Bellafrance Inviato 31 maggio 2020 - 16:32 Share Inviato 31 maggio 2020 - 16:32 Dimenticavo, l'ammortizzatore è un Bitubo e la chiusura del bauletto cromata non è originale (era nera).. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
snaicol Inviato 31 maggio 2020 - 20:02 Share Inviato 31 maggio 2020 - 20:02 21 ore fa, Il Vesparo di Verona dice: Ma infatti ho parlato male io. Non è gomma ma plastica rigida... Non ho capito cosa intendi con le idee degli esaminatori Stiamo cercando di capire se la tua vespa deve rispettare i dettagli dell'anno di immatricolazione o di produzione. E abbiamo detto che non tutti gli esaminatori di commissione ( ma neppure i referenti regionali) la pensano sempre al solito modo su tutto. Per quello che posso testimoniare ti dico che Prevale l'anno di produzione in 2 casi. 1) per le vespe che seguono la pratica B dove è richiesta una carta fornita da Piaggio che riporta l'anno di produzione ( nel messaggio precedente avevo scritto vespe circolanti, invece volevo scrivere non circolanti) 2) nel caso in cui è evidente che il modello di vespa presentato è immatricolato in un anno successivo alla fine produzione del modello stesso. Per fare un esempio semplice se voglio iscrivere una senza frecce immatricolata nel 1983, non mi chiederanno di montare le frecce, perché è evidente che l'anno di produzione è precedente al modello presente nel 1983. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Il Vesparo di Verona Inviato 31 maggio 2020 - 20:30 Autore Share Inviato 31 maggio 2020 - 20:30 27 minuti fa, snaicol dice: Stiamo cercando di capire se la tua vespa deve rispettare i dettagli dell'anno di immatricolazione o di produzione. E abbiamo detto che non tutti gli esaminatori di commissione ( ma neppure i referenti regionali) la pensano sempre al solito modo su tutto. Per quello che posso testimoniare ti dico che Prevale l'anno di produzione in 2 casi. 1) per le vespe che seguono la pratica B dove è richiesta una carta fornita da Piaggio che riporta l'anno di produzione ( nel messaggio precedente avevo scritto vespe circolanti, invece volevo scrivere non circolanti) 2) nel caso in cui è evidente che il modello di vespa presentato è immatricolato in un anno successivo alla fine produzione del modello stesso. Per fare un esempio semplice se voglio iscrivere una senza frecce immatricolata nel 1983, non mi chiederanno di montare le frecce, perché è evidente che l'anno di produzione è precedente al modello presente nel 1983. chiarissimo ora. Grazie 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utenti Registrati Marben Inviato 31 maggio 2020 - 20:31 STAFF Utenti Registrati Share Inviato 31 maggio 2020 - 20:31 Che debba rispettare le caratteristiche dell'anno di costruzione non vi sono dubbi! Molti esaminatori non approfondiscono certe finezze, credo che tanti non vadano nemmeno a vedere il reale anno di costruzione, nonostante questo si possa verificare facilmente per la gran parte dei modelli Vespa. @Bellafrance Grazie ancora, molto interessante. Dalle caratteristiche avrei azzardato un 1987, e forse potremmo parlare di "anno modello 1987". I seriali dei 200 Elestart del 1986 sono: VSX1T 3008315 3011516 Potrebbe essere stato prodotto verso la fine dell'anno ed ha in effetti tutte le caratteristiche degli Arcobaleno di fine anni '80. Oltre a quello che abbiamo citato, segnalerei anche i tappi dei mozzi di colore grigio scuro, utilizzati per breve tempo, presto sarebbero divenuti neri e tali sarebbero rimasti sino all'ultima Euro 3. @Il Vesparo di Verona, la tua PX come telaio è vicina a quella di Bellafrance? 