVA non è riconosciuta dallo Stato (art. 60 del CdS) tra i registri storici che determinano lo status di "veicoli di rilevanza storica e collezionistica".

 

Ciao, Gino