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Il Vesparo di Verona Inviato 31 maggio 2020 - 20:37 Autore Share Inviato 31 maggio 2020 - 20:37 4 ore fa, Bellafrance dice: Ecco qualche foto dei particolari di cui discutevamo. Telaio VSX1T 30108XX. La cresta sul parafango l'ho trovata al rovescio, poi ho visto una foto su vespatecnica con un px con la cresta al rovescio come la mia e con gli amici ci punzecchiamo felicemente (scherzando sostengo che la mia e quella su vespatecnica sono corrette mentre tutte gli altri milioni di px prodotti sono al contrario..). Leve al manubrio e le scarpette del cavalletto non sono quelle originali, il foro specchietto sul manubrio è chiuso con un adesivo, specchietto sx originale con colonna montata sulla staffa, specchio dx anni '80. Anche la marmitta non è Piaggio. Ciao Intanto grazie per le foto. Ecco la mia con numero telaio 30109XX 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Il Vesparo di Verona Inviato 31 maggio 2020 - 20:39 Autore Share Inviato 31 maggio 2020 - 20:39 7 minuti fa, Marben dice: Che debba rispettare le caratteristiche dell'anno di costruzione non vi sono dubbi! Molti esaminatori non approfondiscono certe finezze, credo che tanti non vadano nemmeno a vedere il reale anno di costruzione, nonostante questo si possa verificare facilmente per la gran parte dei modelli Vespa. @Bellafrance Grazie ancora, molto interessante. Dalle caratteristiche avrei azzardato un 1987, e forse potremmo parlare di "anno modello 1987". I seriali dei 200 Elestart del 1986 sono: VSX1T 3008315 3011516 Potrebbe essere stato prodotto verso la fine dell'anno ed ha in effetti tutte le caratteristiche degli Arcobaleno di fine anni '80. Oltre a quello che abbiamo citato, segnalerei anche i tappi dei mozzi di colore grigio scuro, utilizzati per breve tempo, presto sarebbero divenuti neri e tali sarebbero rimasti sino all'ultima Euro 3. @Il Vesparo di Verona, la tua PX come telaio è vicina a quella di Bellafrance? VSX1T/30109XX Ho un dubbio sul copri manubrio che non sia il suo, ma poco importa, non è visibile nelle foto FMI 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utenti Registrati Marben Inviato 31 maggio 2020 - 21:00 STAFF Utenti Registrati Share Inviato 31 maggio 2020 - 21:00 Bene, il quadro va componendosi. Penso che il coperchio manubrio possa essere il suo, probabilmente la tua Vespa è stata prodotta prima dell'introduzione dello specchio sinistro montato nella fusione del manubrio (anziché su staffa). Io ti direi di non toccare il bordoscudo, rischieremmo davvero di buttare via un pezzo originale, quello con cui la tua Vespa è nata. I tappi sui tamburi sono in plastica o in acciaio? Hai una foto anche di questi? 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Il Vesparo di Verona Inviato 31 maggio 2020 - 22:26 Autore Share Inviato 31 maggio 2020 - 22:26 1 ora fa, Marben dice: Bene, il quadro va componendosi. Penso che il coperchio manubrio possa essere il suo, probabilmente la tua Vespa è stata prodotta prima dell'introduzione dello specchio sinistro montato nella fusione del manubrio (anziché su staffa). Io ti direi di non toccare il bordoscudo, rischieremmo davvero di buttare via un pezzo originale, quello con cui la tua Vespa è nata. I tappi sui tamburi sono in plastica o in acciaio? Hai una foto anche di questi? In plastica nera, agevolo una foto! 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Bellafrance Inviato 1 giugno 2020 - 07:35 Share Inviato 1 giugno 2020 - 07:35 9 ore fa, Marben dice: Che debba rispettare le caratteristiche dell'anno di costruzione non vi sono dubbi! Molti esaminatori non approfondiscono certe finezze, credo che tanti non vadano nemmeno a vedere il reale anno di costruzione, nonostante questo si possa verificare facilmente per la gran parte dei modelli Vespa. @Bellafrance Grazie ancora, molto interessante. Dalle caratteristiche avrei azzardato un 1987, e forse potremmo parlare di "anno modello 1987". I seriali dei 200 Elestart del 1986 sono: VSX1T 3008315 3011516 Potrebbe essere stato prodotto verso la fine dell'anno ed ha in effetti tutte le caratteristiche degli Arcobaleno di fine anni '80. Oltre a quello che abbiamo citato, segnalerei anche i tappi dei mozzi di colore grigio scuro, utilizzati per breve tempo, presto sarebbero divenuti neri e tali sarebbero rimasti sino all'ultima Euro 3. @Il Vesparo di Verona, la tua PX come telaio è vicina a quella di Bellafrance? Ciao Marben, c'è qualcosa che non sono riuscito a spiegare tra i particolari montati ed anno di produzione di queste ultime serie di arcobaleno. Se la mia vespa fosse stata prodotta nel 1986 come dice la Piaggio e fosse rimasta invenduta fino al 1990 non credo che l'avrebbero "aggiornata" esteticamente cambiandogli piccoli dettagli estetici che avrebbero comportato un costo elevato. Potrebbero averla prodotta alla fine dell'86 con già le modifiche ma non torna con altri arcobleno '86- '87 con i particolari cromati, con un altro dell'89 con particolari in nero e sprovvisto di serigrafie sul devioluci di un amico, con quello di Vesparo ed altri visti negli anni ai raduni. Una spiegazione possibile è che la Piaggio avesse un quantitativo di telai prodotti e tenuti in "deposito" che hanno poi assemblato negli anni successivi in base agli ordini e che quindi montavano progressivamente le varie modifiche. Però non mi sembra credibile per un gruppo industriale di quelle dimensioni ed organizzazione avere a magazzino un numero di telai in attesa di assemblaggio per anni. Qualcosa mi sfugge.. 1 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utenti Registrati Marben Inviato 1 giugno 2020 - 08:27 STAFF Utenti Registrati Share Inviato 1 giugno 2020 - 08:27 No, l'ipotesi dei telai già numerati ed assemblati solo in un secondo momento mi sembra irrealistica. Perlomeno i numeri non sarebbero stati conteggiati in un determinato anno se la Vespa non fosse stata completata; a livello logistico mi sembra poi una complicazione poco gestibile. Io invece credo che il quadro si stia componendo, con l'aiuto tuo e del Vesparo. Credo che nel corso del 1986 siano comparse alcune modifiche, non tutte simultaneamente, e penso in questo ordine: copriventola nero cavalletto nero bordoscudo nero tappi in plastica grigia scura sui mozzi (contemporaneamente le alette dei tamburi in corrispondenza dei dadi ruota divengono più spesse) specchio sinistro montato internamente al manubrio, con foro sul coperchio Le serigrafie dei blocchetti credo siano arrivate prima, forse nel 1985. In ogni caso sugli esemplari più vecchi sparivano con facilità per usura: in controluce, però, può essere che se ne ritrovi traccia. Un altro dettaglio, variato fra il 1985 ed il 1986, è la fusione del corpo del manubrio: la parte rivolta verso la sella, nei pressi del foro del bullone di fissaggio, è totalmente piatta. Ha perso, cioè, quella sorta di rinforzo arrotondato. Un amico ha un 200 Arcobaleno, non Elestart, telaio 3552**. È del 1986, primi mesi (produzione per quell'anno: da 343981 a 376471). È molto ben conservata e all'acquisto aveva circa 16.000 km. Ha queste caratteristiche: copriventola nero cavalletto nero (ma è stato senz'altro sostituito, reca ancora l'adesivo del ricambio Piaggio, quindi non fa testo) bordoscudo in meral tappi in acciaio inox sui tamburi coperchio manubrio senza fori Ed inoltre ha: blocchetti con serigrafie serbatoio nero con tappo in plastica e adesivo BENZINA apposto sull'apposito riquadro stampato nella lamiera coperchio scatola carburatore (tipo mix) ancora del tipo piatto Questo sembra confermare l'introduzione di una serie di modifiche in tempi diversi nel corso dell'anno. Attenzione ai confronti con Vespe incontrate ai raduni. È difficile trovarne di davvero originali e magari qualcuno ha sostituito pezzi di primo equipaggiamento reputandoli per non originali, proprio quello che ci proponiamo di evitare con queste piccole investigazioni. Inoltre teniamo sempre il numero di telaio come riferimento: la data di immatricolazione, lo stiamo vedendo, può essere del tutto fuorviante. @Il Vesparo di Verona dalla foto i tappi non sembrano neri, ma grigio scuro, è un effetto della fotocamera? Sono entrambi dello stesso colore? Io sono convinto debbano essere grigi, come sono grigi su quella di Bellafrance, che è più giovane. Parliamo della stessa tinta di particolari come la cresta parafango, il paraspruzzi ed il tappetino sul tunnel. 1 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
FedeBO Inviato 1 giugno 2020 - 08:54 Share Inviato 1 giugno 2020 - 08:54 La mia conservata dell’86 aveva esattamente tutte le caratteristiche riportate da Marco. 1 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Bellafrance Inviato 1 giugno 2020 - 10:20 Share Inviato 1 giugno 2020 - 10:20 37 minuti fa, Marben dice: No, l'ipotesi dei telai già numerati ed assemblati solo in un secondo momento mi sembra irrealistica. Perlomeno i numeri non sarebbero stati conteggiati in un determinato anno se la Vespa non fosse stata completata; a livello logistico mi sembra poi una complicazione poco gestibile. Io invece credo che il quadro si stia componendo, con l'aiuto tuo e del Vesparo. Credo che nel corso del 1986 siano comparse alcune modifiche, non tutte simultaneamente, e penso in questo ordine: copriventola nero cavalletto nero bordoscudo nero tappi in plastica grigia scura sui mozzi (contemporaneamente le alette dei tamburi in corrispondenza dei dadi ruota divengono più spesse) specchio sinistro montato internamente al manubrio, con foro sul coperchio Le serigrafie dei blocchetti credo siano arrivate prima, forse nel 1985. In ogni caso sugli esemplari più vecchi sparivano con facilità per usura: in controluce, però, può essere che se ne ritrovi traccia. Un altro dettaglio, variato fra il 1985 ed il 1986, è la fusione del corpo del manubrio: la parte rivolta verso la sella, nei pressi del foro del bullone di fissaggio, è totalmente piatta. Ha perso, cioè, quella sorta di rinforzo arrotondato. Un amico ha un 200 Arcobaleno, non Elestart, telaio 3552**. È del 1986, primi mesi (produzione per quell'anno: da 343981 a 376471). È molto ben conservata e all'acquisto aveva circa 16.000 km. Ha queste caratteristiche: copriventola nero cavalletto nero (ma è stato senz'altro sostituito, reca ancora l'adesivo del ricambio Piaggio, quindi non fa testo) bordoscudo in meral tappi in acciaio inox sui tamburi coperchio manubrio senza fori Ed inoltre ha: blocchetti con serigrafie serbatoio nero con tappo in plastica e adesivo BENZINA apposto sull'apposito riquadro stampato nella lamiera coperchio scatola carburatore (tipo mix) ancora del tipo piatto Questo sembra confermare l'introduzione di una serie di modifiche in tempi diversi nel corso dell'anno. Attenzione ai confronti con Vespe incontrate ai raduni. È difficile trovarne di davvero originali e magari qualcuno ha sostituito pezzi di primo equipaggiamento reputandoli per non originali, proprio quello che ci proponiamo di evitare con queste piccole investigazioni. Inoltre teniamo sempre il numero di telaio come riferimento: la data di immatricolazione, lo stiamo vedendo, può essere del tutto fuorviante. @Il Vesparo di Verona dalla foto i tappi non sembrano neri, ma grigio scuro, è un effetto della fotocamera? Sono entrambi dello stesso colore? Io sono convinto debbano essere grigi, come sono grigi su quella di Bellafrance, che è più giovane. Parliamo della stessa tinta di particolari come la cresta parafango, il paraspruzzi ed il tappetino sul tunnel. Anche a me sembra poco plausibile l'ipotesi dei telai già numerati ed assemblati negli anni successivi. Però non mi convince del tutto nemmeno l'ipotesi che le modifiche sopra le abbiano introdotte progressivamente nel corso dell'86. La mia che ha tutte le modifiche dovrebbe essere rimasta invenduta fino al 1990 (potrebbe essere) ma non torna con altri arcobaleno con produzione da telaio successiva alla mia senza modifiche o con modifiche parziali. Riguardo al serbatoio anche nella mia è nero con tappo in plastica e scritta benzina mentre la fusione del manubrio non mi ero mai accorto delle differenze, la guardo vi dico. Altre "stranezze" sulla mia sono: Predisposizione del cicalino per le frecce, ho i due fili che arrivano nel bauletto e non li ho mai trovati in vespe dell'86. Statore, quando l'ho cambiato anni fa montava un modello diverso rispetto a quello previsto sul catalogo ricambi. Ha i cablaggi delle serie anni '90. Potrebbe essere stato cambiato negli anni '90 in un tagliando alla piaggio, non ho dati certi in merito, però non ci sono segni di modifica "posticcia" da meccanico al cablaggio da telaio, sembra "nato" così. Il mistero si infittisce.. Ciao 1 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utenti Registrati Marben Inviato 1 giugno 2020 - 10:43 STAFF Utenti Registrati Share Inviato 1 giugno 2020 - 10:43 3 minuti fa, Bellafrance dice: Altre "stranezze" sulla mia sono: Predisposizione del cicalino per le frecce, ho i due fili che arrivano nel bauletto e non li ho mai trovati in vespe dell'86. Statore, quando l'ho cambiato anni fa montava un modello diverso rispetto a quello previsto sul catalogo ricambi. Ha i cablaggi delle serie anni '90. Potrebbe essere stato cambiato negli anni '90 in un tagliando alla piaggio, non ho dati certi in merito, però non ci sono segni di modifica "posticcia" da meccanico al cablaggio da telaio, sembra "nato" così. Il mistero si infittisce.. Non mi stupiscono queste cose: normalmente si differenziano le Elestart 1985-1986 dalle successive, proprio per radicali modifiche all'impianto elettrico. in soldoni: nel bienno 1985-1986 lo statore è a 7 fili, mutuato da impianti già visti su Vespe destinate all'esportazione. Si caratterizza per le diverse bobine luci/servizi, che non costituiscono più un'unica serie di induttanze, bensì due serie distinte: l'una riservata all'alimentazione, in alternata, delle luci di posizione e del proiettore, l'altra destinata alla ricarica della batteria. Con questa configurazione, gli indicatori di direzione, la luce d'arresto, l'indicatore benzina, il clacson e, ovviamente, il motorino d'avviamento, sono alimentati da batteria. È un sistema di ricarica un po' più efficiente. Per qualche ragione, magari anche di semplice economia, Piaggio ha poi deciso di utilizzare lo stesso statore su tutte le serie, ovvero quello con un'unica serie di bobine. Lo stesso delle versioni non Elestart. Ha perciò messo a punto un regolatore che prelevasse una parte della corrente generata da quest'unica serie di bobine, raddrizzandola e destinandola alla ricarica della batteria. Ne consegue che, a parte le prime Elestart, le successive abbiano solo clacson e motorino d'avviamento alimentati da batteria. Ora, si è sempre detto che l'impianto misto CA - CC (statore a 7 fili) equipaggiasse le PX Elestart del 1985 e del 1986; a quanto pare già nel 1986 furono prodotte delle Elestart con statore a cinque fili, ma questo può trovare spiegazione nel fatto che negli ultimi mesi dell'anno fossero già in produzione quelle che normalmente avremmo identificato come PX "anno modello 1987". Anche qui non lo trovo per nulla stupefacente, a meno di trovare PX Elestart con telaio successivo alla tua ed ancora equipaggiate col vecchio impianto. Ti è capitato? Per la predisposizione al cicalino: anche qui nulla di così stupefacente, se pensiamo che questa era già presente sulla contemporanea Vespa T5. Se vogliamo, gran parte delle modifiche di cui stiamo discutendo sembrano riprese proprio dalla T5: forse per gusto, forse per necessità di unificare particolari fra modelli che peraltro nelle intenzioni della Piaggio erano destinati ad un imminente tramonto. 1 ora fa, FedeBO dice: La mia conservata dell’86 aveva esattamente tutte le caratteristiche riportate da Marco. Fede, a quali caratteristiche ti riferisci, a quelle della 200 non Elestart del mio amico? La tua era Elestart. Mix o "base"? Hai modo di indicare il numero di telaio? Grazie per l'aiuto. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Il Vesparo di Verona Inviato 1 giugno 2020 - 10:55 Autore Share Inviato 1 giugno 2020 - 10:55 2 ore fa, Marben dice: No, l'ipotesi dei telai già numerati ed assemblati solo in un secondo momento mi sembra irrealistica. Perlomeno i numeri non sarebbero stati conteggiati in un determinato anno se la Vespa non fosse stata completata; a livello logistico mi sembra poi una complicazione poco gestibile. Io invece credo che il quadro si stia componendo, con l'aiuto tuo e del Vesparo. Credo che nel corso del 1986 siano comparse alcune modifiche, non tutte simultaneamente, e penso in questo ordine: copriventola nero cavalletto nero bordoscudo nero tappi in plastica grigia scura sui mozzi (contemporaneamente le alette dei tamburi in corrispondenza dei dadi ruota divengono più spesse) specchio sinistro montato internamente al manubrio, con foro sul coperchio Le serigrafie dei blocchetti credo siano arrivate prima, forse nel 1985. In ogni caso sugli esemplari più vecchi sparivano con facilità per usura: in controluce, però, può essere che se ne ritrovi traccia. Un altro dettaglio, variato fra il 1985 ed il 1986, è la fusione del corpo del manubrio: la parte rivolta verso la sella, nei pressi del foro del bullone di fissaggio, è totalmente piatta. Ha perso, cioè, quella sorta di rinforzo arrotondato. Un amico ha un 200 Arcobaleno, non Elestart, telaio 3552**. È del 1986, primi mesi (produzione per quell'anno: da 343981 a 376471). È molto ben conservata e all'acquisto aveva circa 16.000 km. Ha queste caratteristiche: copriventola nero cavalletto nero (ma è stato senz'altro sostituito, reca ancora l'adesivo del ricambio Piaggio, quindi non fa testo) bordoscudo in meral tappi in acciaio inox sui tamburi coperchio manubrio senza fori Ed inoltre ha: blocchetti con serigrafie serbatoio nero con tappo in plastica e adesivo BENZINA apposto sull'apposito riquadro stampato nella lamiera coperchio scatola carburatore (tipo mix) ancora del tipo piatto Questo sembra confermare l'introduzione di una serie di modifiche in tempi diversi nel corso dell'anno. Attenzione ai confronti con Vespe incontrate ai raduni. È difficile trovarne di davvero originali e magari qualcuno ha sostituito pezzi di primo equipaggiamento reputandoli per non originali, proprio quello che ci proponiamo di evitare con queste piccole investigazioni. Inoltre teniamo sempre il numero di telaio come riferimento: la data di immatricolazione, lo stiamo vedendo, può essere del tutto fuorviante. @Il Vesparo di Verona dalla foto i tappi non sembrano neri, ma grigio scuro, è un effetto della fotocamera? Sono entrambi dello stesso colore? Io sono convinto debbano essere grigi, come sono grigi su quella di Bellafrance, che è più giovane. Parliamo della stessa tinta di particolari come la cresta parafango, il paraspruzzi ed il tappetino sul tunnel. Stasera quando tornò vedo di illuminare meglio. Le ho fatte ieri sera con pochissima luce. Potresti avere ragione 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
FedeBO Inviato 1 giugno 2020 - 11:05 Share Inviato 1 giugno 2020 - 11:05 20 minuti fa, Marben dice: Non mi stupiscono queste cose: normalmente si differenziano le Elestart 1985-1986 dalle successive, proprio per radicali modifiche all'impianto elettrico. in soldoni: nel bienno 1985-1986 lo statore è a 7 fili, mutuato da impianti già visti su Vespe destinate all'esportazione. Si caratterizza per le diverse bobine luci/servizi, che non costituiscono più un'unica serie di induttanze, bensì due serie distinte: l'una riservata all'alimentazione, in alternata, delle luci di posizione e del proiettore, l'altra destinata alla ricarica della batteria. Con questa configurazione, gli indicatori di direzione, la luce d'arresto, l'indicatore benzina, il clacson e, ovviamente, il motorino d'avviamento, sono alimentati da batteria. È un sistema di ricarica un po' più efficiente. Per qualche ragione, magari anche di semplice economia, Piaggio ha poi deciso di utilizzare lo stesso statore su tutte le serie, ovvero quello con un'unica serie di bobine. Lo stesso delle versioni non Elestart. Ha perciò messo a punto un regolatore che prelevasse una parte della corrente generata da quest'unica serie di bobine, raddrizzandola e destinandola alla ricarica della batteria. Ne consegue che, a parte le prime Elestart, le successive abbiano solo clacson e motorino d'avviamento alimentati da batteria. Ora, si è sempre detto che l'impianto misto CA - CC (statore a 7 fili) equipaggiasse le PX Elestart del 1985 e del 1986; a quanto pare già nel 1986 furono prodotte delle Elestart con statore a cinque fili, ma questo può trovare spiegazione nel fatto che negli ultimi mesi dell'anno fossero già in produzione quelle che normalmente avremmo identificato come PX "anno modello 1987". Anche qui non lo trovo per nulla stupefacente, a meno di trovare PX Elestart con telaio successivo alla tua ed ancora equipaggiate col vecchio impianto. Ti è capitato? Per la predisposizione al cicalino: anche qui nulla di così stupefacente, se pensiamo che questa era già presente sulla contemporanea Vespa T5. Se vogliamo, gran parte delle modifiche di cui stiamo discutendo sembrano riprese proprio dalla T5: forse per gusto, forse per necessità di unificare particolari fra modelli che peraltro nelle intenzioni della Piaggio erano destinati ad un imminente tramonto. Fede, a quali caratteristiche ti riferisci, a quelle della 200 non Elestart del mio amico? La tua era Elestart. Mix o "base"? Hai modo di indicare il numero di telaio? Grazie per l'aiuto. Mi riferisco a quella del tuo amico , la mia era mix non elestart . Non lo ricordo a memoria , vedo di trovarlo 1 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Il Vesparo di Verona Inviato 1 giugno 2020 - 12:13 Autore Share Inviato 1 giugno 2020 - 12:13 Questa sera, con calma e con la luce del sole fotografo ogni dettaglio, cosi da avere un quadro completo al fine di tirare le somme per quanto possibile. Lasciatemi dire che una tale preparazione e competenza e disponibilità verso un nuovo arrivato nel vostro gruppo non l'avevo mai trovata, e di questo vi sono eternamente grato. Grazie 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Il Vesparo di Verona Inviato 1 giugno 2020 - 12:17 Autore Share Inviato 1 giugno 2020 - 12:17 3 ore fa, FedeBO dice: La mia conservata dell’86 aveva esattamente tutte le caratteristiche riportate da Marco. @FedeBO Hai venduto? Se si hai tenuto foto della tua? Se si potresti postarle (se non chiedo troppo) cosi da vedere anche la tua? Ammesso sia rimasta originale 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
FedeBO Inviato 1 giugno 2020 - 13:36 Share Inviato 1 giugno 2020 - 13:36 Si l’ho venduta ; credo sia la vespa di cui ho meno foto, ma le cerco e vedo di postartele 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Il Vesparo di Verona Inviato 1 giugno 2020 - 18:14 Autore Share Inviato 1 giugno 2020 - 18:14 Ragazzi ecco le foto in dettaglio. @Marbenavevi ragione il tappo è grigio. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Il Vesparo di Verona Inviato 1 giugno 2020 - 18:17 Autore Share Inviato 1 giugno 2020 - 18:17 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Il Vesparo di Verona Inviato 1 giugno 2020 - 18:18 Autore Share Inviato 1 giugno 2020 - 18:18 Mi confermate che le lancette del contachilometri sono fluorescenti al buio? 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Utenti Registrati Marben Inviato 1 giugno 2020 - 18:24 STAFF Utenti Registrati Share Inviato 1 giugno 2020 - 18:24 2 minuti fa, Il Vesparo di Verona dice: Mi confermate che le lancette del contachilometri sono fluorescenti al buio? Sì. Solo successivamente le punte divengono di colore verde. Le foto sono molto piccole, tuttavia mi sembra che il pallino sul coperchio manubrio non sia colorato di bianco. Questo potrebbe essere indice di sostituzione oppure di riverniciatura. Le altre caratteristiche sembrano coincidere con la nostra ricostruzione: pur con la prudenza che è necessaria in questi casi, io direi che la tua Vespa è originale ed è pure una gran bella Vespa. Hai aperto questa discussione per avere dei chiarimenti e, alla fine, ci hai portato a capire qualcosa in più. Il bello del forum è anche questo. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Il Vesparo di Verona Inviato 1 giugno 2020 - 19:27 Autore Share Inviato 1 giugno 2020 - 19:27 59 minuti fa, Marben dice: Sì. Solo successivamente le punte divengono di colore verde. Le foto sono molto piccole, tuttavia mi sembra che il pallino sul coperchio manubrio non sia colorato di bianco. Questo potrebbe essere indice di sostituzione oppure di riverniciatura. Le altre caratteristiche sembrano coincidere con la nostra ricostruzione: pur con la prudenza che è necessaria in questi casi, io direi che la tua Vespa è originale ed è pure una gran bella Vespa. Hai aperto questa discussione per avere dei chiarimenti e, alla fine, ci hai portato a capire qualcosa in più. Il bello del forum è anche questo. Non lo è infatti. Per quello ti dicevo che secondo me il coperchio non è originale ma sostituito....Le foto piu' grandi non so come inserirle... Mi fa piacere quello che mi dici, il forum è indice di spunti di riflessione e un bell'incrocio di esperienze e opinioni diverse. Ti ringrazio per i complimenti, quando l'ho vista me ne sono innamorato e ho fatto di tutto per portarla a casa.... Tirando le somme, Marco, su cosa devo intervenire a parte i paracolpi e il portatarga? 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
FrancescoVespista Inviato 1 giugno 2020 - 20:31 Share Inviato 1 giugno 2020 - 20:31 Ciao a tutti, bellissima discussione. Questa di seguito è la PX200E Arcobaleno non elestart di un mio amico. E' del 1986. Telaio n.3309XX. Bordoscudo. Copriventola. Cavalletto. Borchie coprimozzo. Devio. Serbatoio. Coperchio scatola filtro. Aggiungo anche che questa Vespa ha le leve dritte a pallina piccola. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
FrancescoVespista Inviato 1 giugno 2020 - 20:34 Share Inviato 1 giugno 2020 - 20:34 La Vespa è conservata. Come si vede sul devio-frecce è presente un segno della serigrafia, mentre sul devio-luci no, probabilmente rimosso dagli anni di utilizzo. Saluti. 0 Quote Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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